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Microcredito Campania 2013-2014 al via: progetti finanziati fino a 25.000 euro

Dal 16 dicembre 2013 e fino alla scadenza del 16 gennaio 2014 potranno essere inviate le domande per l’ammissione al microcredito della regione Campania: prestito a tasso zero fino a 25.000 euro da restituire in 5 anni. Proviamo a spiegare i vari punti dell’Avviso, per una corretta compilazione della domanda o valutazione di fattibilità. Gli esiti del bando, l’elenco degli ammessi in graduatoria, legati ai punteggi ottenibili sulla base del contenuto della domanda e all’ordine cronologico di presentazione.
A cura di Antonio Barbato
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prestito a tasso zero fino a 25.000 euro

In data 18 novembre è stato pubblicato

l’Avviso per la selezione di progetti da ammettere al finanziamento del “Fondo Microcredito FSE”, fondo rotativo istituito dalla Regione Campania per la “realizzazione di interventi atti a favorire l’accesso al credito da parte delle microimprese, agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego da parte di soggetti svantaggiati e favorire lo spin off delle imprese, il tutto attraverso la  concessione di prestiti da restituire fino a 25.000 Euro a tasso zero”.

L’avviso, come si legge nella premessa, costituisce la base per l’attuazione del programma “FONDO MICROCREDITO FSE”, che ha l’obiettivo primario di sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali, ovvero, la realizzazione di nuovi investimenti nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito e in condizione di svantaggio (disoccupati, inoccupati, lavoratori svantaggiati, disabili, ecc.). Proviamo a sottolineare le parti più importanti dell’Avviso – Bando.

Caratteristiche del finanziamento. Andiamo subito all’art. 5 che specifica cosa si può ottenere: “I finanziamenti saranno concessi nella forma tecnica di mutui chirografari con le seguenti caratteristiche:

  • Entità: minimo: Euro 5.000,00  – massimo: Euro 25.000,00;
  • Durata massima: 60 mesi;
  • Tasso: 0%;
  • Tasso di mora: pari al tasso legale;
  • Rimborso: in rate costanti posticipate mensili. La prima rata è fissata per il giorno 5 del settimo mese successivo alla data di stipula del contratto di finanziamento.
  • Modalità di pagamento: R.I.D., rimessa diretta con addebito sul conto corrente
  • Garanzie: nessuna garanzia reale, patrimoniale o finanziaria è richiesta al momento della presentazione della domanda. Per le società di capitali potranno essere richieste, prima della sottoscrizione del contratto, garanzie personali patrimoniali, reali o finanziarie nelle ipotesi in cui la quota di patrimonio netto libera da vincoli sia inferiore o al massimo uguale alla richiesta di finanziamento. 

Il Bando poi specifica che il Microcredito erogato, per le condizioni (tasso zero) e la tipologia di beneficiari contemplati è configurabile quale aiuto “de minimis” ai sensi del Regolamento CE n. 1998/2006. Quindi c’è un tetto massimo di aiuti di 200.000 euro che non è da superare nel triennio, per chi avesse avuto accesso ad altri aiuti.

Proposte finanziabili e settori prioritari

Chiaro l’entità dei finanziamenti proposti da Fondo Microcredito FSE, chiarite le caratteristiche importanti come la restituzione a partire dal settimo mese in rate costanti e per 5 anni a tasso 0% e la concessione del prestito senza dover fornire alcuna garanzia reale, l’Avviso segnala quali sono le proposte finanziabili ed i settori prioritari. E’ quindi importante capire se la propria idea imprenditoriale rientra tra questi.

Il Bando: “In coerenza con quanto previsto dalla strategia d’investimento e dal Piano Operativo sono da considerarsi prioritarie le proposte rientranti nelle seguenti categorie di attività:

  • servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);
  • tutela dell’ambiente;
  • servizi sociali alle persone;
  • servizi culturali;
  • ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
  • risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • manifatturiero;
  • artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
  • attività professionali in genere;
  • commercio di prossimità. 

