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Legge di Stabilità 2017: dalle pensioni al fisco, ecco le principali misure

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di Stabilità 2017: dall’abolizione di Equitalia, all’anticipo pensionistico APE sociale, volontaria e aziendale, dall’introduzione della quattordicesima al canone rai e al bonus casa, vediamo le principali misure in corso di approvazione, le novità fiscali e in materia di pensioni.
A cura di Antonio Barbato
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Il Governo con il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre scorso ha presentato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019. Si tratta delle Legge di Stabilità 2017, una manovra da 27 miliardi di euro contenente una serie di misure.

Tra le misure in materia fiscale spicca sicuramente l’abolizione di Equitalia e un leggero abbassamento del canone rai, previsti inoltre il taglio dell’Ires e un super ammortamento del 250% per le imprese nonché la proroga del bonus casa per i contribuenti che investono in ristrutturazioni edilizie.

In materia pensionistica c’è il tanto atteso lancio dell’Ape, l’anticipo pensionistico che dovrebbe consentire agli italiani un accesso alla pensione anticipata.

La manovra finanziaria dovrà ora superare il vaglio dell’Unione Europea prima della definitiva approvazione in Parlamento.

Vediamo quali sono le principali misure in corso di approvazione.

Le novità sulle pensioni: debutta l’APE, arriva la quattordicesima

In materia di pensioni il Governo annuncia l’intenzione di destinare “sette miliardi in tre anni a sostegno delle pensioni più basse, con l’introduzione della quattordicesima e la possibilità di andare in pensione prima”. Aumenta la no tax area per i pensionati anche di età non superiore a 75 anni.

L’Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che abbiano almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia.

Potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”.  Queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione.

Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%.

L’APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma le rate di restituzione del prestito saranno a carico dell’azienda. Tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei contributi ai fini della pensione anticipata e di vecchiaia.

Le novità in materia fiscale

Ai nastri di partenza la finanziaria per l’anno 2017 licenziata lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri. Numerose le novità fiscali previste dal testo di legge che spaziano dal taglio di alcune imposte dirette alla conferma di bonus fiscali.

Super-ammortamento ed Iper-ammortamento: La manovra prevede prima di tutto misure di sostegno alla competitività e di stimolo agli investimenti secondo la strategia “Industria 4.0” con un effetto di mobilitazione di risorse di 20 miliardi. Tra gli strumenti, la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e l’iperammortamento, ovvero una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.

Rifinanziata la nuova Sabatini e rafforzata la detassazione premi produttività. E ancora, 1 miliardo al Fondo di Garanzia per le PMI che significa fino a 25 miliardi di credito per le piccole e medie imprese e la proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini”, nonché misure di sostegno alle start-up innovative. Infine, è previsto un rafforzamento della detassazione dei premi di produttività.

Taglio dell’IRES: l’imposta sui redditi delle società di capitali scende dal 27,5% al 24% e nasce la nuova imposta sul reddito dell'imprenditore (definita I.R.I.) con una aliquota semplificata al 24% per i profitti conseguiti da artigiani e titolari di piccole e medie imprese. Rinviato, invece, al 2018 il taglio dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Il Governo così si esprime “Si conferma quindi la riduzione dell’Ires già disposta nella Legge di Stabilità del 2016 e la progressiva riduzione del carico fiscale. Grazie alla disattivazione della clausola di salvaguardia prevista in precedenti leggi di stabilità, si evitano aumenti per circa 15 miliardi di euro di Iva e accise”.

La manovra prevede anche interventi a favore delle Partite Iva.

IRPEF agricola: gli imprenditori agricoli professionali e i coltivatori diretti godranno dell'esenzione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da CD e IAP per il triennio 2017, 2018 e 2019. Quindi per il triennio 2017-2019 viene abolita la cosiddetta “Irpef agricola”: i redditi dominicali e agricoli non concorrono cioè alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. E per gli agricoltori under 40 è prevista la decontribuzione.

Bonus R&S: le aziende potranno usufruire di un credito d’imposta al 50% da applicare a un tetto di spesa in ricerca e sviluppo fino a 20 milioni di euro

Bonus casa: prorogati anche per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie (50%), per il risparmio energetico (65%) ed il bonus mobili (50%). Gli stessi vengono estesi anche a condomini ed alberghi. 3 miliardi in tre anni  per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento di quelli per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.

 Voluntary Disclosure: dopo il positivo esito della voluntary disclosure, viene previsto un nuovo avvio della procedura per il rientro volontario dei capitali non dichiarati detenuti all'estero.

Chiusura di Equitalia: la società di riscossione dovrebbe essere assorbita dall’Agenzia delle Entrate entro sei mesi.

Canone RAI: il canone RAI per l’anno 2017 viene ulteriormente ridotto a 90 euro (in precedenza già passato da 113 euro a 100 euro annui)

Le altre principali misure

Come si legge nel comunicato stampa del Governo, ecco le altre principali misure in corso di approvazione.

SANITA’: si conferma il finanziamento al Servizio sanitario nazionale e vengono introdotte finalizzazioni per cure avanzate (farmaci oncologici, per l’epatite C etc) e per la stabilizzazione di giovani medici e infermieri. 113 miliardi (2 in più del 2015).

SOCIALE: sono previste misure a sostegno della povertà. Dal 2018, con risparmi “istituzionali”, ci saranno 500 milioni di aumento del Fondo per la lotta alla povertà. Da subito, 50 milioni al Fondo dedicato alla non autosufficienza. Alle politiche per la famiglia vanno 600 milioni.

 PARI OPPORTUNITA’: 60 i milioni destinati al piano antitratta, a quello contro la violenza alle donne e a sostegno dell’impresa femminile.

TERREMOTO E CASA ITALIA: 4,5 i miliardi che vanno alla ricostruzione di Accumoli, Amatrice, Arquata e degli altri territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016.

INVESTIMENTI: 12 miliardi aggiuntivi in tre anni per gli investimenti pubblici dalle infrastrutture all’ambiente e alle attività produttive, a partire dall’attuazione del Masterplan per il Mezzogiorno.

PERIFERIE: 2,1 miliardi finalizzati al recupero delle periferie (120 i progetti presentati al bando periferie).

PUBBLICO IMPIEGO: 1,9 i miliardi impegnati per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione, per le retribuzioni di forze armate, dei corpi di polizia e per nuove assunzioni.

SCUOLA E UNIVERSITA’: oltre 800 milioni per il sostegno agli studenti, al diritto allo studio e il rafforzamento della Buona Scuola.

ENTI TERRITORIALI: 3 miliardi a supporto dei bilanci di Regioni, Comuni, Enti territoriali.

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