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8 Gennaio 2024
13:00

Detrazioni per redditi di pensione 2024 [GUIDA]

Le detrazioni per redditi da pensione anno 2024 non sono modificate, restano in vigore le modifiche della Legge di Bilancio 2022. La no tax area per i pensionati è salita a 8.500 euro, la detrazione a 1.880 euro, in vigore nel 2022, 2023 ed anche nel 2024. Modificate le detrazioni per le pensioni fino a 28 mila euro e fino a 50 mila euro. Vediamo il calcolo della detrazione sulla pensione mensile e annuale dal 2024 e le formule, i calcoli e la normativa sulla detrazione per redditi da pensione anno dopo anno.

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Detrazioni per redditi di pensione 2024 [GUIDA]
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Detrazioni per redditi di pensione 2024 [GUIDA]

La detrazione per redditi di pensione è prevista dall'articolo 13 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi – D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), in particolare ai commi 3 e 3-bis.

La Legge di Bilancio 2024 ed il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216 in Attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche e altre misure in tema di imposte sui redditi, non hanno modificato la detrazione per redditi di pensione nell'anno 2024, che quindi si calcola come l'anno 2022 e 2023.

Dal 1 gennaio 2024 è stata però modificata la normativa sulle aliquote Irpef 2024. C'è un risparmio di Irpef per i pensionati con redditi sopra i 15.000 euro.

Ma vediamo come è cambiata la detrazione per lavoro dipendente e perché nel 2024 i pensionati comunque percepiranno una detrazione più alta rispetto al 2021.

L’articolo 1, commi da 2 a 8 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (meglio conosciuta come Legge di Bilancio 2022), con l'intento di ridurre la pressione fiscale in Italia, ha modificato il sistema di tassazione delle persone fisiche. Una delle modifiche ha interessato la detrazione per redditi di pensione dal 2022 e quindi in vigore anche nel 2024.

Vediamo con questo approfondimento cosa è cambiato nel calcolo della tassazione Irpef e della detrazione per reddito di pensione per i pensionati.

Normativa detrazione per pensionati 2024 (e 2022-2023)

L’articolo 13, comma 3 del TUIR, come modificato dalla Legge di Bilancio 2022, quindi in vigore dal 1 gennaio 2022, per l'anno 2023 e per l'anno 2024, dispone che:

"se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a), del TUIR, spetta una detrazione dall’imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 del medesimo articolo 13, rapportata al periodo di pensione nell’anno, pari a:
a) 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 8.500 euro; l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro; ciò significa che tali misure minime competono laddove superiori al risultato derivante dal calcolo di ragguaglio al periodo di spettanza nell’anno;
b) 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro;
c) 700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro".

L'art. 13, comma 3-bis del TUIR, che è un nuovo comma introdotto dalla Legge di Bilancio 2022, dispone che

"La detrazione spettante ai sensi del comma 3 è aumentata di un importo pari a 50 euro, se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro ma non a 29.000 euro".

I redditi da pensione di cui all'art. 49, comma 2, lettera a) del TUIR sono: "a) le pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati".

Per confrontare la nuova normativa con la vecchia in vigore fino al 31 dicembre 2021, ecco l'articolo 13 comma 3 del TUIR che ha disciplinato la detrazione per redditi da pensione per gli anni 2017-2021 (normativa precedente):

3. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), spetta una detrazione dall'imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 del presente articolo, rapportata al periodo di pensione nell'anno, pari a 
a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro;
b) 1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro. 

Detrazione reddito pensione 2024: cosa cambiato dal 2022 in poi

Come si può verificare, è stata modificata la detrazione per redditi di pensione a far data dal 1 gennaio 2022.

Le detrazioni fiscali per reddito da pensione sono state le stesse dal 2017 al 2021, a partire dal 2022 sono stata aumentate e modificate.

In particolare è stata nuovamente ampliata la "no tax area", ossia la soglia di reddito entro la quale i pensionati non versano l’Irpef. 

Le detrazioni per i pensionati sono cambiate prima nel 2016, nel 2017 e poi dal 1 gennaio 2022 (compreso 2024) sempre in aumento.