Le proposte devono essere presentate esclusivamente secondo il Modello di presentazione della domanda e devono prevedere finanziamenti con importi da un minimo di 5.000 Euro ad un massimo di 25.000 Euro in relazione alle spese ammissibili di cui all’art. 6 dell’Avviso, di cui parleremo in seguito.

Attenzione: Presentazione delle domande dal 16 dicembre 2013 ore 12

L’articolo 7 dell’Avviso fornisce la tempistica per preparare la domanda ed inoltrarla: “Le domande di accesso al Fondo MICROCREDITO FSE possono essere presentate a decorrere:

  • dalle ore 9.00 a.m. del 16 dicembre 2013 alle ore 12 a.m. del 16 gennaio 2014.
  • Dalle ore 9.00 a.m. del 09 dicembre 2013, i soggetti interessati potranno iniziare a registrarsi, senza possibilità di precompilare la domanda. 

Si tratta di un aspetto molto importante, visto che probabilmente ci sarà difficoltà nell’invio. E ciò lo si capisce leggendo l’art. 10. 

Istruttoria delle domande: attenzione all’ordine cronologico. L’art. 10 che recita:Al fine di garantire la massima trasparenza, le domande saranno registrate da Sviluppo Campania S.p.A. in ordine cronologico in base alla data di presentazione in formato telematico, con assegnazione di un numero identificativo univoco che seguirà la pratica fino alla sua definitiva chiusura al momento del completo e definitivo rimborso del finanziamento da parte del soggetto finanziato. Solo le domande validamente presentate saranno oggetto di valutazione”. Poi lo stesso articolo contiene le disposizioni nel caso di diniego della domanda.

Per quanto riguarda le modalità il bando sempre all’art. 7 dice: “I soggetti interessati presenteranno, a pena di esclusione, la domanda in formato elettronico, il cui modulo, da compilare on line, verrà reso disponibile sui siti internet della Regione Campania (www.fse.regione.campania.it) e di Sviluppo Campania S.p.A. (www.sviluppocampania.it)”.

Entro i successivi 7 giorni lavorativi la domanda, con allegata tutta la documentazione richiesta, datata e firmata, dovrà essere inviata a pena di esclusione, attraverso mezzi atti a comprovarne l’effettivo ricevimento da parte del destinatario al seguente indirizzo: Fondo MICROCREDITO FSE – c/o Sviluppo Campania S.p.A. Area ASI Marcianise Sud – 81025 – Marcianise (CE). Le modalità di invio non telematiche sono tassativamente le seguenti: raccomandata o posta celere con avviso di ricevimento; corriere con avviso di ricevimento. Per il rispetto dei termini di invio si considera la data di spedizione. Per gli aspetti operativi si rimanda al bando.

Uno sguardo alle risorse messe a disposizione, che è determinante per intuire quante domande saranno accettate considerato il tetto massimo di richiesta pari a 25.000 euro: “Le risorse finanziarie a valere sugli Assi d’intervento e gli Obiettivi Operativi sono state così destinate:

  • · 18,68 Milioni euro a valere sull’Asse I – Obiettivo Operativo c.2;
  • · 16,90 Milioni euro a valere sull’Asse II – Obiettivo Operativo e.4;
  • · 34,41 Milioni euro a valere sull’Asse III – Obiettivo Operativo g.3”. 

Si terrà conto delle eventuali ulteriori risorse rinvenienti dal mancato impiego dei fondi a valere sul I Avviso. Il Microcredito Campania del 2012 ha consentito l’accesso ai fondi a molti giovani piccoli imprenditori campani. La gestione del Fondo MICROCREDITO FSE è affidata alla società Sviluppo Campania S.p.A., di cui la Regione Campania è unico socio.

