Prestito da banca o da finanziaria? Di necessità virtù

Si dice che le banche italiane non concedano prestiti che non siano garantiti da sufficienti beni. Insomma, non avrebbero alcuna propensione al rischio. Ma si dice anche che il sistema bancario italiano abbia sofferto tutto sommato meno di altri la crisi economica grazie a questa particolare oculatezza. Sarà tutto vero, ma agli imprenditori che necessitano di un po’ più della liquidità che hanno a disposizione, i massimi sistemi interessano fino a un certo punto e ciò che conta è la fiducia nell’investimento, una volta concesso loro il prestito.

Ed allora ecco che ci si mette alla ricerca di un istituto che possa concedere quel denaro di cui si abbisogna. A questo punto il dilemma: meglio una banca o una finanziaria?

Tendenzialmente è preferibile rivolgersi ad una banca, per quanto accada spesso che le finanziarie siano integrate esse stesse all’interno di gruppi bancari. La possibilità di beneficiare di un rapporto più diretto ed un ambiente più accogliente, il fatto stesso di rivolgersi a chi sopravvive al di là della nostra salute economica, rende il rapporto con la banca più affidabile. Se poi ci si rivolge all'istituto di credito presso cui siamo correntisti in quanto persone fisiche, allora tutto dovrebbe rivelarsi ancora più conveniente. A meno che, s’intende, il vostro passato economico non offra un motivo di attrito con il direttore della vostra filiale.

D’altro canto la finanziaria in media apre più facilmente le proprie porte ai nuovi arrivati, poiché, a differenza delle banche, sente fortissimamente la necessità di nuovi clienti. Eppure, e ciò ovviamente costituisce la contropartita di tanta generosità, i costi sono solitamente più elevati, imponendo all’imprenditore una maggiore redditività del denaro prestato.

È ovvio, dunque, che rivolgersi ad una banca è sempre preferibile, per quanto né banca vuol dire sempre fiducia, né la sfiducia va sempre attribuita alla finanziaria.

Danilo M.