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Tasi 2014: versamento del saldo in scadenza il 16 dicembre

E’ il 16 dicembre la scadenza per il versamento del saldo della TASI 2014, dopo l’acconto versato a giugno o ottobre. Vediamo chi deve pagare la tassa sui servizi indivisibili, il calcolo sulla base delle delibere comunali e le modalità di pagamento.
A cura di Antonio Barbato
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I contribuenti italiani devono pagare il saldo della TASI per l’anno 2014 entro il 16 dicembre. E la scadenza è per tutti: sia per coloro che hanno pagato l’acconto a giugno che ad ottobre, ma anche per chi versa l’unica rata in quanto il comune non ha emesso la delibera per il pagamento in questi mesi.

Chi deve pagare la TASI. La tassa sui servizi indivisibili (TASI) è dovuta per l’abitazione principale e relative pertinenze, ed è versata dal possessore a qualsiasi titolo (proprietà, usufrutto, abitazione o altro diritto reale minore) di fabbricati a tale fine destinati. Sono soggetti passivi della nuova tassa, secondo le stesse norme che regolano l’IMU, tutti i proprietari o possessori a qualsiasi titolo di fabbricati, ivi compreso l’abitazione principale, tutti i proprietari di aree scoperte e aree edificabili. Ed anche l’affittuario e tutti i soggetti diversi dal titolare del diritto reale. Sono invece esclusi i terreni agricoli e i terreni incolti, in quanto non sono fabbricati o immobili.

Dall’acconto al saldo TASI. I contribuenti che hanno l’abitazione nei Comuni che hanno inviato le delibere TASI entro il 23 maggio, e che sono state pubblicate entro il 31 maggio sul sito del Dipartimento delle Finanze, hanno versato l’acconto TASI entro il 16 giugno in base alle aliquote deliberate dal Comune. Mentre coloro che hanno la casa nei Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre, con pubblicazione sul sito del Dipartimento delle Finanze entro il 18 settembre 2014, hanno pagato l’acconto entro il 16 ottobre. Ora il saldo è dovuto calcolando la TASI definitivamente dovuta e totale, al netto di quanto già pagato in acconto a giugno o ottobre.

La base di partenza per calcolare il tributo è la consultazione della delibera del Comune pubblicata sul sito del Dipartimento delle Finanze, cliccando su “Delibere aliquote Tasi”. Tale controllo devono effettuarlo tutti i contribuenti obbligati a pagare la TASI in quanto potrebbero essere intervenute nel frattempo delle modifiche alla delibera già pubblicata e sulla base della quale è stato pagato l’acconto TASI. Coloro che non trovano alcuna delibera TASI sono obbligati per legge a pagare l’1 per mille, che scatta sugli immobili adibiti ad abitazione principale perché esenti da Imu.

Il calcolo della TASI. Con la delibera Comunale alla mano, il contribuente deve calcolare la base imponibile sulla quale applicare la delibera che è la stessa dell’IMU ed è pari alla rendita catastale iscritta al primo gennaio, rivalutata del 5% e moltiplicata per dei moltiplicatori previsti dalla legge per le diverse categorie catastali (es. per le abitazioni è 160). Per maggiori informazioni vediamo come calcolare la TASI.

E’ da dire che esiste un limite di legge alle aliquote TASI e IMU sommate. Esse non devono superare il 10,6 per mille, salvo l’ipotesi eccezionale dell’aliquota supplementare dello 0,8 per mille. Quindi la TASI non è dovuta se la corrispondente aliquota IMU è già al massimo, ossia deliberata dal Comune al 10,6 per mille. Il totale dei due tributi deve essere pari a 10,6 per mille.

Come pagare la TASI con il modello F24 e i codici tributo. Per quanto riguarda il saldo TASI dove e quando si paga, il pagamento del tributo va effettuato tramite modello F24 e con gli appositi codici tributo. Per maggiori informazioni sulla compilazione del modello F24 con tutti i codici tributo vediamo il pagamento della TASI.

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