Garanzia Giovani, Palmeri “Nuovi tirocini per 4.300 giovani NEET in Regione Campania”
Arriva una buona notizia per i tanti giovani della Regione Campania iscritti al programma nazionale ed europeo Garanzia Giovani. La Regione Campania, attraverso l'Assessore al lavoro Sonia Palmeri ha finanziato altri 4.300 nuovi tirocini Garanzia Giovani per i NEET della Regione Campania.
La Giunta De Luca ha infatti deliberato oggi il rafforzamento della Misura 5 del programma europeo Garanzia Giovani.
Vengono destinati ai tirocini extracurriculari circa 15 milioni di euro. E ciò consentirà alle imprese campane di iniziare un percorso lavorativo con i giovani iscritti al programma con il classico strumento del tirocinio formativo, meglio conosciuto come stage.
Per quanto riguarda i tirocini rientranti nel programma Garanzia giovani c'è l'ulteriore vantaggio del finanziamento regionale diretto al giovane, che percepisce per sei mesi un'indennità di partecipazione dalla Regione Campania di 500 euro al mese.
Nel comunicato stampa della Regione si legge che lo stanziamento dei 15 milioni di euro, che coprono l'attivazione di ulteriori 4.300 tirocini in Regione Campania, è stato effettuato al fine di soddisfare le numerose richieste di giovani e di aziende che hanno fatto di Garanzia Giovani il volano per inserirsi nel mondo del lavoro, migliorando la propria formazione con i percorsi offerti, scegliendo la strada dell’autoimprenditorialità con il sostegno all’avvio di iniziative in forma autonoma o associata, o inserendosi in azienda con l’apprendistato professionalizzante o con l’Incentivo Occupazione Giovani (sgravio contributivo totale, per la quota dei contributi Inps a carico del datore di lavoro, fino a 8.060 annui per ogni giovane assunto).
Giovani che hanno avuto la possibilità di misurarsi in contesti organizzativi e che sono stati poi assunti nella nostra Regione. “Il nostro intento – dichiara l’Assessore al Lavoro Sonia Palmeri – è quello di favorire sempre più un processo virtuoso che coinvolga giovani ed aziende, con l’obiettivo comune di una vera crescita economica e sociale”.
Il comunicato della Regione Campania annuncia anche i dati sul bonus occupazionale di Garanzia giovani, che è l'altra misura (quella 3) relativa al Programma nazionale, tra le più richieste in questi mesi dalle aziende, che riguarda invece l'accompagnamento al lavoro del giovane attraverso un assunzione con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o con apprendistato professionalizzante: Da luglio 2015 – si legge nel comunicato – con la riprogrammazione del piano di Garanzia Giovani le misure hanno raggiunto livelli di efficienza elevati, con l’obiettivo di migliorare l’occupabilità dei giovani, ma anche di accompagnarli verso la potenziale occupazione. L’introduzione del bonus occupazionale per le aziende che assumono giovani che non studiano e non lavorano, che andava a sanare una incomprensibile omissione della nostra regione, ha fatto registrare, insieme al superbonus, 6.767 assunzioni a tempo indeterminato.
Si tratta di numeri importanti che nel luglio scorso hanno motivato l'assessorato a stanziare ulteriori risorse (10 milioni di euro) nel Patto per il Sud, risorse che le imprese campane ancora attendono (sembra che manchi l'approvazione al CIPE) e che hanno comunque portato le aziende, nel secondo semestre del 2016, a scommettere sul programma assumendo i giovani NEET con contratto a tempo indeterminato (o con apprendistato professionalizzante) e presentando regolare domanda sul portale Inps per l'ottenimento del bonus occupazionale, pur se con domanda rifiutata per mancanza dei fondi. Proprio i fondi per i quali le imprese attendono l'approvazione del rifinanziamento.
Per tale misura c'è un cambiamento importante a partire dal 2017. Si è passati dal bonus occupazionale, che garantiva fino al 31 gennaio 2017 un credito da 1.500 a 6.000 euro alle aziende per ogni giovane assunto in base alla classe di profilazione del giovane, ad una sorta di esonero contributivo. Il Governo Nazionale attraverso l'Anpal ha infatti previsto dal 1 gennaio 2017 una modifica del sistema incentivante delle imprese che ora non sono più destinatarie di un credito pari al bonus occupazionale fino a 6.000 euro, ma possono beneficiare "solo" di una riduzione della contribuzione a carico del datore di lavoro fino a 8.060 euro.
La differenza è sostanziale, perché il credito poteva essere utilizzato non solo per azzerare i contributi previdenziali dovuti per il giovane ma anche per ridurre i pagamenti di contribuzione riguardante altri dipendenti (si pensi al tutor nel caso l'azienda assumesse un giovane iscritto al programma Garanzia Giovani con un contratto di apprendistato professionalizzante), mentre la riduzione contributiva totale prevista dal nuovo incentivo dell'Anpal consente solo l'azzeramento della contribuzione dovuta, a carico del datore di lavoro, calcolata sul solo contratto di lavoro del giovane, con la conseguenza che il vero incentivo ottenuto per il giovane è molto inferiore agli 8.060 euro promessi. Ciò ha portato molte imprese campane ad assumere i giovani negli ultimi mesi del 2016, quando era in vigore il bonus occupazionale, anche a costo di "scommettere" su un nuovo rifinanziamento regionale dello stesso.