1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Abitazione principale posseduta per alcuni mesi: esempi di calcolo Imu

L’imposta municipale propria IMU va pagata anche sull’abitazione principale, con aliquota ridotta allo 0,40%, in riferimento al numero mesi di possesso dell’immobile. Vediamo gli esempi di calcolo IMU nel caso di possesso inferiore all’anno intero.
A cura di Antonio Barbato
1 CONDIVISIONI
calcolo imu

I contribuenti italiani sono tenuti entro il 18 giugno, come acconto, ed entro il 17 dicembre, come saldo, al pagamento dell’imposta municipale propria. L’IMU sostituisce la vecchia ICI ed ha come presupposto il possesso di qualunque immobile, ivi comprese l’abitazione principale e le pertinenze della stessa. I soggetti passivi che la devono pagare sono il proprietario di fabbricati, aree edificabili e terreni, nonché il titolare di un diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi.

L’imposta municipale propria viene calcolata sulla base imponibile che è il risultato della rendita catastale, rivalutata del 5%, moltiplicata per i moltiplicatori previsti dalla norma (può essere per 160, per 140, per 80, ecc). Sulla base imponibile viene calcolata l’aliquota di base dell’imposta è dello 0,76%. Tale aliquota si applica per la seconda casa. E’ prevista infatti un’aliquota ridotta per l’abitazione principale, oltre che delle detrazioni.

L’IMU per l’abitazione principale. Per l’abitazione principale e le sue relative pertinenze, c’è l’applicazione di un’aliquota di base dello 0,40%, quindi in misura ridotta. Inoltre è prevista una detrazione d’imposta di 200 euro, quindi sull’IMU lorda calcolata applicando alla rendita catastale la rivalutazione del 5% nonché la moltiplicazione per uno dei moltiplicatori (spesso è 160 il moltiplicatore), va sottratta la cifra di 200 euro.

Non solo, è prevista dalla norma anche un’ulteriore detrazione, quella per i figli di età non superiore a 26 anni, indipendentemente che siano fiscalmente a carico o no. La maggiorazione della detrazione, la cui misura è di 50 euro per ogni figlio, va applicata a condizione che il figlio dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Tale maggiorazione, sempre di 50 euro per ogni figlio, non può superare i 400 euro ed è attribuita in misura proporzionale al periodo in cui persiste il requisito alla maggiorazione stessa, ossia i mesi di permanenza dei figli nell’immobile adibito ad abitazione principale. Per maggiori informazioni vediamo, la detrazione IMU per i figli.

Pagamento dell’IMU per l’abitazione principale. Relativamente alla tempistica degli adempimenti a carico del contribuente, i soggetti passivi effettuano il versamento dell’imposta dovuta al comune per l’anno in corso in due rate di pari importo, scadenti la prima il 16 giugno e la seconda il 16 dicembre.  Nel caso di immobili in possesso utilizzati come abitazione principale, e per le relative pertinenze dell’abitazione, c’è la possibilità di un versamento dell’imposta IMU attraverso il pagamento in tre rate: 1° acconto entro il 18 giugno, 2° acconto entro il 17 settembre e saldo entro il 17 dicembre. Si tratta di una facoltà a scelta del contribuente, che può sempre optare per il pagamento in due rate.

IMU dovuta ogni anno e per mesi di possesso. In merito al versamento del tributo l’art. 9, comma 2, del D. Lgs. n. 23 del 2011, stabilisce, in via generale, che l’IMU “è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota ed ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso; a tal fine il mese durante il quale il possesso si è protratto per almeno quindici giorni è computato per intero. A ciascuno degli anni solari corrisponde un’autonoma obbligazione tributaria”. Alla luce di questa disposizione riguardante i mesi di possesso determinanti per il calcolo, vediamo il calcolo dell’IMU per l’abitazione principale nei casi in cui il possesso dell’immobile come abitazione principale è per alcuni mesi e non per l’anno intero. Pe gli esempi di possesso dell’immobile per un anno intero, vi rimandiamo all’approfondimento relativo agli esempi di calcolo IMU per abitazione principale.

Calcolo IMU per abitazione principale posseduta al 100% per 2 mesi

Vediamo nello specifico il calcolo dell’imposta municipale IMU per un’abitazione principale posseduta al 100% (gennaio e febbraio) da un solo proprietario con 1 figlio di età non superiore a 26 anni dimorante abitualmente e residente anagraficamente nello stesso immobile:

Rendita catastale dell’abitazione = € 750
Rendita catastale rivalutata del 5 % = € 787,50
Moltiplicatore = 160
Aliquota di base relativa all’abitazione principale e alle sue pertinenze = 0,4 %
Detrazione per abitazione principale = € 200 /12 = € 16,67 x 2 = 33,34 (detrazione spettante per 2 mesi)
Maggiorazione per 1 figlio = € 50 /12 = € 4,17 x 2 = € 8,34 (maggiorazione spettante per 2 mesi)
€ 787,50 x 160 = € 126.000 (base imponibile)
€ 126.000 x 0,4 % = € 504 (IMU annua lorda)
€ 504 / 12 = € 42 x 2 = € 84 (IMU lorda dovuta per due mesi)

Il pagamento IMU avviene entro il 18 giugno. IMU abitazione principale € 84 – Detrazione € 33,34 – Maggiorazione € 8,34 = IMU netta € 42,34 con arrotondamento € 42,00. Il codice tributo per il modello F24 è sempre 3912.