La soglia di esenzione è passata prima a € 7.750 per i pensionati di età inferiore a 75 anni ed a € 8.000 per i pensionati over 75 anni dall'anno d'imposta 2016 e poi dal 2017 è passata ad 8.000 euro per tutti, con l'abrogazione delle differenze tra pensionati under ed over 75 anni.

Con la Legge di Bilancio 2022, tale soglia di esenzione è salita a 8.500 euro negli anni 2022, 2023 e 2024.

Le modifiche normative in vigore dal 1 gennaio 2022, quindi in vigore anche per l'anno 2023 e per l'anno 2024 non riguardano solo la prima soglia di reddito fino a 8.500 euro.

E' stata estesa la seconda soglia di reddito da 15.000 euro a 28.000 euro; per tale soglia, si riduce da 1.297 euro a 700 euro la detrazione base e si modifica il calcolo della quota ulteriore della detrazione, stabilendo l’aumento del valore iniziale (da 583 euro a 1.255 euro) e l’adeguamento dei valori utilizzati nel prodotto ai fini della determinazione della quota aggiuntiva di detrazione; tale quota ulteriore è, quindi, uguale a 1.255 euro per un reddito pari a 8.501 euro e decresce, in misura inversamente proporzionale all’aumentare del reddito, fino ad annullarsi una volta raggiunti i 28.000 euro.

E' stata ridotta da 55.000 euro a 50.000 euro la terza e ultima soglia, oltre la quale non spetta la detrazione; la base di calcolo della detrazione d’imposta per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro si abbassa da 1.297 euro a 700 euro; la detrazione è di 700 euro per redditi pari a 28.001 euro e decresce fino ad annullarsi alla soglia dei 50.000 euro;

E' stato previsto uno specifico aumento della detrazione, pari a 50 euro, nella fascia di reddito superiore a 25.000 euro ma non a 29.000 euro.

Tale importo va inteso quale correttivo in aumento alle detrazioni precedentemente riproporzionate e deve essere corrisposto – in presenza dei requisiti reddituali suindicati – per intero nel corso dell’anno 2022.

Ne consegue che il sostituto di imposta (Inps) riconosce l’ulteriore detrazione di 50 euro sin dal primo periodo di paga del 2022, fermo restando che alla fine dell’anno, ovvero al momento della cessazione del rapporto pensionistico, deve ricalcolare la detrazione effettivamente spettante in relazione all’ammontare del trattamento pensionistico complessivamente erogato nel periodo d’imposta.

Ricordiamo che le detrazioni per redditi da pensione sono utili per il calcolo dell'Irpef da pagare e per la dichiarazione dei redditi 730.

Analizziamo cosa è cambiato in questi anni, quali sono le novità sul calcolo in base all’età del pensionato e al suo reddito imponibile Irpef.

La premessa è che ogni anno i pensionati in qualità di contribuenti devono versare al Fisco l’imposta sul reddito Irpef. A norma del Testo Unico sulle imposte sui redditi (TUIR), l’imposta calcolata sul reddito è soggetta ad riduzione per effetto delle detrazioni fiscali. Tali detrazioni possono azzerare l’Irpef da pagare dopo la consegna del modello 730. I pensionati usufruiscono della detrazione fiscale in base al proprio reddito.

All’art. 13 del TUIR sono elencate le modalità per usufruire delle detrazioni fiscali per i redditi da pensione o da assegni equiparati alla pensione, che sono calcolate in riferimento al reddito complessivo del pensionato contribuente e sono rapportate al periodo di pensione nell’anno.

Calcolo detrazione redditi da pensione 2024 mensile e annuale

Una volta affrontati quali sono i cambiamenti nella detrazione per i redditi da pensione in vigore anche 2024 (che poi è la stessa normativa in vigore nel 2022 e 2023), occorre approfondire come si calcola la detrazione per redditi di pensione.

Redditi pensione fino a 8.500 euro

Nel caso di reddito complessivo non superiore a 8.500 euro, la misura della detrazione è 1.955 euro e comunque in ogni caso non inferiore a 713 euro.

Vale la pena ricordare che lo stesso art. 13, comma 3, del TUIR stabilisce che la detrazione è "rapportata al periodo di pensione nell’anno". 

