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Naspi, pagamenti in ritardo

Sono oltre 300 mila le domande Naspi in ritardo e inevase. Ben 60 mila quelle dei precari della scuola. La partenza della nuova indennità di disoccupazione Naspi è quindi a rilento: sono 7 mila le domande lavorate al giorno. La motivazione è nel rilascio ritardato della procedura di istruttoria per i pagamenti e nella complessità del calcolo della nuova assicurazione sociale per l’impiego.
A cura di Antonio Barbato
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pagamento naspi

Con un comunicato stampa l’Inps ha fornito le proprie precisazioni sulla procedura di pagamento della Naspi con le quali ha ammesso che delle oltre 500 mila domande pervenute ne sono state definite e messe in pagamento poco più di 200 mila. Quindi oltre 300 mila domande Naspi presentate dai disoccupati sono inevase e saranno elaborate in notevole ritardo.

Il comunicato: “Alla data del 27 agosto 2015, a fronte di 513.861 domande relative alla nuova indennità mensile di disoccupazione denominata “Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego” (NASpI) pervenute, l’Inps ne ha definite 211.692, con una conclusione delle istruttorie ed erogazione dei relativi pagamenti che si attesta intorno ad una media giornaliera di 7.056 domande.

Sono in ritardo anche i pagamenti Naspi per i precari della scuola: “Con particolare riferimento alla gestione delle indennità di disoccupazione NASpI 2015 a favore del personale precario della Scuola, da fine giugno al 27 agosto sono pervenute 115.834 domande e ne sono state definite e pagate 53.957”.

La motivazione dei ritardi: “L’introduzione della nuova prestazione – istituita dall’art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22 in sostituzione delle precedenti indennità ASpI e mini ASpI – ha richiesto da parte dell’Istituto la soluzione di problemi applicativi attraverso implementazioni procedurali molto articolate, a causa delle complessità operative dovute alla gestione del nuovo calcolo.

In conseguenza di ciò, la procedura di istruttoria e pagamento delle domande è stata rilasciata il 15 luglio 2015, con la necessità di gestire le domande di disoccupazione intanto pervenute a partire dal 1° maggio 2015, data di entrata in vigore della nuova prestazione (si ricorda che dal 1° maggio è stato possibile inoltrare all’INPS la relativa domanda utilizzando i consueti canali telematici)”.

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