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Durc interno Inps: le irregolarità incompatibili con i benefici contributivi

I mancati pagamenti dei contributi dovuti sulle assunzioni agevolate, e per i mesi in cui le aziende fruiscono di benefici normativi e contributivi, come le agevolazioni contributive, comportano l’attivazione del DURC interno negativo Inps per l’azienda, con invito a regolarizzare la posizione entro 15 giorni inviato con una comunicazione via email di posta certificata (PEC). Si tratta del nuovo sistema di gestione dell’Inps. Vediamo come vengono gestiti i semafori gialli, rossi e verdi.
A cura di Antonio Barbato
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durc interno negativo semaforo giallo e rosso

L’Inps ha dato operatività al nuovo sistema di gestione del DURC interno. Oltre al documento di regolarità contributiva, per le aziende nei rapporti con l’Inps c’è un nuovo sistema di controllo da parte dell’ente previdenziale. Si tratta del monitoraggio della condotta del datore di lavoro per quanto riguarda i rapporti con l’Inps: dall’obbligo più importante del versamento dei contributi previdenziali, agli altri obblighi comunicativi, il datore di lavoro che fruisce di benefici normativi e contributivi richiesti e concessi dall’Inps, deve avere il semaforo verde nel nuovo sistema. C’è il rischio di perdere le agevolazioni contributive ottenute con autorizzazione, che consentono di pagare un minor importo dei contributi mensili nell’F24.

Con il semaforo giallo infatti scatta il preavviso di DURC interno negativo, inviato via PEC, con l’obbligo di regolarizzare la posizione onde evitare il semaforo rosso e la perdita di tutte le agevolazioni contributive nel mese contestato. E in alcuni casi anche nei mesi precedenti.

Vediamo nel dettaglio come funziona questo sistema, visto che molte aziende, e loro Consulenti del lavoro o altri intermediari, hanno ricevuto comunicazioni o avvisi di irregolarità riguardanti appunto questo sistema.

SOMMARIO:
Normativa sul DURC interno
Semaforo verde
Semaforo giallo e invito a regolarizzare
Semaforo rosso e perdita dei benefici 

La normativa e la nuova gestione del DURC interno Inps

A dare origine al sistema del DURC, Documento Unico di regolarità contributiva, è l’art. 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, che  subordina i benefici normativi e contributivi, previsti dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale, al possesso, da parte dei datori di lavoro, appunto del DURC, ovviamente positivo.

La normativa Inps prevede una serie di agevolazioni previdenziali sulle assunzioni dei lavoratori: dai giovani under 30 alle donne di qualsiasi età, dai lavoratori svantaggiati, over 50 anni o disoccupati di lunga durata, a quelli in cassa integrazione guadagni o mobilità, sono molte le agevolazioni per le assunzioni o trasformazioni con contratto a tempo indeterminato, contratto a termine, o contratto di apprendistato.  Per maggiori informazioni vediamo tutti gli incentivi all’assunzione.

Tra le condizioni in mancanza delle quali gli incentivi alle assunzioni non spettano c’è la regolarità contributiva, ossia il regolare versamento dei contributi all’Inps, che tra l’altro sono anche ridotti dai benefici riconosciuti dall’ente stesso al datore di lavoro. Per maggiori informazioni anche sugli altri requisiti, vediamo le condizioni di spettanza degli incentivi sulle assunzioni.

Tornando nello specifico e al DURC interno, l’articolo 3, comma 4, del Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali 24 ottobre 2007, prevede che l’INPS, per i benefici di propria competenza, verifica i presupposti per il rilascio del DURC, senza emettere il Documento “formale” previsto dall’articolo 4 del decreto stesso (ossia il normale DURC).

Il DURC “formale” è sostituito da un sistema di segnalazione degli esiti della verifica (cosiddetti SEMAFORI) che danno luogo al cosiddetto “DURC interno” nell’ambito del “Cassetto previdenziale Aziende”:

  • il “semaforo verde” indica una situazione compatibile con il godimento dei benefici;
  • il “semaforo rosso” indica una situazione incompatibile con il godimento dei benefici. 

