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Pagamenti Aspi e mobilità consultabili nel Cassetto previdenziale sul sito Inps

Con un messaggio l’Inps comunica di aver attivato una nuova funzionalità che consente di verificare nel dettaglio i pagamenti mensili ricevuti per l’indennità di disoccupazione Aspi, la Mini Aspi, l’indennità di mobilità e le altre prestazioni a sostegno del reddito. Ora è possibile visualizzare il numero dei giorni erogati, il periodo di riferimento, gli importi dell’indennità, delle trattenute sindacali, dell’eventuale ANF e delle trattenute Irpef.
A cura di Antonio Barbato
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L’Inps ha comunicato di aver rilasciato una nuova funzionalità relativa alla consultazione dei pagamenti di prestazioni a sostegno del reddito.  Coloro che percepiscono le indennità di disoccupazione Aspi, l’ex indennità di disoccupazione con requisiti ridotti ora Mini Aspi, l’indennità di mobilità, l’indennità di disoccupazione ordinaria e le altre prestazioni, possono ora verificare nel dettaglio i dati relativi ai pagamenti mensili di tali prestazioni.

Si tratta di una novità comunicata dall’Inps con il messaggio n. 2436 del 10 febbraio 2014. In sostanza ora è possibile non solo visualizzare l’importo ricevuto, ma anche il dettaglio quindi dati importanti come i giorni erogati, il periodo di riferimento preciso, gli importi delle trattenute sindacali, l’eventuale parte relativa all’importo dell’assegno per il nucleo familiare (ANF) e le trattenute Irpef.

La novità è importante soprattutto per coloro che, ricevendo l’indennità di disoccupazione Aspi, nei primi mesi ricevono accrediti in date particolari e con importi riferibili solo ad alcuni giorni.

Vediamo nel dettaglio il messaggio dell’Inps: “Nell’ambito delle attività poste in essere dall’Istituto per migliorare la trasparenza e la fruibilità delle informazioni, l’applicazione “Cassetto previdenziale del cittadino” è stata integrata con una nuova funzionalità che consente la consultazione dei dati di dettaglio dei pagamenti dei trattamenti di disoccupazione (indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI, indennità di disoccupazione agricola, indennità di mobilità, indennità di disoccupazione ordinaria, ecc.).

Le modalità di accesso ai pagamenti delle prestazioni: ”A tale funzionalità possono accedere sia i cittadini che gli operatori INPS, con le modalità di seguito rispettivamente indicate:

  • il cittadino si collega al sito istituzionale “www.inps.it” e, previa identificazione tramite PIN, accede al proprio Cassetto previdenziale; dal Cassetto seleziona, sul menù a sinistra, la voce “Prestazioni” e poi la sottovoce “Pagamenti”;
  • l’operatore INPS si collega al sito intranet dell’Istituto e seleziona, in successione, il menù “Processi”, la voce “Assicurato pensionato” e l’applicazione “Cassetto previdenziale del cittadino”; su tale applicazione effettua la ricerca per codice fiscale o per dati anagrafici dell’assicurato di interesse e, una volta apparsa la schermata contenente il “Dettaglio soggetto”, seleziona, sul menù a sinistra, la voce “Prestazioni” e poi la sottovoce “Pagamenti”.

In entrambi i casi, selezionata la sottovoce “Pagamenti” appare il “Riepilogo dei pagamenti eseguiti”, vale a dire la lista, divisa per anno, dei pagamenti eseguiti in favore dell’assicurato.

Dal “Riepilogo dei pagamenti eseguiti”, selezionando poi la categoria di prestazione desiderata (relativa ad un determinato anno) appaiono le “Prestazioni in pagamento per l’anno xxxx”, vale a dire i dati di riepilogo dei pagamenti delle prestazioni comprese nella categoria medesima, eseguiti nel corso di quell’anno.

Infine, dalla schermata recante le “Prestazioni in pagamento per l’anno xxxx”, cliccando sul contenuto della sezione “Note” del singolo pagamento appare il “Dettaglio pagamenti”, cioè un prospetto che indica le singole voci che compongono l’importo in pagamento, del quale si riporta di seguito lo schema:

  • Beneficiario: xxxxxx xxxxxx
  • Prestazione in pagamento: xxxxxx
  • Numero della domanda: xxxxxxxxxxxxx
  • Giorni erogati: xxx
  • Periodo di riferimento: xx/x/xxxx – xx/x/xxxx
  • Importo indennità: +  xxxxxx
  • Trattenute sindacali: –  xxxxxx
  • Importo ANF: +  xxxxxx
  • Trattenute IRPEF Anno Corrente: –  xxxxxx
  • Netto Pagamento: +  xxxxxx” 

Naturalmente per poter accedere ai propri dati, al proprio cassetto previdenziale, è necessario aver richiesto il codice PIN sul sito dell’Inps. L’Ente rilascia una prima parte del PIN direttamente online e poi invia per posta la seconda parte. Unendo i codici si ottiene il proprio PIN utile per utilizzare i servizi.

Ecco cosa comunica in merito l’Inps sul proprio sito cliccando su “PIN online”: “Per accedere ai servizi telematici INPS è necessario avere un PIN, cioè un codice segreto di identificazione personale (Personal Identification Number). Al momento sia di prima richiesta sia di nuova richiesta in fase di smarrimento, ti verrà assegnato un PIN di 16 caratteri. Al momento del primo accesso il PIN da 16 caratteri verrà trasformato in uno da 8. Questo per consentire una gestione più semplice del PIN senza diminuirne la sicurezza. Inoltre gli utenti che hanno già un PIN attivo da 16 caratteri possono continuare ad utilizzarlo; in occasione della sua modifica anche per tali utenti verrà generato un PIN di 8 caratteri”.

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