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Covid 19

Bonus 600 euro ai soci di società: a chi spetta e come fare domanda

I soci di società di persone o di capitali hanno diritto al bonus di 600 euro per lavoratori autonomi, se sono singolarmente iscritti ad una delle Gestione speciali dell’AGO (Gestione artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri). Vediamo tra socio snc, sas, srl, amministratori di società e di srl, iscrizione alla Gestione separata o meno, chi ha diritto all’indennità di 600 euro prevista dal Decreto Cura Italia.
A cura di Antonio Barbato
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600 euro soci srl sas snc
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Il bonus di 600 euro ai lavoratori autonomi, per l'emergenza Coronavirus, spetta anche ai soci di società di persone e di capitali. Necessaria però l'iscrizione alle Gestione dell'Inps. A chiarirlo è una risposta alla FAQ da parte del Governo. L'indennità di 600 euro viene riconosciuta ai sensi dell'art. 28 del Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, meglio conosciuto come "Decreto Cura Italia".

In tutti i casi esclusi dal diritto all'indennità di 600 euro gli iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria, come i soci lavoratori dipendenti.

Non basta quindi la qualifica di socio di società di persona (socio snc, socio sas, socio società semplice) o la qualifica di socio di società di capitali (socio spa, socio srl, socio sapa) per il diritto ai 600 euro per lavoratori autonomi previsti per l'emergenza Covid-19, ma occorre che vi sia una iscrizione alle Gestioni speciali dell'Ago, come previsto dall'art. 28.

In altre parole, in presenza dei requisiti di legge, tali socio sono obbligatoriamente iscritti alla Gestione artigiani e Gestione commercianti e quindi versano i relativi contributi previdenziali.

Tali gestioni rientrano, insieme alla Coltivatori diretti, coloni e mezzadri, nelle Gestioni speciali dell'AGO (Assicurazione generale obbligatoria). Esclusivamente agli iscritti spetta l'indennità di 600 euro per il mese di marzo 2020, quale sostegno al reddito di natura speciale per il periodo di emergenza da Covid-19.

Vediamo a chi spettano i 600 euro tra socio sns, socio sas, socio srl, amministratore srl e in generale soci di società di persone e di capitali.

600 euro ai soci di società: normativa

La FAQ sul sito del Governo riguardo al D. L. n. 18/2020 è la seguente:

DOMANDA: "I soci di società di persone o di capitali che per obbligo di legge devono iscriversi alle gestioni speciali dell’Ago, (non classificabili come lavoratori autonomi perché svolgono l’attività in forma societaria) sono tra i destinatari dell’indennità di 600 euro per il mese di marzo? E in caso di risposta affermativa, i 600 euro sono da riconoscere a tutti i soci?"

RISPOSTA: "Sì, se i singoli soci sono iscritti a gestioni dell’INPS. L’indennità riconosciuta dall’articolo 28 è infatti personale e non attribuibile alla società in quanto tale".

L'art. 28 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, cosiddetto "Decreto Cura Italia" è il seguente:

"Art. 28 – (Indennità lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago)
1. Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità di cui al presente articolo non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
2. L’indennità di cui al presente articolo è erogata dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di 2.160 milioni di euro per l’anno 2020. L'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.
3. Alla copertura degli oneri previsti dal presente articolo si provvede ai sensi dell’articolo 126″.

Sui 600 euro ai lavoratori autonomi è intervenuta l'Inps, con il Messaggio numero 1288 del 20-03-2020, e il relativo allegato 1, e con la Circolare Inps numero 49 del 30-03-2020.

Il Messaggio Inps numero 1381 del 26-03-2020 ha introdotto novità riguardo la domanda per i 600 euro con pin semplificato.

600 euro a soci snc, sas, srl

La risposta quindi al quesito "i 600 euro spettano ai soci di società?" è che i 600 euro spettano ai soci snc, soci sas, soci di srl, ma solo se sono iscritti ad una delle gestioni speciali dell'AGO, quindi Gestione artigiani e gestione commercianti. E quindi solo se versano i contributi previdenziali previsti per gli iscritti a tali gestioni.

Non spettano in nessun caso a chi è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie, ivi compreso l'iscrizione ad albi professionali come lavoratori autonomi.

La legge fa riferimento all'iscrizione ad una delle Gestioni speciali dell'AGO, non fa riferimento alla regolarità nel versamento dei contributi previdenziali alla Gestione Artigiani e Commercianti, pertanto spettano i 600 euro a tutti gli iscritti a tali gestioni che siano soci di società, a meno che non vi sia la presenza di altre cause ostative.

La circolare Inps n. 49 del 30 marzo 2020 stabilisce che "La prestazione è riconosciuta alle categorie di lavoratori di cui sopra (iscritti a Gestione artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), a condizione che non siano titolari di trattamento pensionistico diretto e che non siano iscritti, al momento della presentazione della domanda, ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della
Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995″.

Non spettano i 600 euro ai soci di snc, sas e srl che siano anche lavoratori dipendenti della società, o di altra società o datore di lavoro, quindi in possesso di un contratto di lavoro subordinato. Tali lavoratori rientrano nella casistica degli "iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie". E per tali soci lavoratori subordinati può trovare spazio il ricorso alle integrazioni salariali. Qui un approfondimento su bonus 600 euro e lavoratori dipendenti.

Per analoga motivazione, i 600 euro non spettano ai soci dirigenti di società, essendo titolari di una posizione previdenziale in altra forma previdenziale obbligatoria.

La FAQ precisa inoltre che i soci di società di persone o di capitali che per obbligo di legge devono iscriversi alle gestioni speciali dell’Ago (non classificabili come lavoratori autonomi perché svolgono l’attività in forma societaria), hanno diritto ai 600 euro nella loro qualità di singolo iscritto ad una gestione dell'Inps.