I semafori sono generalmente controllati dal Consulente del Lavoro aziendale nel cassetto previdenziale.

Il semaforo verde che accerta la regolarità contributiva con validità 4 mesi 

Nell’ipotesi in cui non siano rilevate situazioni di irregolarità dal sistema di segnalazione (sempre i semafori), viene immediatamente attivata all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione positiva (Semaforo verde), che assume il significato di DURC interno positivo. Ne consegue che il datore di lavoro può godere dei benefici (agevolazioni contributive legge 407/90, sgravi contributivi sulle assunzioni, ecc.) che competerebbero, in base alle norme sostanziali che disciplinano i singoli benefici, per il mese in relazione al quale è attivato il Semaforo verde.

In attuazione dell’articolo 31, comma 8 ter, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 (convertito, con modificazioni, con legge 9 agosto 2013, n. 98), il DURC interno positivo consente anche il godimento dei benefici che competerebbero per i tre mesi successivi, a prescindere se, nel frattempo, insorga una situazione di irregolarità. Tale validità quadrimestrale del DURC interno positivo rispetto ai benefici è rappresentata dalla immediata contemporanea accensione del semaforo verde per quattro mesi consecutivi. 

Il semaforo giallo e l’invito a regolarizzare la posizione entro 15 giorni

L’articolo 7, comma 3, del decreto ministeriale 27 ottobre 2007 sopra citato prevede altresì che, in mancanza dei requisiti di regolarità, l’INPS emetta un DURC negativo, solo dopo aver inutilmente invitato il datore di lavoro a regolarizzare la propria posizione entro quindici giorni. E l’applicazione operativa di quanto previsto dall’articolo 7, con una nuova gestione del DURC interno, che è la novità partita dal mese di aprile 2014.

Praticamente i Consulenti del Lavoro e le aziende, ai propri indirizzi email PEC di posta certificata, hanno ricevuto tutte le segnalazioni con un “Invito a regolarizzare, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, del Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007” per i benefici del mese di….. e pregressi”. Si tratta appunto del nuovo processo di gestione del DURC interno da parte dell’Inps, operativo da aprile 2014.

L’Inps in tal senso ha avvertito i datori di lavoro, e loro professionisti, sulla nuova gestione del DURC interno nel messaggio n. 2889 del 27 febbraio 2014 che recita: “La richiesta del DURC interno viene ora effettuata dall’Istituto, in qualità di ente tenuto a riconoscere i benefici di legge subordinati alla regolarità contributiva e non è più effettuata dal datore di lavoro attraverso la denuncia contributiva relativa al mese in cui sono richiesti i benefici stessi”.

Le modalità di controllo mensile da parte dell’Inps. Il messaggio: “Con frequenza mensile (approssimativamente verso la metà di ogni mese di calendario e fatto salvo quanto viene detto più avanti circa la validità quadrimestrale del DURC interno positivo), i sistemi informativi centrali interrogano gli archivi elettronici dell’Istituto per rilevare eventuali situazioni di irregolarità incompatibili con i benefici”. 

Preavviso di DURC interno negativo via PEC: Rilevazione iniziale di irregolarità (semaforo giallo). Nell’ipotesi in cui vengano rilevate situazioni di irregolarità, si attiva all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione di allarme temporaneo (Semaforo giallo) e contemporaneamente viene inviata al datore di lavoro (e a chi lo rappresenta per gli adempimenti previdenziali, quindi molto probabilmente il Consulente del Lavoro che può accedere al Cassetto previdenziale dell’azienda) una comunicazione (detta “preavviso di DURC interno negativo”) mediante posta elettronica certificata (PEC)-, recante:

  • l’indicazione delle irregolarità riscontrate;
  • l’invito a regolarizzarle entro 15 giorni;
  • l’avvertenza che, decorso inutilmente il termine indicato, verrà generato un DURC interno negativo. 