Soggetti beneficiari e requisiti soggettivi

Prima di affrontare il discorso relativo alle spese ammissibili ed ai punteggi ottenibili per ottenere un progetto approvato, vediamo quali sono i soggetti beneficiari. L’avviso dice:Sono ammessi alla presentazione delle domande i proponenti con i requisiti soggettivi di seguito indicati, che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Campania o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nel territorio regionale”. Ci sono poi dei requisiti soggettivi generali e quelli riferiti agli Assi ed obiettivi operativi. 

In riferimento alle persone fisiche, i proponenti devono possedere i seguenti requisiti:

  • essere cittadini dei Paesi dell’Unione Europea o cittadini di altri paesi se in possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno;
  • aver compiuto 18 anni di età, alla data di presentazione della proposta;
  • non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita di cui agli articoli 416 bis, 648 bis e 648 ter del codice penale;
  • non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione previste dall’art. 38 del D.Lgs. 163/2006 (divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione). 

Requisiti delle imprese. In riferimento alle imprese, oltre al possesso dei requisiti di cui sopra in capo al titolare della ditta individuale e ai soci della costituenda/costituita società, le proposte potranno essere presentate da:

  • microimprese costituende o costituite (anche mediante spin-off da imprese);
  • imprese del terzo settore (associazioni e cooperative sociali), costituende o costituite. 

Ogni beneficiario potrà avere accesso ad un solo intervento finanziario. Si definisce microimpresa un’impresa che occupi meno di 10 persone e realizzi un fatturato annuo e/o abbia un totale di bilancio non superiori a 2 milioni di euro. 

Requisiti soggettivi riferiti agli Assi ed obiettivi operativi. Saranno ammissibili le proposte presentate da imprese costituende o costituite (anche tramite spin-off) composte da almeno un soggetto in possesso dei seguenti requisiti:

  • Disoccupati,  inoccupati, inattivi, lavoratori svantaggiati;
  • lavoratori in CIG, CIGS e mobilità;
  • studenti universitari, giovani “under 35” e donne;
  • immigrati;
  • disabili. 

Per le iniziative esistenti i requisiti si intenderanno soddisfatti anche nel caso di assunzione nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di un lavoratore in possesso dei requisiti di cui sopra.

Chi sono i lavoratori svantaggiati. Ai sensi del dell’art. 2 comma 18 lettere a), b), c), d), e), f) del  egolamento (CE) 800/2008:

a) chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;

b) chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;

c) lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;

d) adulti che vivono soli con una o più persone a carico;

e) lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;

f) membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno la necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.

Potranno beneficiare degli interventi del Fondo, inoltre, le imprese del terzo settore (associazioni e cooperative sociali), costituende o costituite.

L’avviso poi all’art. 3 elenca i casi di esclusione. Oltre a chi non possiede i requisiti soggettivi, è escluso anche chi non ha sede legale in Campania o non è in regola con gli adempimenti previsti in materia d’impresa, chi non è in regola con le imposte, tasse e contributi previdenziali e assistenziali, chi ha avuto dei protesti, ecc. Sono escluse poi le imprese operanti nei settori pesca e agricoltura, industria carbonifera, di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Ed altre attività indicate nell’Avviso. 

Spese ammissibili e criteri di selezione

Una volta chiarito che si è tra i soggetti beneficiari e che la propria idea imprenditoriale o la propria attività rientra tra i settori finanziabili, e magari anche tra i settori prioritari, è importante predisporre nel giusto modo la domanda, con tutte le indicazioni delle spese. L’avviso dettaglia le spese ammissibili all’art. 6: “Sono considerate ammissibili al finanziamento:

  • le spese, strettamente inerenti il ciclo economico, per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuovi o usati;
  • le opere murarie necessarie all’adeguamento e messa a norma dei locali adibiti all’attività;
  • i beni immateriali ad utilità pluriennale, inclusi i diritti di brevetto, le licenze, i piani di sviluppo di impresa, i piani di marketing, i piani finalizzati all’internazionalizzazione se connessi ad un piani di ampliamento della base produttiva;
  • le spese per l’ acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
  • le spese per utenze e canoni di locazione degli immobili strumentali all’esercizio dell’attività;
  • le spese per l’aggiornamento dei software; le spese per servizi di consulenza professionale (legale, tecnica, commerciale);
  • le spese per il personale qualora sulla risorsa non siano già stati concessi sgravi contributivi o incentivi all’assunzione in base a leggi nazionali, regionali o progetti a finanziamento statale e/o regionale (quale ad esempio: Campania al lavoro!). 

Per le imprese esistenti, le spese di cui sopra sono ammissibili se collegate ad un programma di ampliamento/espansione dell’attività imprenditoriale. Non è consentito l’acquisto di beni usati da privati.

L’avviso poi contiene all’art. 8 tutte le informazioni sul servizio di accompagnamento (pre e post domanda), nonché di facility ed azioni sinergiche. 

Criteri di selezione. L’art. 11 indirizza chi presenta la domanda sui criteri che verranno usati per attribuire i punteggi e quindi selezionare le varie domande: “Conformemente a quanto stabilito nella Deliberazione n. 935 della Giunta Regionale del 30/05/2008 concernente la “presa d’atto dei Criteri di selezione delle operazioni”, la selezione delle domande di finanziamento avrà luogo sulla base dei seguenti criteri:

  • Contenuto del progetto: Validità tecnica, economica e finanziaria del progetto (redditività, sostenibilità finanziaria, capacità rimborso del prestito, prospettive di mercato, coerenza soggetto proponente): Non adeguato = 0 Adeguato = 40;
  • Ambiti di intervento. Coerenza del progetto rispetto ai settori prioritari di intervento: Non coerente = 0 Coerente = 20; Creazione nuova occupazione: Negativa = 0 Positiva = 10;
  • Modalità organizzativa. Micro attività (fatturato inferiore ad € 500.000,00): No = 0 Si = 10; integrazione sociale (presenza di immigrati, disabili, soggetti che hanno concluso il percorso riabilitativo dalla tossicodipendenza): No = 0 Si = 10; Imprese costituite sotto forma di cooperative:  No = 0 Si = 10; 

Il punteggio minimo affinché il progetto sia valutato finanziabile è pari a 60/100, di cui 40 punti derivanti dalla validità tecnica, economica e finanziaria del progetto”.

Quindi presentare il progetto in un settore prioritario comporta 20 punti in più, così come sono 10 i punti guadagnati dalle cooperative o dai soggetti disabili, immigrati o riabilitati dalla tossicodipendenza. La creazione di nuova occupazione porta 10 punti, ma per tutti è necessario ottenere il massimo sul contenuto del progetto, che quindi rappresenta il punto chiave.

L’avviso poi contiene altri importanti articoli relativi alla concessione del finanziamento e gli obblighi del destinatario, come il dover costituire l’impresa entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione del finanziamento, per le imprese costituende, l’obbligo di completare il programma d’investimento previsto, sotto stretta sorveglianza-collaborazione del tutor assegnato. Altro obbligo importante è il mantenimento della sede amministrativa, legale ed operativa all’interno della Regione Campania per tutti i 5 anni del finanziamento. Non possono essere venduti i macchinari e gli impianti, le attrezzature.

Erogazione del Finanziamento. L’art. 13 tratta, ad esito positivo, le modalità con le quali si avrà il denaro: “L’erogazione avverrà tramite bonifico bancario in un’unica soluzione dopo la sottoscrizione del contratto di finanziamento e previa presentazione di richiesta con determinati allegati. La richiesta di erogazione deve essere presentata entro il termine massimo di 3 (tre) mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Per tutte le informazioni dettagliate, consultare l’Avviso del Microcredito Campania 2013-2014.

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