Certificazione Unica 2015, il nuovo modello CUD. Ecco le novità

Il nuovo CUD 2015 si chiama Certificazione Unica modello CU, ed è una certificazione unica dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ne ha pubblicato solo la bozza, ma le novità sono importanti perché nella certificazione finiscono anche i redditi da lavoro autonomo. E tutti i redditi, il modello CUD stesso, andranno presentati all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo. La scadenza per consegna ai lavoratori del nuovo modello CU passa dal 28 febbraio al 7 marzo. Nel modello tante novità, dai dati dei familiari dei lavoratori, ai dati relativi alle detrazioni fiscali e gli oneri deducibili.
C’è fermento da parte del Governo in materia di dichiarazioni fiscali. E’ previsto il lancio del nuovo 730 precompilato, ricevuto dai contribuenti e corretto dagli stessi se incompleto. Ed è previsto questo nuovo modello CUD che si chiamerà CU e quindi certificazione unica dei redditi perché includerà al suo interno anche i dati delle certificazioni dei compensi, e delle ritenute d’acconto operate, dei lavoratori autonomi e dei professionisti.
La certificazione di cui all’art. 4, comma 6-ter e 6-quater del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 332, ossia l’adempimento a cui sono tenuti tutti i sostituti d’imposta (quindi i datori di lavoro) relativa all’anno 2014 prenderà quindi il nome di Certificazione Unica 2015 (o modello CU 2015) e sostituisce, o forse è meglio dire completa, il modello CUD 2015. In questo nuovo modello alcuni dei dati normalmente inseriti dal datore di lavoro nel modello 770 saranno anticipati. E trasmessi quindi all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo (e non più entro la scadenza del modello 770, che è generalmente il 31 luglio, salvo proroghe). Novità che interessano non solo il datore di lavoro ma anche i professionisti ai quali si rivolge per le elaborazioni delle paghe e gli adempimenti fiscali.
Le novità del modello CU 2015. Il nuovo CUD 2015 contiene le seguenti novità per i datori di lavoro:
- Inserimento nella certificazione unica dei redditi (CU) delle ritenute operate nei confronti dei lavoratori autonomi e dei professionisti;
- Obbligo di consegna al lavoratore del modello CU 2015 entro il 7 marzo 2015;
- Obbligo di invio all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo 2015;
- Nuova sezione del modello con i dati relativi ai familiari del lavoratore.
Nel CUD anche le certificazioni dei compensi per lavoratori autonomi e professionisti. Si tratta di una novità importante quella dell’inserimento delle ritenute d’acconto del 20% operate nei confronti dei lavoratori autonomi e dei professionisti che fatturano con partita Iva nei confronti del datore di lavoro. Si tratta delle ritenute operate i sensi degli articoli 2222 e seguenti del codice civile.
Nel modello bozza della Certificazione Unica 2015 è stato inserito un nuovo quadro relativo alla certificazione lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. In questo quadro verranno inserite esattamente le informazioni che generalmente vengono dichiarate nel modello 770, quadro SA autonomi. Gli stessi compensi, con relative ritenute d’acconto operate e versate dal committente, sono poi dichiarati dai lavoratori autonomi e dai professionisti nel proprio modello Unico PF. Sono da indicare nella Certificazione Unica 2015 anche i dati inerenti ai contributi previdenziali a carico del soggetto erogante, e la quota a carico del lavoratore autonomo.
Obbligo di consegna al lavoratore entro il 7 marzo. Si differisce la scadenza per la consegna al lavoratore del modello CUD 2015, ora divenuto Certificazione Unica CU 2015. Non più entro il 28 febbraio, ma entro il 7 marzo. Il lavoratore poi utilizzerà i dati inseriti nel modello per predisporre la propria dichiarazione dei redditi, modello 730 o modello Unico PF.
Obbligo di invio del modello CU all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo 2015. La scadenza per la consegna del modello ai lavoratori coincide con un’ulteriore, molto più importante e stringente, scadenza: la Certificazione Unica va inviata all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 marzo. Per il sostituto d’imposta c’è quindi questo nuovo adempimento. I dati comunicati consentiranno all’Agenzia delle Entrate di predisporre nei confronti dei contribuenti l’invio del nuovo modello 730 precompilato. E a tal fine al Fisco servono i dati reddituali.
La sanzione per ritardato invio: 100 euro. E’ prevista anche una sanzione per i sostituti d’imposta che non inviano all’Agenzia delle Entrate, le certificazioni uniche CU, ex CUD 2015, entro il 7 marzo. La sanzione è fissa ed è pari a 100 euro. E dovrebbe esserci una mini proroga per gli invii effettuati entro i 5 giorni successivi alla scadenza del 7 marzo.
I dati relativi al coniuge e ai familiari a carico. A pagina 1 della bozza del nuovo modello CUD 2015 o per meglio dire Certificazione Unica 2015, sono stati inseriti i dati relativi ai familiari del lavoratore. Quindi quest’ultimo riceverà un modello all’interno del quale ci sono tutti i codici fiscali di eventuali coniugi (moglie o marito), primo figlio e gli altri figli, con relativo numero di mesi a carico fiscalmente, nonché le caselle relative ai figli minori di 3 anni. E ci saranno anche le caselle relative alla percentuale di detrazione spettante ed il caso della detrazione al 100% per affidamento dei figli. Questi ultimi due casi riguardano la detrazione per figli a carico in caso di separazione.
Per il datore di lavoro, e per i professionisti a cui esso si affida per l’elaborazione delle paghe, la novità dell’inserimento dei dati dei familiari nel CUD, affinché l’Agenzia delle Entrate possa avere il dettaglio analitico delle detrazioni applicate dal datore di lavoro in favore di quel lavoratore, comporta un anticipo della comunicazione di questi rispetto a quanto era finora previsto. Questi dati infatti fanno parte di un apposito quadro del modello 770.
Gli altri dati indicati nella nuova Certificazione Unica (CU) 2015. Oltre alle somme erogate per incremento della produttività, per redditi esteri percepiti, per i lavori socialmente utili, che erano già presenti nel vecchio modello CUD, ma che sono state rese più complete sempre in prospettiva dell’invio dei nuovi 730 precompilato, il modello CU 2015 si arricchisce:
- Dell’indicazione se quello con il lavoratore è un rapporto a tempo determinato o indeterminato;
- Dell’indicazione dei redditi di pensione;
- dei dati relativi agli oneri detraibili dal reddito (ossia le detrazioni fiscali) con codice onere e importo;
- dei dati relativi agli assegni periodici corrisposti al coniuge;
- dei dati relativi agli acconti 2014 al coniuge;
- dei dati relativi al credito Irpef (bonus di 80 euro), con l’indicazione del credito spettante, del credito capiente nell’imposta, del credito rimborsato, del credito non riconosciuto e di quello recuperato dai cedolini del lavoratore;
- dei dati dei contributi previdenza complementare per familiari a carico, dedotti o non dedotti;
- dei dati relativi agli oneri deducibili dal reddito, aggiungendo i contributi versati a enti e casse aventi esclusivamente fini assistenziali dedotti e non dedotti;
- dei dati relativi ai redditi assoggettati a titolo di imposta per lavoratori socialmente utili.
Tutti questi dati indicati nella Certificazione Unica 2015, o CU 2015, sono relativi sempre all’anno d’imposta 2014. E saranno una prima elaborazione fornita all’Agenzia delle Entrate con i cui dati il Fisco invierà ai contribuenti il modello 730 precompilato 2015.