Le situazioni di irregolarità non sono sempre riferibili a contributi previdenziali non versati, quindi inadempienze, ma possono riguardare anche mancate comunicazioni. La circolare dell’Inps precisa che le situazioni di irregolarità possono essere le seguenti: 

  • DM10 non trasmesso: il mancato invio del DM10 o dell’Uniemens;
  • F24 non presente: omesso versamento della contribuzione dovuta;
  • Importo minore del dovuto: versamento di parte della contribuzione dovuta;
  • Inadempienza aperta: omissione contributiva registrata nell’archivio recupero crediti dell’INPS;
  • Inadempienza iscritta a ruolo non notificata: omissione contributiva registrata nell’archivio recupero crediti dell’INPS, iscritta a ruolo/ oggetto di avviso di addebito ma non ancora notificata;
  • Cartella non riscossa: omissione contributiva iscritta a ruolo/ oggetto di avviso di addebito e notificata. 

Al fine di agevolare i datori di lavoro e i loro Consulenti del Lavoro, nell’individuazione delle irregolarità che,   se non sanate, potranno determinare il disconoscimento dei benefici pregressi e correnti, è stata attivata una nuova sezione del Cassetto previdenziale aziende, denominata “Evidenze su posizioni”.

L’arrivo delle note di rettifica con la nuova procedura di Gestione contributiva  (DM2013). L’Inps non si ferma alla gestione del DURC interno negativo. Ha calendarizzato anche la spedizione di note di rettifica, anche e soprattutto sui mesi arretrati. La circolare dice: “L’arretrato accumulato rende necessario prevedere un tempo congruo, durante il quale le Sedi, i datori di lavoro e i loro eventuali intermediari si confrontino per risolvere le situazioni formali o sostanziali che hanno generato le suddette note di rettifica; è auspicabile il massimo sforzo finalizzato a evitare l’appesantimento dell’attività amministrativa – che seguirebbe all’invio di note di rettifica che poi dovrebbero essere annullate – ovvero i disagi conseguenti a notifica di addebiti insussistenti.

La regolarizzazione porta al semaforo verde, sempre per 4 mesi. Qualora il datore di lavoro regolarizzi la propria posizione o sia accertata l’insussistenza delle irregolarità, i sistemi informativi centrali –con l’ intervento, quando necessario, degli operatori di sede – attivano all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione positiva (Semaforo verde), che si sostituisce al precedente segnale di temporaneo allarme e assume il significato di DURC interno positivo. Sempre per il mese in relazione al quale è attivato il semaforo verde, ma il DURC interno positivo consente il godimento dei benefici nei tre mesi successivi, per un totale di 4 mesi.

La validità quadrimestrale del durc interno positivo scatta dal mese di agosto 2013.

La presentazione di una istanza di dilazione frena il procedimento. Con il messaggio n. 5192 del 6 giugno 2014, l’Inps nel comunicare modifiche al procedimento, ha precisato che la presentazione della domanda di dilazione nei 15 giorni assegnati dal preavviso di Durc interno negativo impedisce, senza necessità che le Sedi effettuino forzature, la trasformazione del semaforo da giallo in rosso. Ciò significa che il semaforo giallo rimane sospeso fino al termine entro cui deve essere definita l’istanza di dilazione ovvero,  in caso di accoglimento dell’istanza, fino al termine entro cui il datore di lavoro deve versare la prima rata. Per maggiori informazioni vedismo l’istanza di dilazione frena il durc interno negativo.

La mancata regolarizzazione dei contributi e il semaforo rosso per un mese

Qualora, invece, il datore di lavoro non provveda a regolarizzare la propria posizione, i sistemi informativi centrali attivano all’interno del Cassetto previdenziale una segnalazione negativa (Semaforo rosso), che si sostituisce al precedente segnale di temporaneo allarme e assume il significato di DURC interno negativo.

Ne consegue che il datore di lavoro, per il mese in relazione al quale è attivato il Semaforo rosso, non può godere dei benefici che altrimenti gli competerebbero in base alle norme sostanziali che disciplinano i singoli benefici. Tale esclusione riguarda solo il mese per cui è generato il Semaforo rosso, poiché per il mese successivo i sistemi informativi centrali innescano nuovamente la richiesta di DURC interno e la sequenza delle operazioni descritte.

