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Statali che vanno in pensione: il TFS sarà pagato dopo 2 anni

Il dipendente pubblico che va in pensione per anzianità aspetterà 24 mesi per il trattamento di fine rapporto. 6 mesi per la vecchiaia. Queste le novità introdotte dalla Manovra economica bis per il pubblico impiego. Vediamo i dettagli.
A cura di Antonio Barbato
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dipendenti pubblico impiego

La Manovra economica bis, voluta dal Governo il 13 agosto per dare una ulteriore sterzata contro la crisi, richiede ancora sacrifici al popolo italiano. E ai dipendenti statali. Infatti, sono molti gli interventi per la riduzione della spesa pubblica e uno dei settori a cui sono indirizzati gli interventi più incisivi è quello del pubblico impiego. I sindacati di categoria parlano di “odio di classe” e infatti non sono mancate le reazioni dopo gli interventi sugli statali voluti dalla Manovra.

Oltre al rischio del pagamento della tredicesima mensilità a rate, uno degli interventi più discussi della Manovra è quello previsto dal comma 22 dell’art. 1 del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011: la nuova normativa sul pagamento del TFS. Ebbene sì, la liquidazione del trattamento di fine servizio è stata congelata per 6 o 24 mesi, secondo il tipo di pensionamento.

Il trattamento di fine servizio congelato per 6 o 24 mesi

I dipendenti del pubblico impiego che matureranno i requisiti per il pensionamento a partire dal 1 gennaio 2012 potranno percepire il pagamento della liquidazione, il trattamento di fine servizio (chiamato anche buonuscita o indennità di premio di fine servizio) secondo le seguenti nuove modalità:

  • dopo 24 mesi dalla data di cessazione del servizio, se vanno in pensione per dimissioni o decadenza (all’ottenimento dei requisiti per la pensione di anzianità);
  • dopo 6 mesi dalla data di cessazione del servizio, se vanno in pensione per il raggiungimento dei  limiti di età o di servizio (la pensione di vecchiaia).

Quindi a partire dal 1 gennaio 2012, per i dipendenti statali che vanno in pensione per anzianità di servizio l’attesa per ottenere il pagamento del TFS passerà da 6 mesi, come previsto dalla precedente normativa, a 24 mesi, come introdotto dall’art. 1 comma 22 della Manovra economica, il Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011.

Per i dipendenti del pubblico impiego che vanno in pensione per vecchiaia, cioè per il raggiungimento dei limiti di età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza o per collocamento a risposto d’ufficio a causa del raggiungimento dell’anzianità massima di sevizio, viene introdotta una attesa di 6 mesi per ottenere il pagamento della liquidazione. La precedente normativa non fissava alcune termine di dilazione.

I dipendenti statali che andranno in pensione di anzianità nel 2012 si stima siano circa 19 mila, mentre i dipendenti del pubblico impiego che andranno in pensionamento di vecchia sono circa 16.000 ma possono essere fino a 35.000, tenendo conto del fatto che una parte dei lavoratori pubblici restano al lavoro, cioè hanno la propensione ad accedere al pensionamento successivamente alla maturazione dei requisiti.

Con questi ritardi nell’erogazione il Governo conta di recuperare in termini di indebitamento netto e saldo netto da finanziarie per una cifra superiore ai 300 milioni di euro nel 2012, 1 miliardo di euro nel 2013, 700 milioni nel 2014 e 300 milioni nel 2015.

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