Ossia, per coloro che sono in pensione tutto l'anno solare, quindi dal 1 gennaio al 31 dicembre, la detrazione spetta per 365 giorni. Quindi di conseguenza, l'importo della detrazione per redditi da pensione mensile va calcolato sul reddito annuale ma diviso per 365 giorni.

Ad esempio, un pensionato nella rata di pensione di gennaio, che è di 31 giorni, nel caso abbia un reddito minimo di 8.000 euro troverà una detrazione pari a 1.955 euro diviso 365 per 31 giorni di gennaio = 166,04 euro.

Lo stesso calcolo si fa per i 28 giorni di febbraio e per i 30 giorni dei mesi di 30 giorni di calendario.

Vediamo a quanto ammonta la detrazione nella rata di pensione per un pensionato che percepisce la pensione tutto l'anno e la sua pensione non supera gli 8.500 euro annui.

Mese Importo detrazione per redditi da pensione mensile
Gennaio 166,04 euro (1955/365*31)
Febbraio 149,97 euro (1955/365*28)
Marzo 166,04 euro (1955/365*31)
Aprile 160,68 euro (1955/365*30)
Maggio 166,04 euro (1955/365*31)
Giugno 160,68 euro (1955/365*30)
Luglio 166,04 euro (1955/365*31)
Agosto 166,04 euro (1955/365*31)
Settembre 160,68 euro (1955/365*30)
Ottobre 166,04 euro (1955/365*31)
Novembre 160,68 euro (1955/365*30)
Dicembre 166,04 euro (1955/365*31)

Se un pensionato è andato in pensione il 1 dicembre, avrà diritto a 31 giorni di detrazioni, ma in quel caso scatta il diritto alla detrazione minima di 713 euro.

Redditi pensione da 8.500 a 28.000 euro

Formula calcolo detrazione per reddito da pensione da 8.500 euro fino a 28 mila euro dal 2022. Per coloro che hanno un reddito complessivo superiore a 8.500 euro e fino a 28 mila euro, la detrazione è di 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.500 euro ma non a 28.000 euro.

La formula è la seguente:

700 + 1.255 x [(28.000-reddito complessivo)/19.500)]

Anche in questo caso, il calcolo della detrazione mensile si fa dividendo per 365.

L’importo della detrazione va aumentato di 50 euro per i redditi complessivi da 25.001 a 28.000 euro.

Vediamo a quanto ammonta la detrazione nella rata di pensione per i pensionati che percepiscono un reddito da pensione da 8.500 a 28.000 euro:

Reddito da pensione Detrazione annuale Detrazione mensile rata di pensione mesi di 31 giorni (gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre) Detrazione mensile rata di pensione mesi di 3o giorni (aprile, giugno, settembre, novembre)
8.500,00 € 1.955,00 € 166,04 € 160,68 €
9.000,00 € 1.922,82 € 163,31 € 158,04 €
9.500,00 € 1.890,64 € 160,57 € 155,40 €
10.000,00 € 1.858,46 € 157,84 € 152,75 €
11.000,00 € 1.794,10 € 152,38 € 147,46 €
12.000,00 € 1.729,74 € 146,91 € 142,17 €
13.000,00 € 1.665,38 € 141,44 € 136,88 €
14.000,00 € 1.601,03 € 135,98 € 131,59 €
15.000,00 € 1.536,67 € 130,51 € 126,30 €
16.000,00 € 1.472,31 € 125,05 € 121,01 €
17.000,00 € 1.407,95 € 119,58 € 115,72 €
18.000,00 € 1.343,59 € 114,11 € 110,43 €
19.000,00 € 1.279,23 € 108,65 € 105,14 €
20.000,00 € 1.214,87 € 103,18 € 99,85 €
21.000,00 € 1.150,51 € 97,71 € 94,56 €
22.000,00 € 1.086,15 € 92,25 € 89,27 €
23.000,00 € 1.021,79 € 86,78 € 83,98 €
24.000,00 € 957,44 € 81,32 € 78,69 €
25.000,00 € 943,08 € 80,10 € 77,51 €
26.000,00 € 878,72 € 74,63 € 72,22 €
27.000,00 € 814,36 € 69,16 € 66,93 €
28.000,00 € 750,00 € 63,70 € 61,64 €

A dicembre avviene di norma il conguaglio della detrazione per redditi da pensione.

