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Spese per l’arredo degli immobili ristrutturati: detrazione 50% nel 730/2016

Nella sezione III C del quadro E – Oneri e Spese del modello 730/2016 possono essere dichiarate le spese per l’arredo di immobili ristrutturati per le quali spetta la detrazione Irpef del 50%. Si tratta del bonus mobili ed elettrodomestici. Ecco le istruzioni per la compilazione dei righi e tutte le informazioni utili.
A cura di Antonio Barbato
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bonus elettrocomestici e mobili

Tra le agevolazioni fiscali fruibili, c’è la detrazione del 50% per le spese per l’arredo di immobili ristrutturati. Si tratta del cosiddetto bonus mobili ed elettrodomestici che va dichiarato nel 730/2016 per poter beneficare della detrazione. L’agevolazione spetta nel limite di spesa di 10.000 euro e solo se la spesa è stata sostenuta in riferimento ad interventi di ristrutturazione edilizia dell’immobile.

Ai contribuenti che fruiscono della detrazione per ristrutturazioni edilizie, più precisamente della detrazione del 50 per cento prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (sezione III-A del quadro E – Oneri e Spese del modello 730/2016), è riconosciuta una detrazione del 50 per cento in relazione alle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Il bonus mobili ed elettrodomestici è stato prorogato anche per l’anno d’imposta 2015.

Le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici sono computate, ai fini della fruizione della detrazione di imposta, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

La detrazione spetta solo se sono state sostenute spese dal 26 giugno 2012 per i seguenti interventi di recupero del patrimonio edilizio:

  • manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
  • manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all’alienazione o assegnazione dell’immobile.

Ulteriori interventi riconducibili alla manutenzione straordinaria sono quelli finalizzati al risparmio energetico volti all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia e/o alla sostituzione di componenti essenziali degli impianti tecnologici.

Nel caso di interventi effettuati sulle parti comuni condominiali è ammessa la detrazione solo per gli acquisti dei beni agevolati finalizzati all’arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere).

La data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

Quali sono i mobili e gli elettrodomestici agevolati. La detrazione spetta per le spese sostenute per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici nuovi sostenute nell’anno d’imposta 2014. In particolare, rientrano tra i grandi elettrodomestici:

  • frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici.

È consentito portare in detrazione anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

La detrazione spetta su un ammontare massimo di 10.000 euro per gli interventi eseguiti nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015 ed è ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

Il limite di spesa di 10.000 euro è riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa.

Il pagamento delle spese deve essere effettuato mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per fruire della detrazione del 50 per cento nel caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio, oppure mediante carte di credito o carte di debito.

In questo caso, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta di credito o di debito da parte del titolare, evidenziata nella ricevuta telematica di avvenuta transazione. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

È necessario conservare la documentazione attestante l’effettivo pagamento (ricevute dei bonifici, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) e le fatture di acquisto dei beni con la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.

È ammessa la detrazione anche per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici acquistati con il finanziamento a rate.

Per ulteriori informazioni si rinvia alle circolari n. 29/E del 18 settembre 2013 e n. 11/E del 21 maggio 2014. 

Compilazione del modello 730/2016. La detrazione va indicata nel rigo E57 colonne 1, 2, 3 e 4 (Spese arredo immobili ristrutturati). Bisogna indicare per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione il numero di rata (colonne 1 e 3) e la spesa sostenuta (colonna 2 e 4) entro il limite di 10.000 euro. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali da chi presta l’assistenza fiscale. Ad esempio, se nel 2013 sono state sostenute spese per l’arredo di un immobile pari a 15.000 euro, indicare ‘2’ nella colonna 1 “Numero rata” e 10.000 nella colonna 2 “Spesa arredo immobile”.

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