Come fare un curriculum vitae da dirigente
Scrivere i curricula non è mai facile. Non lo è per i giovani, fortemente alfabetizzati circa i linguaggi informatici, non lo è per chi invece debba presentarsi con qualche anno in più. Se poi l’interrogativo di compilare un curriculum vitae si pone ad un dirigente, allora tutto si complica ulteriormente, poiché il documento non solo dovrà riportare le classiche voci di fronte a cui si trovano anche i più giovani, ma deve anche descrivere un percorso lavorativo solitamente complesso.
Non ci si scoraggi. Se l’intenzione, infatti, è cambiare lavoro, lasciando la propria dirigenza, si deve evidentemente essere attrezzati di una buona dose di coraggio ed intraprendenza. La redazione di un curriculum vitae, quindi, non farà paura.
Il candidato dovrà dimostrare nel proprio cv ottime capacità di sintesi, sviluppando il documento in una-due pagine. Non riferisca dunque nulla di più del necessario: riporti solo ed unicamente quanto può interessare al datore di lavoro in funzione alla posizione per cui ci si propone.
Non dimentichi ovviamente il necessario: dati anagrafici, posizione ricercata, sintesi delle competenze acquisite, esperienze professionali, istruzione e corsi di specializzazione, lingue, conoscenze informatiche, liberatoria per la legge sulla privacy.
Vi è poi il facoltativo: hobby, interessi, sport, disponibilità a trasferte o trasferimenti, patente. Ed infine quanto può effettivamente qualificarvi in quanto dirigenti: retribuzione o remunerazione, pubblicazioni, referenze, portfolio, numero delle persone che avete dovuto coordinare per un dato impiego.
E per il resto, buona fortuna!
Danilo M.