Redditi pensione da 28.000 a 50.000 euro

Formula calcolo detrazione per reddito da pensione da 28.000 euro a 50.000 euro dal 2022, nel 2023 e nel 2024. Per coloro che hanno un reddito complessivo compreso tra 28.000 euro e 50.000 euro, la detrazione è pari a 700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro ma non a 50.000 euro; la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro.

La formula è la seguente:

700 x [(50.000-reddito complessivo)/22.000]

Oltre i 50.000 euro, non spetta alcuna detrazione per reddito da pensione.

Anche in questo caso, il calcolo della detrazione mensile si fa dividendo per 365.

L’importo della detrazione va aumentato di 50 euro per i redditi complessivi da 28.001 a 29.000 euro.

Reddito da pensione Detrazione annuale Detrazione mensile rata di pensione mesi di 31 giorni (gennaio, marzo, maggio, luglio, agosto, ottobre) Detrazione mensile rata di pensione mesi di 3o giorni (aprile, giugno, settembre, novembre)
28.500,00 € 734,09 € 62,35 € 60,34 €
29.000,00 € 718,18 € 61,00 € 59,03 €
30.000,00 € 636,36 € 54,05 € 52,30 €
31.000,00 € 604,55 € 51,34 € 49,69 €
32.000,00 € 572,73 € 48,64 € 47,07 €
33.000,00 € 540,91 € 45,94 € 44,46 €
34.000,00 € 509,09 € 43,24 € 41,84 €
35.000,00 € 477,27 € 40,54 € 39,23 €
36.000,00 € 445,45 € 37,83 € 36,61 €
37.000,00 € 413,64 € 35,13 € 34,00 €
38.000,00 € 381,82 € 32,43 € 31,38 €
39.000,00 € 350,00 € 29,73 € 28,77 €
40.000,00 € 318,18 € 27,02 € 26,15 €
41.000,00 € 286,36 € 24,32 € 23,54 €
42.000,00 € 254,55 € 21,62 € 20,92 €
43.000,00 € 222,73 € 18,92 € 18,31 €
44.000,00 € 190,91 € 16,21 € 15,69 €
45.000,00 € 159,09 € 13,51 € 13,08 €
46.000,00 € 127,27 € 10,81 € 10,46 €
47.000,00 € 95,45 € 8,11 € 7,85 €
48.000,00 € 63,64 € 5,40 € 5,23 €
49.000,00 € 31,82 € 2,70 € 2,62 €
50.000,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00 €

A dicembre avviene di norma il conguaglio della detrazione per redditi da pensione.

Esempio di calcolo detrazione pensione 2021 e 2024

Ponendo ad esempio un pensionato con reddito da pensione (e complessivo) di 20.000 euro sia nell'anno 2021 che nell'anno 2024.

Nell'anno 2024 ha diritto alla detrazione fiscale, applicando la formula 700 + 1.255 x [(28.000-reddito complessivo)/19.500)], pari a 1.214,87 euro.

Lo stesso pensionato nell'anno 2021 ha avuto diritto alla detrazione fiscale applicando la norma "c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro". Quindi 1.134,87 euro.

Redditi da pensione esenti

Va precisato che la detrazione per redditi da pensione riguarda le pensioni erogate dall’Inps. Non sono tassabili e quindi esenti da Irpef (e di conseguenza non sono tra i redditi detraibili, perché esclusi proprio dal reddito complessivo) tutti i trattamenti assistenziali e di natura risarcitoria come:

  • le pensioni sociali, gli assegni sociali, le pensioni di guerra, le prestazioni erogate agli invalidi civili, le pensioni privilegiate ordinarie tabellari concesse a seguito di menomazione riportate durante il servizio militare di leva.

La misura delle detrazioni è rapporta al reddito complessivo dell’anno in maniera inversamente proporzionale, pertanto maggiore sarà il reddito del pensionato, minore sarà l’importo delle detrazioni per redditi da pensione spettanti.

L’ente pensionistico, ossia l’Inps anche ex Inpdap, provvederà ad applicare le detrazioni mensilmente nel calcolo della pensione.