Se l’irregolarità persiste ovvero ne insorgono di nuove, si attiva la segnalazione di allarme (Semaforo giallo) e viene nuovamente inviato – sempre tramite PEC – il preavviso di DURC interno negativo. Se il datore di lavoro regolarizza, si genera un DURC interno positivo sul nuovo mese considerato. Tale DURC consente il godimento dei benefici anche per i tre mesi successivi, mentre rimangono definitivamente preclusi i benefici relativi al mese per il quale si era precedentemente generato il DURC interno negativo.

Quando si rischia il semaforo rosso per tutti i mesi 

I mancati pagamenti dei contributi, le cartelle Equitalia non pagate da gennaio 2008 in poi (data di entrata in vigore del “DURC interno”), e tuttora sussistenti, comportano l’attivazione della gestione del durc negativo. Viene acceso un semaforo giallo sul mese contestato e contemporaneamente verrà inviata al datore di lavoro (e a chi lo rappresenta per gli adempimenti previdenziali) la comunicazione detta “preavviso di DURC interno negativo” mediante posta elettronica certificata, recante l’indicazione delle irregolarità riscontrate, ancora sussistenti, l’invito a regolarizzarle entro 15 giorni e l’avvertenza che, decorso inutilmente il termine indicato, verrà generato un DURC interno negativo.

Nell’eventualità in cui il datore di lavoro non regolarizzi la propria posizione, oltre all’accensione del semaforo rosso sul mese di riferimento, si consolideranno i semafori rossi precedentemente accesi, con le logiche elaborative pregresse, sui mesi anteriori ad aprile 2014, per i quali non sono state spedite le note di rettifica recanti la causale “addebito art. 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296”; in relazione a tali mesi rimarrà definitivamente preclusa la possibilità di godere dei benefici.

La problematica delle mancate risposte alle aziende

Anche se l’ente previdenziale ha preannunciato con il messaggio n. 2889 del 27 febbraio 2014 l’attivazione della nuova procedura di gestione del DURC interno negativo, preannunciando anche invii di note di rettifica, anche se nello stesso messaggio ha fornito le indicazioni operative per le sedi Inps chiedendo di “intensificare l’impegno di presidio dei canali di comunicazione con l’utenza e di aggiornamento degli archivi contributivi aziendali”, le risposte di molte aziende e Consulenti per “sanare” le posizioni previdenziali aziendali non sono state evase dagli impiegati dell’Inps o c’è una risposta a rilento.

Il messaggio dell’Inps prevede che l’intensificazione dell’impegno delle Sedi deve avere i seguenti fini:

  • evadere le istanze dei datori di lavoro finalizzate a sanare le situazioni di irregolarità incompatibili con il godimento dei benefici;
  • evadere le istanze dei datori di lavoro finalizzate a definire le omissioni evidenziate nelle note di rettifica, a prescindere dalla data della loro eventuale spedizione;
  • definire le situazioni sospese che impediscono l’effettivo aggiornamento della posizione aziendale, privilegiando la lavorazione su liste (es.: pagamenti non abbinati, versamenti confluiti nell’inadempienza 0500), al fine di rimuovere situazioni di irregolarità solo apparenti, perché nel frattempo sanate. 

L’Inps continua: “L’attività istruttoria finalizzata alla sistemazione degli archivi è di fondamentale importanza affinché il preavviso di DURC interno negativo sia indirizzato soltanto ai datori di lavoro per i quali effettivamente sussistono ancora lesituazioni di irregolarità incompatibili con i benefici”.

Il messaggio invita le Sedi ad ottimizzare l’impiego di tutte le professionalità necessarie, attraverso la costituzione di uno specifico gruppo di lavoro, coordinato preferibilmente dal responsabile dell’”unità di coordinamento operativo dell’area flussi”. Ed infine invita ad “individuare, per ogni datore di lavoro o intermediario, un unico referente, cui il datore di lavoro o il suo rappresentante possa rivolgersi per la definizione complessiva delle varie criticità che impedirebbero la formazione del DURC interno positivo”.

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