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Opinioni

Come partecipare ad una class option

Il Tribunale di Roma ha ammesso la class option contro la Wind Telecomunicazioni Spa per il blackout del 13 giugno 2014. Possibile aderire all’azione legale entro il 27 settembre 2016. Vediamo quale è la normativa sull’azione di classe, come si partecipa ad una class option e cosa succede se si vince la causa.
A cura di Antonio Barbato
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class option come funziona

Il Tribunale ordinario di Roma con una ordinanza ha dichiarato ammissibile l’azione di classe (class option) proposta dall’associazione Codici nei confronti della Wind Telecomunicazioni Spa. Come si legge nel comunicato, “sono inclusi nella classe e possono aderire all’azione tutti gli intestatari di utenza Wind fissa, mobile o internet il giorno 13 giugno 2014”. Cosa successe quel giorno? Circa 25 milioni di utenti rimasero isolati dalle loro linee per un periodo dalle 3 alle 7 ore. E per tale motivo è stata proposta questa class option per ottenere il risarcimento

Coloro che intendano aderire all’azione di classe, hanno tempo fino al 27 settembre 2016 per il deposito degli atti di adesione presso la cancelleria della decima sezione civile del Tribunale di Roma, anche a cura delle parti attrici.

Vista la possibilità di agire contro il colosso delle telecomunicazioni, è importante chiarire come funziona una class option e come si partecipa.

Cosa è una class option. La class option è un azione di classe, un particolare procedimento previsto dall’art. 140-bis del Codice del Consumo. Tale procedimento, che è una vera e propria azione legale, tutela i diritti individuali omogenei dei consumatori e degli utenti, nonché gli interessi collettivi. Con la class option i consumatori hanno il vantaggio di partecipare ad un azione legale collettiva, ripartendo i costi legali.

Quali diritti possono essere tutelati con una class option. L'azione di classe ha per oggetto l'accertamento della responsabilità e la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni in favore degli utenti consumatori. L’azione tutela:

a) i diritti contrattuali di una pluralità di consumatori e utenti che versano nei confronti di una stessa impresa in situazione omogenea, inclusi i diritti relativi a contratti stipulati ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del codice civile;
b) i diritti omogenei spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto o servizio nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da un diretto rapporto contrattuale;
c) i diritti omogenei al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali.

Come si partecipa alla class option

Ciascun componente della classe, anche mediante associazioni cui dà mandato o comitati cui partecipa, può agire per l’accertamento della responsabilità e per la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni. Nella class option il consumatore o l’utente avvia quindi un procedimento giudiziale contro un azienda e questa procedimento può essere avviato autonomamente oppure, nella maggior parte dei casi conferendo mandato ad un associazione di consumatori oppure ad un comitato.

Tutti i consumatori che prendono parte alla class option godono degli effetti giuridici della decisione finale dl giudice sul caso.

Per partecipare gli interessati devono presentare un atto di adesione. La domanda è proposta al tribunale ordinario avente sede nel capoluogo della regione in cui ha sede l’impresa. La domanda si propone con atto di citazione notificato anche all'ufficio del pubblico ministero presso il tribunale adìto, il quale può intervenire limitatamente al giudizio di ammissibilità.

La presentazione dell’atto di adesione può essere fatta anche via fax o via posta elettronica certificata e senza l’assistenza di un difensore legale. Una volta depositato l'atto di adesione, gli aderenti perdono sia il diritto di avviare azioni individuali contro l’impresa, sia il diritto di aderire ad altre azioni di classe similari.

Cosa succede se si vince con una class option

Se il giudice accoglie la domanda, il tribunale pronuncia sentenza di condanna con cui liquida, ai sensi dell’articolo 1226 del codice civile, le somme definitive dovute a coloro che hanno aderito all’azione o stabilisce il criterio omogeneo di calcolo per la liquidazione di dette somme.

In questo ultimo caso il giudice assegna alle parti un termine, non superiore a novanta giorni, per addivenire ad un accordo sulla liquidazione del danno.

Il processo verbale dell'accordo, sottoscritto dalle parti e dal giudice, costituisce titolo esecutivo. Scaduto il termine senza che l'accordo sia stato raggiunto, il giudice, su istanza di almeno una delle parti, liquida le somme dovute ai singoli aderenti.

In caso di accoglimento di un’azione di classe proposta nei confronti di gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità, il tribunale tiene conto di quanto riconosciuto in favore degli utenti e dei consumatori danneggiati nelle relative carte dei servizi eventualmente emanate. La sentenza diviene esecutiva decorsi centottanta giorni dalla pubblicazione. I pagamenti delle somme dovute effettuati durante tale periodo sono esenti da ogni diritto e incremento, anche per gli accessori di legge maturati dopo la pubblicazione della sentenza. 

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Giornalista dal 2016 e consulente del lavoro, sono caposervizio dell'area Job. Scrivo di lavoro, fisco e previdenza.
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