Vediamo ora nel dettaglio la misura delle detrazioni per pensionati Inps ed ex Inpdap per l’anno 2018 in base agli scaglioni di reddito previsti.

Si premette che la detrazione d’imposta per redditi da pensione non è cumulabile con la detrazione per redditi di lavoro dipendente o assimilato, di cui al comma 1 dell’art. 13 del TUIR. 

Normativa detrazione per pensionati dal 2017 al 2021

L'articolo 1, comma 120 della Legge n. 232 del 2016, meglio conosciuta come Legge di Bilancio 2017 (ex Legge di Stabilità), intervenne razionalizzando la detrazione per redditi da pensione. L'intervento fu fatto per portare la soglia di esenzione Irpef a 8.000 euro per tutti i pensionati. Fu infatti eliminato il comma del TUIR che differenziava la detrazione in base all'età del pensionato (se over 75 anni o meno).

L'art. 13 comma 3 del TUIR che disciplina la detrazione per redditi da pensione per gli anni 2017-2021 è stato il seguente:

3. Se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione di cui all'articolo 49, comma 2, lettera a), spetta una detrazione dall'imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 del presente articolo, rapportata al periodo di pensione nell'anno, pari a 
a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro;
b) 1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro. 

La norma stabiliva che l’ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713,00 €. La detrazione minima di € 713,00, è da intendersi di garanzia nel caso in cui la detrazione annua rapporta al periodo di pensione infrannuale determina un importo minore di 713,00 €. Questo vale per coloro che hanno un reddito da pensione imponibile fiscale inferiore a 8 mila euro.

Per coloro che hanno una pensione superiore a 8.000 euro, scatta la necessità di calcolare la detrazione in base a delle formule.

Formula calcolo detrazione per reddito da pensione fino a 15 mila euro per gli anni 2017-2021. In particolare per coloro che hanno un reddito da pensione tra 8 mila e 15 mila euro, la detrazione è aumentata del prodotto tra 583 € e l’importo corrispondente al rapporto tra 15.000 €, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 €, se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a 7.750 € ma non a 15.000 €.

Calcolo del coefficiente (C): C = (15.000 – reddito) / 7.000

Calcolo dell’aumento della detrazione (A): A = 583 * C Calcolo della detrazione: 1.297,00 + A

Formula calcolo detrazione per reddito da pensione fino a 55 mila euro per gli anni 2017-2021. Per coloro che hanno un reddito da pensione tra 15 mila e 55 mila euro, la detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 55.000 €, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 40.000 €.

Calcolo del coefficiente (C): C: (55.000 – reddito) / 40.000

Calcolo della detrazione: 1.297,00 * C

Normativa detrazioni per pensionati fino all'anno 2016

Come abbiamo detto, con la Legge di Bilancio 2017, per gli anni 2017-2021 sono state equiparate le detrazioni per reddito da pensione, fino ad una fascia di esenzione di 8 mila euro per qualsiasi pensionato.

Ma già con la Legge di Stabilità 2016 aumentarono le detrazioni fiscali per i pensionati (art. 13 TUIR) a partire dal 1 gennaio 2016: Per i soggetti sopra i 75 anni si passò dalla soglia di 7.750 euro a 8.000. euro, sostanzialmente lo stesso livello previsto per i lavoratori dipendenti.  Per i pensionati di età inferiore ai 75 anni la “no tax area” aumentò da 7.500 euro a 7.750 euro. Le detrazioni per i pensionati sono applicate dall’Inps direttamente.

La legge di Stabilità quindi intervenne sui pensionati più poveri. La stessa legge portò con sé misure che favoriscono il pensionamento dei lavoratori, come la possibilità di lavorare part-time negli ultimi 3 anni prima della pensione, con il riconoscimento di contributi figurativi che permettono di non perderci sull’importo della pensione stessa. Così come favorisce il pensionamento il prolungamento dell’opzione donna.

Per coloro che sono già in pensione, il Governo, nella Legge di Stabilità 2016, ha provveduto a colmare la differenza rispetto alla tassazione dei lavoratori dipendenti in materia di “no tax area”, ossia quella soglia di reddito entro la quale non si pagano le imposte, ossia l’Irpef. Ecco le nuove detrazioni che modificano la tassazione sulle pensioni 2016.

