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Esodati, settima salvaguardia nella Legge di Stabilità 2016 per 26 mila lavoratori

Nella bozza della Legge di Stabilità 2016 è prevista l’ultima e settima salvaguardia per altri 26 mila esodati. Possibili quindi ulteriori pensionamenti con i requisiti pre-riforma Fornero. Vediamo quali sono i lavoratori interessati ed a che condizioni.
A cura di Antonio Barbato
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legge di stabilità 2016

Tra le principali novità in materia previdenziale e pensionistica della Legge di Stabilità 2016 ci sarà anche l’ultima e settima salvaguardia per gli esodati. Nella bozza del disegno di legge c’è quindi un ulteriore misura per favorire i pensionamenti che dovrebbe interessare altri 26 mila esodati rimasti esclusi dalle sei operazioni precedenti.

Quindi l’ultima salvaguardia non è altro che la settima salvaguardia per gli esodati e dovrebbe costare 1,2 miliardi per lo Stato. Con quest’ultima salvaguardia i soggetti collocati in pensione raggiungeranno la cifra di 170 mila persone. Per queste persone, 26 mila nell’ultima salvaguardia di prossimo lancio nella Legge di Stabilità, dopo l’innalzamento dei requisiti pensionistici della Legge Fornero, dovrebbe arrivare il pensionamento con i requisti pre-riforma Fornero, ossia i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2011.

I requisiti pre-riforma Fornero. Dalla pensione di vecchiaia (che prevedeva, con almeno 20 anni di contributi versati, un’età per la pensione di 65 anni per gli uomini, 60 anni per le donne del settore privato e 61 anni per le donne del pubblico impiego) alla pensione di anzianità (senza limiti di età ma con 40 anni di contributi versati oppure maturare quota 96 con un’età minimo di 60 anni e almeno 35 anni di contributi per i lavoratori dipendenti; oppure maturare quota 97 con età minima di 61 anni e almeno 35 anni di contributi per i lavoratori autonomi).

Il Governo, alla luce delle richieste, ha ridimensionato la capienza delle salvaguardie precedenti.  Si parlava di 49 mila lavoratori esodati interessati dall’ultima salvaguardia, secondo le cifre circolate e sostenute dai vari comitati di rappresentanza, ma la realtà è che i soggetti interessati saranno 26 mila, questo a meno che il Parlamento non venga estesa la platea dei beneficiari di questa settima salvaguardia. L’auspicio è che si tratti dell’ultima e che risolva definitivamente il problema pensionamenti.

Gli esodati coinvolti sono i lavoratori autorizzati alla contribuzione volontaria, gli esodati veri e propri, i lavoratori licenziati, i lavoratori che dopo un contratto a termine non hanno più trovato lavoro, i lavoratori in mobilità ed i lavoratori beneficiari del trattamento specifico per il settore edile.

Con la settima salvaguardia viene ampliata di 12 mesi, rispetto alle altre sei salvaguardie precedenti, il termine utile per maturare la decorrenza della pensione con i requisiti prima della riforma del 2011. Saranno tutelati tutti i lavoratori che andranno in pensione entro il 6 gennaio 2017, con le vecchie regole.

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