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L’incentivo per le auto per i disabili: ecco la detrazione Irpef

Per i disabili l’acquisto di veicoli e la riparazione sono agevolati con la detrazione del 19% della spesa sostenuta. La detrazione compete ogni 4 anni ed in una misura massima.
A cura di Antonio Barbato
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detrazione Irpef 19 per cento

Le norme tributarie tutelano i cittadini disabili ai quali sono concessi alcune agevolazioni fiscali. Tra le agevolazioni destinate ai disabili ci sono quelle relative all’acquisto dei veicoli. Si tratta della possibilità di pagare l’Iva con aliquota agevolata al 4%, la possibilità di usufruire dell’esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Una ulteriore agevolazione riguarda le detrazioni fiscali del 19% per i disabili, compreso il caso di acquisto di auto o altri veicoli.

La detrazione fiscale del 19% consiste nella possibilità che viene concessa al disabile, o al familiare che ha a carico il disabile, di detrarre dall’Irpef la percentuale del 19% delle spese di acquisto sostenute per i mezzi di locomozione.

Per mezzi di locomozione si intendono le autovetture e gli altri veicoli come motocarrozzetta, autoveicoli ad uso promiscuo o per trasporto specifico del disabile, gli autocaravan. Ai fini della fruizione della detrazione le auto possono essere acquistate senza limiti di cilindrata, mente per poter usufruire anche dell’Iva agevolata al 4% sull’acquisto, esiste il limite di cilindrata di 2.000 centimetri cubici per il motore a benzina e di 2.800 centimetri cubici per il motore a diesel.

La detrazione compete una volta sola, e quindi per un solo veicolo, ogni quattro anni dalla data di acquisto e deve essere calcolata su una spesa massima di euro 18.075,99. Quindi la detrazione non compete per la parte eccedente tale cifra e la misura massima è di euro 3.434,44.

E’ possibile usufruire della detrazione prima della scadenza dei 4 anni, solo nel caso in cui il veicolo acquistato sul quale si è usufruito del beneficio fiscale sia stato cancellato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). In caso di furto, la detrazione per un nuovo veicolo riacquistato nel quadriennio spetta al netto dell’eventuale rimborso assicurativo e sempre nel limite di spesa di euro 18.075,99.

Nel caso di vendita del veicolo, o trasferimento a titolo gratuito, prima del decorso di due anni dalla data di acquisto, è dovuta al Fisco la differenza fra l’imposta dovuta in assenza di agevolazioni  e quella risultante a seguito delle agevolazioni, pertanto la vendita del veicolo prima dei due anni dalla data di acquisto comporta la restituzione delle detrazione del 19% sull’ammontare della spesa. E’ una eccezione, ovviamente, il caso in cui la vendita sia dovuta a mutamenti dello stato di handicap della persona  che comporta la necessità di nuovi e diversi adattamenti del veicolo.

Per quanto riguarda la modalità di fruizione della detrazione, è possibile fruire dell’intera detrazione per il primo anno oppure in alternativa optare per una ripartizione della detrazione in pari importo per in quattro anni. Non essendo la detrazione un rimborso fiscale, essa spetta nei limiti dell’Irpef dell’anno, cioè può al massimo azzerare l’Irpef, non generare credito d’imposta, pertanto va valutato se optare per una detrazione al primo anno o in 4 anni, in base all’Irpef a debito calcolata sul proprio reddito complessivo.

La detrazione del 19% spetta non solo per l’acquisto ma anche per le spese per riparazioni, escluse quelle di ordinaria manutenzione. E sono esclusi anche i costi annuali quasi l’assicurazione dell’auto, il carburante ed il lubrificante. La detrazione del 19% per le spese di riparazioni deve rientrare nei limiti di spesa di euro 18.075,99 detraibili ogni 4 anni, compreso la spesa per l’acquisto. Quindi resta quella la misura detraibile ogni quadriennio.

Documenti comprovanti la spesa. I documenti devono essere intestati al disabile se è titolare di redditi per un importo superiore ad euro 2.840,51. Se invece il disabile è fiscalmente a carico di un familiare, i documenti comprovanti la spesa possono essere intestati sia al disabile che al familiare sul quale egli risulta a carico.

[foto di Robson Dutra]

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