Detrazione per i pensionati di età inferiore a 75 anni fino al 2016. La modifica in aumento della detrazione Irpef dei redditi da pensione fu inserita nel comma 290 dell’art. 1 della Legge di Stabilità 2016. A seguito delle modifiche alle lett. a) e b) di cui al comma 3 dell'art. 13 del TUIR, venne stabilito che, a partire dal 1 gennaio 2016 (e non più dal 1 gennaio 2017), la detrazione Irpef del reddito da pensione fino a 75 anni che eventualmente concorre alla formazione del reddito complessivo è così aumentata:

  • € 1.783 (in luogo di € 1.725 fino al 2015), se il reddito complessivo non supera € 7.750 (in luogo di € 7.500 fino al 2015);
  • € 1.255, aumentata del prodotto fra € 528 (in luogo di € 470 fino al 2015) e l’importo corrispondente al rapporto tra € 15.000, diminuito del reddito complessivo, e € 7.250 (in luogo di € 7.500) se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a € 7.750 (in luogo di € 7.500) ma non a € 15.000. Il calcolo da farsi è 1.255 euro + 528 euro moltiplicato (15.000 – reddito) / 7.250;
  • € 1.255, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro. Il calcolo in questo caso è 1255 euro moltiplicato ((55.000 – reddito) / 40.000);
  • 0 euro, se il reddito complessivo è superiore a 55.000 euro.

L’ammontare minimo della detrazione per pensioni inferiori a 7.750,00 rimase invariato, per un importo pari a 690,00.

Detrazione per i pensionati di età non inferiore a 75 anni fino al 2016. Inoltre, a seguito delle modifiche apportate alle lett. a) e b) di cui al comma 4 dell’art. 13 del TUIR, fu previsto l’aumento delle detrazioni relative ai redditi da pensione per soggetti di età non inferiore a 75 anni, che spettano nella seguente misura:

  • € 1.880 (in luogo di € 1.783), se il reddito complessivo non supera € 8.000 (in luogo di € 7.750);
  • € 1.297, aumentata del prodotto fra € 583 (in luogo di € 486) e l’importo corrispondente al rapporto tra € 15.000, diminuito del reddito complessivo, e € 7.000 (in luogo di € 7.250) se l’ammontare del reddito complessivo è superiore a € 8.000 (in luogo di € 7.750) ma non a € 15.000. In questo caso il calcolo sarà 1.297 + 583 euro moltiplicato (15.000 – reddito) / 7.000;
  • 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro. In questo caso il calcolo da farsi è 1.297 euro moltiplicato ((55.000 – reddito) / 40.000);
  • 0 euro, se il reddito complessivo è superiore a 55.000 euro.

Calcolo detrazione Irpef redditi da pensione dal 2017 al 2021

Quindi riepilogando, per i pensionati di età inferiore a 75 anni, secondo la normativa in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2016 che possiamo leggere sopra, se il reddito complessivo del pensionato non è superiore a € 7.500, la detrazione rapportata al periodo di pensione nell’anno oggetto del calcolo d’imposta, poteva raggiungere la cifra di € 1.783 (nel caso di 12 mesi di pensione) ed in ogni caso non poteva essere inferiore a € 690. La soglia è passata quindi dal 2016 da € 7.500 a € 7.750.

Se il reddito complessivo del pensionato, invece, è una cifra tra € 7.750 dal 2016 (€ 7.500 fino al 2015) ed € 15.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, è inferiore. E lo è ancora di più per i redditi superiori a € 15.000.

Per i pensionati di età superiore a 75 anni, secondo la normativa in vigore dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2016, se il reddito del pensionato non è superiore a € 8.000, la detrazione rapportata al periodo di pensione nell’anno oggetto del calcolo dell’imposta Irpef, poteva raggiungere la cifra di € 1.880 euro (nel caso di 12 mesi di pensione) ed in ogni caso non può essere inferiore a € 713. La soglia nel 2015 era di € 7.750.

Anche in questo caso, se il reddito complessivo del pensionato, invece, è una cifra tra € 8.000 euro dal 2016 ed € 15.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, è inferiore, così come per i redditi che superano i € 15.000.

