Garanzia giovani, il Ministero: no agli stage nelle aziende di famiglia
Niente stage nelle aziende di famiglia il cui titolare è un parente. Il Ministero del Lavoro in una nota prot. n. 7435 del 2015 ha comunicato che nell’ambito del programma Garanzia Giovani non è possibile instaurare un tirocinio quando il giovane tirocinante di età da 15 a 29 anni, iscritto al programma, ha un vincolo di parentela con il titolare dell’impresa ospitante. L’interpretazione interviene a vietare la possibilità di ospitare un giovane parente nell’azienda facendo ottenere allo stesso l’indennità mensile fino a 500 euro per 6 mesi prevista dal Programma nazionale Garanzia Giovani.
Il Ministero in realtà chiarisce nella nota che non c’è una norma che vieta i tirocini nelle aziende di famiglia ma che l’orientamento ministeriale è comunque quello di escludere tale possibilità. Nella nota si legge testualmente: “Con riferimento alla possibilità di instaurare tirocini in presenza di vincoli parentali tra tirocinanti e titolari delle imprese ospitanti, sebbene non risulti una norma che lo vieti espressamente, l’orientamento di questo ufficio è quello di escludere in queste ipotesi l’attivazione dei tirocini, al fine di limitare ed evitare abusi nell’attuazione della Misura”.
Quindi, stando il tenore delle parole ministeriali, non è possibile per un giovane iscritto a Garanzia Giovani (under 29 anni) effettuare tirocini formativi secondo il programma nazionale all’interno di imprese ospitanti nelle quali il titolare è un parente e quindi c’è un vincolo di parentela tra tirocinante e impresa ospitante.
Ma quali sono i vantaggi di Garanzia giovani? Ecco per quali motivi il Ministero è intervenuto.
I tirocini di Garanzia Giovani. Si tratta di tirocini extracurriculari che consentono al giovane NEET (che non studia e che non lavora), di età tra 15 e 29 anni, di fare esperienza in azienda per la durata massima di 6 mesi. Per i soggetti svantaggiati ai sensi della legge n. 381 del 1991 o per i soggetti disabili la durata può essere estesa fino a 12 mesi.
Il Programma Garanzia Giovani prevede tirocini che favoriscono il percorso scuola lavoro attraverso la formazione sul campo e tirocini in mobilità geografica nazionale e transnazionale, i quali consentono esperienze formative fuori regione o stato italiano al fine di migliorare il curriculum del giovane e per consentire a quest’ultimo un contatto diretto con il mercato del lavoro e le imprese.
I tirocini di Garanzia giovani prevedono degli incentivi: al giovane tirocinante è riconosciuta un’indennità mensile di importo fino a 500 euro. Pertanto il giovane in 6 mesi incassa fino a 3.000 euro (6.000 euro nei casi in cui la durata è di 12 mesi). Il contributo sale se si tratta di un tirocinio in mobilità nazionale e internazionale.
La stessa impresa ospitante se assume il giovane avrà diritto ad un bonus occupazionale da 1.500 a 6.000 euro per le assunzioni a tempo indeterminato. E la misura dipende dalla classe di profilazione del Giovane. Per maggiori informazioni vediamo il bonus occupazione Garanzia Giovani.
E’ chiaro che con la nota il Ministero del Lavoro ha espresso il proprio parere sfavorevole riguardo la possibilità di effettuare tirocini presso aziende o imprese il cui titolare è legato ad un vincolo di parentela con il ragazzo tirocinante, proprio per evitare abusi nell’utilizzo del Programma Garanzia Giovani, vista l’indennità fino a 500 euro riconosciuta dal Programma Nazionale al giovane per 6 mesi. Quindi nessun accordo con familiari per ottenere uno stage retribuito.