La Regione Campania rilancia l’apprendistato con 14 milioni di euro
La Regione Campania attraverso una proposta dell'Assessore al lavoro Sonia Palmeri e l'Assessore alla formazione Chiara Marciani, ha approvato la programmazione finanziaria sull'apprendistato in Regione Campania.
Il provvedimento definisce le varie tipologie di apprendistato che saranno finanziate su tutto il territorio regionale con una dotazione complessiva di 14 milioni di euro, dall’apprendistato professionalizzante, a quello di alta formazione e ricerca, alla valorizzazione delle ‘botteghe scuola' per concludere con incentivi alle imprese, finalizzati alla trasformazione del contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato.
"È fondamentale conoscere ed entrare nel mondo del lavoro il prima possibile. Tutti gli strumenti sono utili. Dall'alternanza scuola-lavoro, all'apprendistato, a Garanzia Giovani, alle misure per i giovani professionisti, a quelle per i giovani agricoltori, alle misure per creare nuove aziende" sottolinea l'Assessore Palmeri nel proprio comunicato stampa.
"Dobbiamo puntare – continua l'Assessore Palmeri – sulle varie forme di apprendistato, comprese le Botteghe Scuola, per non dimenticare anche i settori basilari della nostra economia. Hanno creato tanta occupazione nei decenni scorsi, possono ancora contribuire a crearne. Il tutto accanto alla crescita dell'economia 4.0.
Uno dei nostri obiettivi centrali è generare continuamente opportunità di lavoro per i giovani, evitando le migrazioni involontarie fuori regione, affidando un ruolo di primo piano alle imprese, valorizzandone il ruolo formativo e sociale nello sviluppo della nostra Regione".
Interpellata da Fanpage.it, l'Assessore al lavoro Sonia Palmeri ci ha fornito risposte alle nostre domande:
Quali sono le misure sull'apprendistato professionalizzante?
"In sinergia con l'Assessore Marciani, abbiamo deciso di programmare lo stanziamento di 3,5 milioni di euro per la realizzazione di un'offerta formativa strutturata per l'apprendistato professionalizzante".
Saranno previste misure di politiche attive dedicate all'apprendistato?
"Sì, accanto al finanziamento della fase 2 di Garanzia Giovani, per la quale abbiamo avuto 226 milioni di euro, abbiamo deciso di finanziare con 3 milioni di euro la realizzazione di misure di politica attiva a favore dei giovani assunti con contratto di apprendistato e di incentivi alle imprese. Finanzieremo anche la trasformazione del contratto di apprendistato in un contratto a tempo indeterminato, con particolare attenzione ad alcuni settori come la green economy, blue economu, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale e dell'ICT".
E per l'apprendistato di I e III livello?
"A completamento dei 14 milioni complessivi che abbiamo destinato al rilancio dell'apprendistato, abbiamo destinato 4,5 milioni di euro per la realizzazione, promozione e potenziamento dell'offerta formativa e lavorativa per il sostegno e l'implementazione di contratti di apprendistato in Campania di primo livello, compreso le "Botteghe Scuola". Finanzieremo in particolare i percorsi di formazione per i giovani assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Dall'altro lato abbiamo destinato 3 milioni di euro, per le stesse finalità, che consentano il rilancio dell'apprendistato di alta formazione e ricerca in Campania".
226 milioni alla Campania per Garanzia Giovani…
"Sì, è questa l'importante dote finanziaria messa a disposizione della Regione Campania per la seconda fase di Garanzia Giovani. Nella prima fase ho sentito l'esigenza di riprogrammare le misure, che erano state decise dalla precedente gestione, introducendo in Campania il bonus occupazionale per i datori di lavoro che assumono giovani NEET dai 16 ai 29 anni. Il bonus occupazionale, poi seguito dall'incentivo occupazione giovani, ha prodotto 18 mila assunzioni, registrate dall'Inps, con il coinvolgimento di 12 mila aziende. Di queste, il 49% riguardano il contratto a tempo indeterminato. Siamo la seconda regione d'Italia dietro solo la Lombardia.
Anche selfiemployment, la misura per i giovani che vogliono creare un'azienda in Campania, ci vede primi nella nazione con 272 iniziative finanziate su 516 finanziate in Italia. Avendo superato tutti i target assegnati, la fase 2 ricomincerà con una dotazione europea di 226 milioni. E' in corso la programmazione delle misure, che annuncerò nei prossimi mesi".
Perché l'apprendistato in Campania va rilanciato
Il rilancio della formazione dell'apprendistato in Campania era atteso in questi mesi, così come la valorizzazione dell'apprendistato come principale misura utilizzata dalle imprese virtuose e che intendono puntare sui giovani occupandosi della loro formazione professionalizzante finalizzata ad un proficuo inserimento nel contesto produttivo aziendale. L'apprendistato è infatti un contratto di lavoro, comunque considerato a tempo indeterminato, con importante contenuto formativo per il giovane e che porta con sé per le aziende uno sconto contributivo strutturale fino a tre anni (o comunque per la durata dell'apprendistato), oltre che la possibilità di sotto inquadrare o comunque attribuire all'apprendista una retribuzione inferiore rispetto al livello di destinazione al termine dell'apprendistato.
Si tratta di un contratto di lavoro dal contenuto formativo che consente ad imprese e giovani di avvicinarsi, con la prospettiva di condurre il loro rapporto, al termine dell'apprendistato, verso la conferma a tempo indeterminato del giovane. Conferma che è anche agevolata per un ulteriore anno. Laddove c'è l'esigenza aziendale di formare nuove figure professionali giovani, l'apprendistato è in cima alle preferenze degli imprenditori.
Dopo le incentivazioni nazionali che hanno consentito un'esonero contributivo fino al 100% anche per l'apprendistato negli ultimi anni, è sicuramente ottimale prevedere misure di politiche attive che non solo incrementino le scelte aziendali verso il contratto di apprendistato come primo inserimento stabile dei giovani nell'azienda (accanto al tirocinio formativo), ma anche che favoriscano la conferma dei giovani al termine del periodo di apprendistato (che generalmente è di 36 mesi). In questa ottica, anche in linea con le scelte di Governo nella programmazione degli incentivi introdotti nella Legge di Bilancio 2018, viene ulteriormente rilanciato in Campania anche il ricorso alle due tipologie di apprendistato alternative all'apprendistato professionalizzante (il più diffuso), quali sono l'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale e l'apprendistato di alta formazione e ricerca.
In merito al finanziamento per realizzare un'offerta formativa strutturata, che è il cuore del contratto di apprendistato, occorre osservare che è doveroso potenziare l'aggiornamento continuo dell'offerta formativa in modo che essa, unitamente ai vari CCNL di settore, non risulti obsoleta rispetto all'avanzare incessante dei cambiamenti nei vari settori produttivi, soprattutto quelli di nuova generazione. Cambiamenti che determinano anche e soprattutto la necessità di un'offerta formativa che si adegui velocemente al cambiamento delle mansioni svolte da apprendisti e relativi tutor.