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Credito d’imposta del 19% sull’acquisto di libri scolastici e universitari

Il decreto Destinazione Italia vara una sorta di detrazione fiscale sull’acquisto dei libri a partire dal 2014: si tratta di un credito d’imposta utilizzabile in compensazione nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico) per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN. Spetta il 19% fino a 2.000 euro di spesa, di cui 1000 per libri di testo scolastici e universitari, e 1.000 euro per tutte le altre pubblicazioni. Esclusi i libri digitali (ebook) e c’è un limite di risorse disponibili. Vediamo nel dettaglio le novità.
A cura di Antonio Barbato
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Il decreto di attuazione del piano “Destinazione Italia” tra le tante misure in materia fiscale prevede una importante agevolazione fiscale sugli acquisti di libri scolastici ed universitari ed in generale per l’acquisto di libri cartacei. Le misure consistono nel riconoscimento di un credito d’imposta, l’obiettivo è “favorire la diffusione della lettura”. Per i contribuenti il risparmio è del 19% della spesa sostenuta fino ad un limite di 1.000 euro per libri scolastici ed universitari, ed ulteriori 1.000 euro per le altre pubblicazioni. Il decreto però prevede anche risorse stanziate limitate, pari a 50 milioni di euro annue. 

Anche se nel comunicato sul sito ministeriale del 13 dicembre 2013, riguardante tutte le misure previste dal decreto il credito d’imposta viene lanciato come una “Misura per favorire la diffusione della lettura: Per favorire una maggiore diffusione della lettura dei libri cartacei è riconosciuta una detrazione fiscale del 19% sulle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di € 2000, di cui € 1000 per i libri scolastici ed universitari ed € 1000 per tutte le altre pubblicazioni”, trattasi di un credito d’imposta e non di una detrazione fiscale del 19% e quindi probabilmente non è riconducibile alle detrazioni d’imposta del 19% ampiamente utilizzate dai contribuenti italiani ed elencate nel quadro E del modello 730 (come le detrazioni per spese sanitarie, ecc.).

Entriamo nel dettaglio dell’art. 9 del Decreto  Legge n. 145 in vigore dal 24 dicembre 2013 titolato “Interventi urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015”.

L’art. 9 riguarda appunto le “misure per favorire la diffusione della lettura”. Il comma 1 recita: “Nell’ambito di apposito Programma Operativo Nazionale della prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari, previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste ed a seguito dell'approvazione della Commissione europea, è disposta l‘istituzione di un credito di imposta sui redditi delle persone fisiche e giuridiche con decorrenza dal periodo d'imposta determinato con il decreto di cui al comma 5 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016, per l'acquisto di libri muniti di codice ISBN”.

Quindi il credito d’imposta, utilizzabile ai fini IRPEF per i contribuenti italiani possessori di un reddito di lavoro o da pensione (reddito di lavoro dipendente, di lavoro autonomo, ecc.) è operativo dal 2014 al 2016 compreso, e sui libri muniti di codice ISBN, che è un numero di riferimento internazionale del libro, una sequenza numerica di 13 cifre usata internazionalmente per la classificazione dei libri.

50 milioni di euro all’anno: è il limite di capienza. Il comma 5 citato stabilisce l’ammontare complessivo, a livello nazionale, ed è quindi importante: “Previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste, fruibili a seguito dell'approvazione da parte della Commissione europea del Programma Operativo Nazionale relativo alla Competitività di responsabilità del Ministero dello sviluppo economico, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la coesione territoriale, il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e con il Ministro dello sviluppo economico, è stabilito l'ammontare dell'intervento nella misura massima di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla prossima programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali comunitari”. Restando in attesa di chiarimenti, entriamo ora nel dettaglio del credito d’imposta.

Credito d’imposta del 19% su libri di testo scolastici ed universitari ed altre pubblicazioni. E’ il comma 2 a dettagliare l’ammontare del credito d’imposta: “Il credito di imposta di cui al comma 1, fermo il rispetto dei limiti delle risorse complessive effettivamente individuate per ciascun anno nell'ambito del Programma operativo nazionale di riferimento, è pari al 19 per cento della spesa effettuata nel corso dell'anno solare per un importo massimo, per ciascun soggetto, di euro 2.000, di cui:

  • euro 1.000 per i libri di testo scolastici ed universitari;
  • ed euro 1.000 per tutte le altre pubblicazioni. 

Pertanto trattasi un credito d’imposta del 19% della spesa sostenuta nell’anno, con i due importanti limiti: 1.000 euro per libri scolastici e libri universitari, ed ulteriori 1.000 per le altre pubblicazioni. Ne consegue, facendo due conti, che si può risparmiare fino a 190 euro su una spesa di 1.000 di libri scolastici. Ovviamente se la spesa per libri scolastici o universitari ad esempio è di 300 euro, si risparmia il 19% ossia 57 euro.

Il credito d’imposta nel modello 730 o Unico. Il comma 6 stabilisce le modalità di fruizione dell’agevolazione fiscale: “Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel corso del quale il beneficio è maturato” (quindi ad esempio nel modello 730 2015 relativo ai redditi dell’anno solare 2014 e quindi per le spese riferibili ai libri sostenute nel 2014).

Continua il comma 6 in riferimento al reddito d’impresa: “Esso (il credito d’imposta) non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 (interessi passivi) e 109, comma 5, del testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), di cui al D.P.R. n. 917 del 1986, ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997”.

Documento fiscale rilasciato dal venditore. Il comma 3 recita: “L'acquisto deve essere documentato fiscalmente dal venditore. Sono esclusi gli acquisti di libri in formato digitale, o comunque già deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.

Le modalità di fruizione stabilite in apposito decreto entro 30 giorni. Il comma 4 stabilisce che con “decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro 30 giorni dall'adozione dell'intervento all'interno del programma operativo nazionale di riferimento, sono definite, conformemente al regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti di importanza minore («de minimis»):

  • le modalità per usufruire del credito d'imposta e per la comunicazione delle spese effettuate ai fini della verifica di capienza dei fondi annualmente disponibili;
  • la documentazione fiscale che deve essere rilasciata dal venditore;
  • il regime dei controlli sulle spese nonché ogni altra disposizione necessaria per il monitoraggio dell'agevolazione ed il rispetto del limite massimo di risorse stanziate”. 

Un risparmio del 19% sulla spesa annualmente sostenuta per i libri scolastici ed universitari, è qualcosa di molto importante per le famiglie italiane. Il Decreto Destinazione Italia contiene questa importante misura, ma con un importante limitazione delle risorse disponibili, a cui è collegata una verifica di capienza dei fondi annualmente disponibili secondo quanto disposto dal comma 4 appena descritto, si resta quindi in attesa dei decreti attuativi delle misure per favorire la diffusione della lettura (di libri cartacei, non ebook).

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