Lavoratori licenziati da piccole imprese: arrivano gli incentivi per l’assunzione
In data 11 marzo 2013, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, comunica che, in attuazione dell’impegno a suo tempo assunto in considerazione della mancata proroga, in via legislativa, dell’apposito intervento di incentivazione all’assunzione di lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo (GMO), ha varato un decreto che prevede specifici premi per l’assunzione di tali lavoratori.
In particolare, il decreto dispone l’attribuzione di un incentivo, in forma capitaria (cifra fissa mensile, riproporzionata per le assunzioni a tempo parziale), per i datori di lavoro che, nel corso del 2013, assumano a tempo indeterminato o determinato, anche part-time o a scopo di somministrazione, lavoratori licenziati, nei dodici mesi precedenti l’assunzione, per GMO connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.
Ecco quanto sarà erogato alle imprese che assumono lavoratori licenziati da piccole imprese:
- L’importo dell’incentivo è pari a 190 euro mensili per un periodo di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato;
- Il medesimo importo di 190 euro è corrisposto per un massimo di 6 mesi in caso di assunzione a tempo determinato.
L'assunzione a tempo indeterminato o con contratto a termine, o con un contratto di somministrazione, anche a tempo parziale, deve riguardare lavoratori che hanno avuto un licenziamento per giustificato motivo oggettivo nei 12 mesi precedenti e la motivazione deve essere la riduzione del personale oppure la trasformazione dell’attività o la cessazione dell’attività o del lavoro. Quindi è bene controllare la lettera di licenziamento e le motivazioni in essa inserite.
Risorse pari a 20 milioni di euro. Il Ministero precisa: ”L’ammissione al beneficio è gestita dall’Inps con procedura informatizzata e automatica, fino a capienza delle risorse stanziate, pari a 20 milioni di euro”. Questo vuol dire che la ricezione delle domande sarà gestita dall’Inps e che, come capita molto spesso in questi ultimi anni, il riconoscimento del beneficio è condizionato alla presentazione della domanda in maniera tempestiva e fino ad esaurimento risorse. In sostanza ci sarà un click day.
Quante imprese accedono al beneficio e quale è l’importo del beneficio totale. Escludendo i contratti part-time, ed ipotizzando l’accoglimento per 10 milioni di euro di domande in favore di lavoratori a tempo indeterminato, che percepiscono 190 euro per 12 mesi per un totale di 2280 euro di finanziamento all’impresa per ogni lavoratore a tempo indeterminato, ed altri 10 milioni di euro per i contratti a tempo determinato, che percepiscono 190 euro per 6 mesi per un totale di 1140 euro di finanziamento all’impresa per ogni lavoratore a tempo determinato, sarebbero finanziate (si tratta di una ipotesi indicativa ovviamente):
- poco meno di 4.400 assunzioni con contratto a tempo indeterminato;
- e poco più di 8700 assunzioni a con contratto a termine (o altre forme a tempo determinato).
Il Ministero conclude indicando l’obiettivo di tale incentivo: “Con il provvedimento i lavoratori destinatari dell’incentivo non rischiano più di essere «spiazzati» nelle assunzioni rispetto ai lavoratori che possono essere iscritti nelle liste di mobilità, perché licenziati, con procedimento collettivo, da imprese con più di quindici dipendenti”. Ma resta da vedere a quante imprese realmente servirà questo incentivo di 190 euro mensili per un anno (o 6 mesi) e soprattutto quali imprese riusciranno ad ottenerlo. Ma resta una possibilità in più per i lavoratori che hanno recentemente perso il posto di lavoro. Non resta che attendere le modalità attuative del Decreto.