Tirocini Garanzia giovani vietati nelle Pubbliche Amministrazioni
Con una nota ufficiale il Ministero del Lavoro ha chiarito che non è possibile avviare i tirocini del programma nazionale Garanzia giovani nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni, enti locali nazionali e transnazionali. Pertanto negli uffici pubblici non è possibile inserire con uno stage i giovani disoccupati da 15 a 29 anni interessati dalle importanti misure di incentivazione all’occupazione giovanile. La motivazione sta nel fatto che negli enti pubblici è previsto l’inserimento lavorativo solo tramite concorso pubblico.
Garanzia Giovani è un programma nazionale di provenienza europea finanziato con una importante dotazione di 1,5 miliardi di euro. Il programma ha l’obiettivo di garantire ai giovani disoccupati tra i 15 e 29 anni la possibilità di avere accesso al mondo del lavoro attraverso stage o tirocini o assunzioni con contratto a tempo determinato o indeterminato. I giovani NEET (né occupati, né studenti, né coinvolti in attività di formazione) possono iscriversi al programma sull’apposito sito scegliendo anche la regione.
Una volta iscritti, i giovani vengono presi in carico attraverso i Servizi per l’impiego per effettuare la loro profilazione. Secondo la classe di profilazione attribuita al giovane, l’azienda ospitante lo stesso può beneficiare di incentivi all’assunzione da 1.500 a 6.000 euro nel caso decida di assumere il giovane. Secondo il patto di servizio stipulato con gli operatori competenti il giovane può ricevere un’offerta di inserimento lavorativo, per apprendistato o per i tirocini o stage appunto.
Il tirocinio o stage di Garanzia Giovani ha una durata di 6 mesi. Per i soggetti svantaggiati ai sensi della legge n. 381 del 1991 o per i soggetti disabili la durata può essere estesa fino a 12 mesi.
Il Programma prevede che al giovane tirocinante venga riconosciuta un’indennità mensile di importo fino a 500 euro. Pertanto il giovane in 6 mesi incassa fino a 3.000 euro (6.000 euro nei casi in cui la durata è di 12 mesi). Il contributo sale se si tratta di un tirocinio in mobilità nazionale e internazionale.
Il Ministero ha chiarito che non è possibile effettuare i tirocini presso le Pubbliche Amministrazioni. Vediamo nel dettaglio le motivazioni.
Il chiarimento del Ministero nella nota prot. n. 7435 del 2015: “Con riferimento all’attivazione dei tirocini formativi nell’ambito del Programma “Garanzia Giovani”, anche alla luce delle interlocuzioni intercorse con la Commissione europea, lo scrivente Ministero chiarisce quanto di seguito.
La scheda descrittiva della Misura 5 del PON IOG prevede, tra l’altro, che attraverso l’attivazione dei percorsi di tirocinio sia favorito l’inserimento/reinserimento nel mondo dei lavoro di giovani disoccupati e/o inoccupati e che, a tal fine, si promuova, entro sessanta giorni dalla fine del tirocinio, l’inserimento occupazionale dei giovani che concludono con successo il percorso.
Pertanto si ritiene che – considerato il principio secondo cui l’accesso agli impieghi presso la P.A. debba avvenire mediante concorso (art. 97 Cost.) – gli enti pubblici locali, nazionali e transnazionali vadano esclusi dal novero dei soggetti ammessi ad ospitare i tirocini nell’ambito del Programma, vista l’impossibilità che i periodi di tirocinio presso tali soggetti consentano un successivo inserimento lavorativo”.
Quindi negli uffici pubblici non è possibile avviarsi, sulla base del programma garanzia giovani, allo stage retribuito dal Programma.