Detrazione per redditi da pensione fino al 2015

Prima delle modifiche della Legge di Stabilità 2016, in vigore dal 2016 poi sostituita a sua volta dalle modifiche della Legge di Bilancio 2017, la detrazione fiscali per redditi da pensionati era, come abbiamo visto, in misura inferiore. Quindi nel presentare la dichiarazione dei redditi, ossia il modello 730 o Unico PF, i pensionati dovranno considerare le detrazioni in vigore nel 2015. C’è comunque da tener conto che l’Inps nell’erogare la pensione applica la detrazione. Vediamo ora come si calcolano le detrazioni per pensionati in vigore nel 2015.

Detrazioni per pensionati fino al 2015 di età inferiore a 75 anni. Se il reddito complessivo del pensionato fino all’anno 2015 non è superiore a € 7.500, la detrazione rapportata al periodo di pensione nell’anno oggetto del calcolo d’imposta, può raggiungere la cifra di € 1.725 (nel caso di 12 mesi di pensione) ed in ogni caso non può essere inferiore a € 690.

Se il reddito complessivo del pensionato, invece, è una cifra tra € 7.500 ed € 15.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, è di € 1.255, aumentata di una ulteriore cifra che va da zero fino ad un massimo di € 470. Tale cifra ulteriore, nello specifico, si calcola moltiplicando € 470 per il rapporto tra la cifra ottenuta con la sottrazione € 15.000 meno il proprio reddito complessivo, e la cifra di € 7.500 (es. se il reddito è € 12.000, avremo la detrazione di € 1.255, aumentata della cifra di € 188,00 risultato della moltiplicazione di € 470 per 0,4 che è il risultato del rapporto €15.000-€12.000 / € 7.500. Detrazione totale € 1.443).

Se il reddito complessivo del pensionato è superiore a € 15.000 ma non è € 55.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, di € 1.255 è proporzionalmente ridotta in base al rapporto tra la cifra ottenuta con la sottrazione tra € 55.000 e il proprio reddito complessivo, e la cifra di € 40.000 (es. se il reddito è € 30.000, avremo la detrazione di € 784,87 ottenuta moltiplicando € 1.255 per 0,625 risultato del rapporto  € 55.000-€30.000 / € 40.000. Detrazione totale € 784,87).

Detrazione per pensionati fino al 2015 di età superiore a 75 anni. Sempre fino all’anno 2015, in caso di un pensionato di età superiore a 75 la detrazione per pensionati si calcola secondo la normativa in vigore fino al 31 dicembre 2015. Se il reddito complessivo del pensionato non è superiore a € 7.750, la detrazione rapportata al periodo di pensione nell’anno oggetto del calcolo d’imposta, può raggiungere la cifra di € 1.783 (nel caso di 12 mesi di pensione) ed in ogni caso non può essere inferiore a € 713.

Se il reddito complessivo del pensionato, invece, è una cifra tra € 7.750 ed € 15.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, è di € 1.297, aumentata di una ulteriore cifra che va da zero fino ad un massimo di € 486. Tale cifra ulteriore, nello specifico, si calcola moltiplicando € 486 per il rapporto tra la cifra ottenuta con la sottrazione € 15.000 meno il proprio reddito complessivo, e la cifra di € 7.750 (es. se il reddito è € 12.000, avremo la detrazione di € 1.297, aumentata della cifra di € 188,13 risultato della moltiplicazione di € 486 per 0,3871 che è il risultato del rapporto €15.000-€12.000 / € 7.750. Detrazione totale € 1.485,13)

Se il reddito complessivo del pensionato è superiore a € 15.000 ma non è € 55.000, la misura della detrazione, sempre rapportata al periodo di pensione nell’anno, di € 1.297 è proporzionalmente ridotta in base al rapporto tra la cifra ottenuta con la sottrazione tra € 55.000 e il proprio reddito complessivo, e la cifra di € 40.000 (es. se il reddito è € 30.000, avremo la detrazione di € 810,62 ottenuta moltiplicando € 1.297 per 0,625 risultato del rapporto  € 55.000-€30.000 / € 40.000. Detrazione totale € 810,62).

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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