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Jobs Act: pronto il lancio di una Agenzia Nazionale per l’occupazione

Con il Jobs Act nasce l’Agenzia nazionale per l’occupazione, che si occuperà delle politiche attive e passive nel mondo del lavoro. I servizi ispettivi degli enti Inps, Inail e del Ministero del lavoro confluiranno tutti in un’unica struttura, che sostituirà anche i centri per l’Impiego e, in sinergia con le parti sociali e l’Inps, si occuperà anche l’indennità di disoccupazione Aspi nonché l’inserimento o il reinserimento dei lavoratori disoccupati.
A cura di Antonio Barbato
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ispettori del lavoro

All’interno del testo del Jobs Act c’è un obiettivo ben preciso del Governo. Il lancio di una Agenzia Nazionale per l’occupazione. Si tratterà di un’agenzia nella quale confluiranno tutte le politiche attive e passive nel mondo del lavoro. Avrà il compito di coordinarsi con parti sociali e l’Inps per la gestione degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione su tutte) nonché dell’inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori disoccupati. In essa saranno unificati, inoltre, tutti i servizi ispettivi del Ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Gli ispettori del lavoro saranno quindi tutti appartenenti a questa Agenzia Nazionale per l’occupazione.

Obiettivo ambizioso quello di includere in una sola agenzia sia le funzioni dei centri per l’impiego che le funzioni della attività ispettive, soprattutto considerando che, come vedremo, l’obiettivo è da raggiungere senza aggravio di spesa, e quindi senza procedere ad ulteriori assunzioni per rafforzare l’organico sia per le politiche attive che passive.

In merito alle politiche attive, obiettivo ancor più ambizioso è garantire una vera agenzia che favorisca l’occupazione. In tanti anni di Governo italiano tale obiettivo non è stato raggiunto, soprattutto se si pensa alla capacità di occupare i lavoratori dei Centri per l’Impiego.

Nel Jobs Act del Governo però c’è questo obiettivo: l’accentramento di alcuni poteri in una unica Agenzia. Come detto, dal potere di inserire i lavoratori nel mondo del lavoro al potere, soprattutto, di effettuare le ispezioni presso le aziende in materia di contratti di lavoro e in materia previdenziale. E allora vediamo nel dettaglio cosa prevede la norma in tal senso.

Il Governo, si legge nel Jobs Act, si è posto i seguenti obiettivi: garantire la fruizione dei servizi essenziali in materia di politica attiva del lavoro su tutto il territorio nazionale; e assicurare l'esercizio unitario delle relative funzioni amministrative. Per tali finalità saranno emanati appositi decreti che punteranno appunto al “riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive”.

Gli obiettivi di Governo saranno raggiunti con due importanti razionalizzazioni:

  • la prima riguarda gli incentivi all'assunzione esistenti, da collegare alle caratteristiche osservabili per le quali l'analisi statistica evidenzi una minore probabilità di trovare occupazione, e a criteri di valutazione e di verifica dell'efficacia e dell'impatto;
  • la seconda riguarda la razionalizzazione degli incentivi per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialità, anche nella forma dell'acquisizione delle imprese in crisi da parte dei dipendenti, con la previsione di una cornice giuridica nazionale volta a costituire il punto di riferimento anche per gli interventi posti in essere da regioni e province autonome.

Una volta ottenuto un riordino e l’ottimizzazione degli incentivi, il Governo ha posto come obiettivo nel Jobs Act l’istituzione, anche ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, di un'Agenzia nazionale per l'occupazione, di seguito denominata «Agenzia», partecipata da Stato, regioni e province autonome, vigilata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Con questa nuova Agenzia nazionale per l’occupazione, il Governo intende razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, attraverso anche misure di coordinamento.

Servizi ispettivi Inps, Inail e Ministero del lavoro tutti in un’unica struttura. Ma cosa sarà accorpato in questa unica Agenzia nazionale per l’occupazione? In sostanza viene stabilita l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione ambientale.

Al funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’occupazione si provvede con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente e mediante la razionalizzazione degli enti strumentali e degli uffici del Ministero del lavoro e delle politiche sociali allo scopo di aumentare l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa, mediante l'utilizzo delle risorse umane, strumentali e finanziarie già disponibili a legislazione vigente.

Gli obiettivi programmatici che dovrà ottenere questa nuova agenzia sono elencati nel Jobs Act. L’Agenzia Nazionale per l’occupazione opererà in raccordo con l’Inps.

Una simile agenzia è prevista in Germania, ed è proprio al modello tedesco che l’Italia fa riferimento. Infatti nell’Agenzia nazionale per l’occupazione ci sarà anche il coinvolgimento delle parti sociali con le quali saranno definite le linee di indirizzo generali dell'azione dell'Agenzia.

A questa agenzia sono attribuite anche competenze gestionali in materia di servizi per l'impiego, politiche attive e l’ex indennità di disoccupazione ora ASpI.

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