L’IMU risulta così totalmente assolta. Tuttavia, a dicembre occorre verificare se l’aliquota è stata modificata, perché in tal caso il contribuente potrebbe essere tenuto a versare un conguaglio. Il contribuente può, ovviamente, pagare l’imposta dovuta utilizzando i criteri previsti per l’anno 2012 già detti.

Calcolo Imu per abitazione principale posseduta 9 mesi

Vediamo ora un esempio di calcolo per un’abitazione principale + pertinenza posseduta al 100 % dal 1° aprile 2012 da un solo proprietario con 2 figli di età non superiore a 26 anni dimoranti abitualmente e residenti anagraficamente nello stesso immobile:

Rendita catastale dell’abitazione = € 750
Rendita catastale rivalutata del 5 % = € 787,50
Moltiplicatore = 160
Aliquota di base relativa all’abitazione principale e alle sue pertinenze = 0,4 %
Detrazione per abitazione principale = € 200
Detrazione spettante per 9 mesi = € 200 / 12 = 16,67 x 9 = € 150,03
Maggiorazione per figli = € 50 x 2 (figli) = € 100
Maggiorazione spettante per 9 mesi = € 100 / 12 = € 8,33 x 9 = € 75
Base imponibile = € 787,50 x 160 = € 126.000
IMU annua lorda = € 126.000 x 0,4 % = € 504
IMU dovuta per 9 mesi = € 504 / 12 = € 42 x 9 = € 378 

Rendita catastale della pertinenza (C/2 oppure C/6 oppure C/7) = € 60
Rendita catastale rivalutata del 5 % = € 63
Base imponibile = € 63 x 160 = € 10.080
IMU annua lorda = € 10.080 x 0,4% = € 40,32
IMU dovuta per 9 mesi = € 40,32 / 12 = € 3,36 x 9 = € 30,24

Ipotesi del pagamento in 3 rate: un terzo dell’imposta va pagata entro il 18 giugno, un secondo acconto, sempre di un terzo, entro il 17 settembre e il saldo finale entro il 17 dicembre. Vediamo quali sono le rate se il contribuente opta per il pagamento agevolato dell’IMU per l’abitazione principale:

1° Rata entro il 18 giugno. IMU abitazione principale € 378 x 33,3 % = € 125,87 + IMU pertinenza € 30,24 x 33,3 % = € 10,07 = IMU lorda € 135,94 – Detrazione € 150,03 x 33,3 % = € 49,96 – Maggiorazione € 75 x 33,3 % = € 24,98 = IMU netta da pagare entro il 18 giugno € 61,02 con arrotondamento € 61. Il codice tributo da utilizzare è sempre il 3912.

2° Rata entro il 17 settembre. IMU netta da pagare = € 61,02 con arrotondamento € 61. Codice tributo sempre 3912. La rata è in pratica la stessa della prima rata da pagare entro giugno.

Saldo entro il 17 dicembre. Se le aliquote non subiscono modificazioni da parte del comune, il saldo è pari alla differenza tra l’IMU totale dovuta e la somma delle prime due rate già versate. In caso contrario, il contribuente deve ricalcolare l’IMU dovuta per l’intero periodo di possesso e a saldo dovrà versare la differenza tra l’IMU ricalcolata sulla base delle nuove aliquote e l’importo delle rate versate a giugno e a settembre.

Ipotesi alternativa del pagamento in 2 rate: in questo caso si opta per il pagamento in acconto e saldo in due rate, il 50 % entro il 18 giugno e il saldo entro il 17 dicembre, quindi non usufruendo della possibilità di un pagamento in tre rate, che resta una facoltà di scelta del contribuente. Vediamo le rate in caso di pagamento in acconto e saldo in due soluzioni:

1° Rata entro il 18 giugno. IMU abitazione principale € 378 x 50% = € 189 + IMU pertinenza € 30,24 x 50 % = € 15,12 = IMU lorda € 204,12 – Detrazione € 150,03 x 50 % = € 75,02 – Maggiorazione € 75 x 50 % = € 37,50 = IMU netta da pagare entro il 18 giugno € 91,6 con arrotondamento € 92. Il codice tributo per F24 è sempre 3912.

Saldo entro il 17 dicembre. L’importo del saldo è uguale a quello della prima rata se le aliquote non subiscono modificazioni. In caso contrario, il contribuente deve ricalcolare l’IMU dovuta per l’intero periodo di possesso e a saldo dovrà versare la differenza tra l’IMU ricalcolata sulla base delle nuove aliquote e l’importo della rata versata a giugno.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views