Perché tale indennità non è destinata alle società ma alla singola persona iscritta ad una delle Gestioni speciali dell'Assicurazione Generale obbligatoria: Gestione Artigiani, Gestione Commercianti, Coltivatori diretti, coloni e mezzadri. Tutti questi rientrano nell'art. 28 che attribuisce il diritto ai 600 euro per il mese di marzo 2020, con domanda da effettuarsi sul sito dell'Inps.

Obbligo di iscrizione: per quali soci. In generale va ricordato che l'obbligo di iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti da parte dei soci si sas, snc, srl, spa, in queste circostanze:

  • siano titolari o gestori in proprio di imprese che, a prescindere dal numero dei dipendenti, siano organizzate e/o dirette prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti la famiglia, ivi compresi i parenti e gli affini entro il terzo grado, ovvero siano familiari coadiutori preposti al punto di vendita;
  • abbiano la piena responsabilità dell'impresa ed assumano tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione. Tale requisito non è richiesto per i familiari coadiutori preposti al punto di vendita nonché per i soci di società a responsabilità limitata;
  • partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza;
  • siano in possesso, ove previsto da leggi o regolamenti, di licenze o autorizzazioni e/o siano iscritti in albi, registri o ruoli.

In ogni caso i soci non iscritti alle gestioni speciali dell'AGO Inps alla data del 17 marzo 2020 non hanno diritto al bonus di 600 euro.

600 euro ad amministratori di società con doppia iscrizione

Tranne i casi di amministratore di società e lavoratore subordinato della stessa società o presso altri datori di lavoro "casi che comportano l'iscrizione "ad altre forme previdenziali obbligatorie" quali il FPLD, i soci amministratori hanno diritto a richiedere l'Indennità COVID-19 sul sito dell'Inps. Devono essere iscritti ad una delle Gestioni Speciali dell'AGO (sempre Gestione Artigiani e Gestione Commercianti). Non basta l'iscrizione alla Gestione Separata per i compensi percepiti.

L'articolo 28 contiene una particolarità importante in quanto stabilisce che l"Indennità lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago" spetta ai "lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335″

Doppia iscrizione amministratori srl e diritto ai 600 euro. Quindi colui che è iscritto ad una delle Gestioni speciali dell'Ago (Gestione Artigiani e Commercianti), non trova come causa ostativa al diritto al bonus di 600 euro, la contemporanea iscrizione alla Gestione Separata. Questa doppia iscrizione si configura quando il socio amministratore della società è iscritto alla Gestione Commercianti/Artigiani ed è contemporaneamente titolare di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa in qualità di amministratore di Srl.

In ogni caso, l'indennità di 600 euro spetta anche agli iscritti alla Gestione separata ai sensi dell'art. 27 del Decreto Cura Italia, ma solo ai "non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie". Pertanto l'amministratore di SRL con doppia iscrizione presenterà domanda nella sua qualità di iscritto alla Gestione Commercianti/Artigiani.

Solo la doppia iscrizione consente il diritto ai 600 euro. A precisarlo è anche una risposta della Fondazione Studi dei Consulenti del lavoro: PER GLI AMMINISTRATORI DI AZIENDE CHE PERCEPISCONO COMPENSO E CHE QUINDI VERSANO ALLA GESTIONE SEPARATA È POSSIBILE CHIEDERE L’INDENNITÀ DI 600 EURO?

Risposta: "L’articolo 27 del D.L. n. 18/2020 prevede che l’indennità riguardi i liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie. Gli amministratori non sono titolari di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa in quanto il compenso percepito deriva da una delibera dell’assemblea sulla base di quanto previsto dal codice civile e dallo statuto".

Come fare domanda per Indennità COVID-19

I soci di società di capitali e di persone, così come tutti coloro che hanno diritto all'indennità di 600 euro per lavoratori autonomi per il mese di marzo 2020, presentano domanda a partire dal 1 aprile 2020 sul sito dell'Inps.

La domanda per il bonus di 600 euro, ossia l'Indennità Covid-19, può essere trasmessa direttamente dal lavoratore autonomo o tramite Patronati:

  • andando sul sito dell'Inps;
  • digitando sulla barra in alto "Domande per prestazioni a sostegno del reddito" o cliccando qui;
  • bisogna inserire il codice fiscale e avere il PIN Inps;
  • il sistema fa accedere allo "Sportello virtuale per i servizi di Informazione e Richiesta di Prestazioni";
  • In alto a destra occorre cliccare su "Indennità COVID-19" e poi su "Invio domanda".

Se il sito Inps non funziona durante la presentazione delle domande per i 600 euro la motivazione è nel gran numero di accessi al portale dell'Inps. Il 1 aprile 2020 non è un click day per bonus 600 euro, ma potrebbero verificarsi disservizi.

Come ottenere subito il Pin Inps

Per presentare la domanda è necessario essere in possesso di un pin dell'Inps. Ma il Messaggio numero 1381 del 26-03-2020 ha introdotto una procedura di richiesta del pin semplificato.

La modalità semplificata consente ai cittadini di compilare e inviare le specifiche domande di servizio, previo inserimento della sola prima parte del PIN, ricevuto via SMS o e-mail, dopo
averlo richiesto tramite portale o Contact Center.

La richiesta del PIN può essere effettuata attraverso i seguenti canali:

  • sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
  • Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).

Una volta ricevute (via SMS o e-mail) le prime otto cifre del PIN, il cittadino lo può immediatamente utilizzare in fase di autenticazione per la compilazione e l’invio della domanda on line per le sole prestazioni sopra individuate. Qualora il cittadino non riceva, entro 12 ore dalla richiesta, la prima parte del PIN, è invitato a chiamare il Contact Center per la validazione della richiesta.

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