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Conguaglio nella pensione di gennaio e febbraio 2015: c’è una nuova trattenuta Inps, ecco perché

Nella rata di pensione di gennaio 2015 è presente una nuova trattenuta Inps chiamata “conguaglio pensione da rinnovo”. L’Inps sottrae al pensionato circa 12 euro ogni 1.000 euro di pensione per ricalcoli relativi all’anno 2014. Ciò è dovuto alla perequazione automatica per le pensioni che ha come effetto questo conguaglio negativo dello 0,1%. E per alcuni l’importo pensionistico mensile per l’anno 2015 addirittura scende rispetto ai mesi precedenti. Ecco le motivazioni.
A cura di Antonio Barbato
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conguaglio pensione da rinnovo

Molti pensionati nel controllare l’importo della rata di pensione per il mese di gennaio 2015 si sono accorti di aver ricevuto un importo inferiore rispetto a novembre o dicembre 2014 e soprattutto di aver ricevuto un conguaglio negativo nella pensione sotto la voce “conguaglio pensione da rinnovo”. E’ l’effetto della perequazione automatica delle pensioni, il meccanismo di rivalutazione delle pensioni che questa volta ha avuto un effetto negativo. Da un lato c’è una rivalutazione della pensione fino allo 0,3% e dall’altro lato una trattenuta dello 0,1% sulla rata di pensione. Ma per le pensioni più alte il meccanismo porta ad una diminuzione della pensione. Vi spieghiamo perché.

Le pensioni sono rivalutate in aumento fino allo 0,3% (tasso di inflazione programmato) per l’anno 2015, lo ha stabilito un Decreto del Ministero del Lavoro a fine anno 2014, salvo conguaglio nel prossimo anno. Lo stesso decreto ha stabilito che la percentuale di rivalutazione definitiva delle pensioni per l’anno 2014 è dell’1,1%, mentre l’Inps per tutto l’anno 2014 ha pagato pensioni rivalutate dell’1,2%. Quindi con uno 0,1% in più. Che ora provvede a recuperare con una trattenuta sulla rata di pensione di gennaio e febbraio 2015 sotto la voce “conguaglio pensione da rinnovo”.

Dove leggere la voce della trattenuta sulla pensione. La cifra viene sottratta dalla pensione lorda. Per controllare basta il prospetto della propria rata di pensione presente nel proprio cassetto previdenziale sul sito dell'Inps.

Esempio. Quest’anno, a gennaio 2015, un pensionato con circa 1.000 euro al mese di pensione si vede da un lato rivalutare la pensione dello 0,3% e dall’altro lato vede comparire una voce di trattenuta dello 0,1%. Ossia percepisce a gennaio 2015 una pensione rivalutata in aumento a 1.003 euro, ma sulla quale viene tolto lo 0,1% calcolato sulla somma delle pensioni percepite nell’anno 2014. Quindi la solita rivalutazione annuale, che quest’anno è piuttosto bassa, è accompagnata a gennaio e febbraio da una trattenuta sulla pensione di circa 12 euro ogni 1.000 euro di pensione lorda mensile.

Perché questa trattenuta da “conguaglio pensione da rinnovo”. La motivazione sta nel meccanismo di perequazione automatica delle pensioni effettuato con Decreti annuali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Questo sistema è basato su una percentuale di variazione delle pensioni (adeguamento all'inflazione) prima provvisoria e poi definitiva.

E’ successo che per l’anno 2014, il Ministero del Lavoro, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con Decreto del 20 novembre 2014, ha stabilito una percentuale definitiva (1,1%) che è una percentuale in una misura inferiore rispetto a quella provvisoria (1,2%) stabilita un anno fa dallo stesso Ministero. Ossia l'Inps ha erogato per il 2014 pensioni rivalutate di più rispetto al dovuto e quindi di importo superiore dell'1%. E ciò autorizza l’Inps al recupero della maggiore rivalutazione (0,1%) sulle pensioni erogata da gennaio a dicembre 2014 a tutti i pensionati. Ovviamente viene recuperato un anno intero tutto insieme.

La percentuale di rivalutazione delle pensioni stabilita dal Ministero dipende da un meccanismo di adeguamento delle pensioni all’inflazione.

Nello stesso decreto, così come era stato stabilita un anno fa una rivalutazione delle pensioni dell’1,2%, poi rilevatasi eccessiva, è stata stabilita per quest’anno 2015, in via provvisoria, una percentuale di rivalutazione dello 0,3% per chi ha una pensione fino a 1.502,64 euro (per gli altri la rivalutazione è inferiore, come vedremo in seguito). Quindi se da un lato sorge una nuova trattenuta sulla rata di pensione, dall'altro lato la pensione è stata rivalutata in una percentuale, che ora vediamo, fino allo 0,3%.

Ne consegue che la pensione percepita a gennaio è rivalutata dello 0,3% in aumento ma vi è presenta una trattenuta a titolo di “conguaglio pensione da rinnovo” dello 0,1%, che è evidenziata nel prospetto relativo alla rata di pensione. Lo 0,1% non sulla rata di pensione di gennaio, ma è lo 0,1% della pensione erogata per tutto l’anno 2014 da gennaio a dicembre.

La rivalutazione è inferiore per chi ha una pensione più alta

Non basta la brutta notizia dell’operazione di recupero dello 0,1% sulle pensioni erogate nel 2014 effettuata dall’Inps e che determina la trattenuta presente nella rata di pensione di gennaio 2015. Per i pensionati arriva dalla Legge di Stabilità 2014, la legge n. 147 del 2013, un’altra brutta notizia in merito alla rivalutazione annuale della pensione.

La percentuale di rivalutazione, quest’anno stabilità nello 0,3%, spetta al 100% solo ai pensionati che hanno un importo lordo complessivo percepito mensile fino a 1.502,64 euro. Chi una pensione lorda superiore ha diritto ad un aumento della pensione per effetto della perequazione automatica delle pensioni in misura inferiore.

E in alcuni casi, tra aumento della pensione per la perequazione dell’anno 2015 e la trattenuta per il conguaglio relativo al 2014, l’Inps alla fine dei conti opera sulla rata di pensione di gennaio una riduzione dell’importo della pensione spettante.

La perequazione della pensione, quindi l’aumento del 3% per l’anno 2015, spetta al 100%, ai pensionati con una rata mensile di pensione non superiore a 3 volte il trattamento minimo Inps (ossia pensione lorda fino a 1502,64 euro). Per questi pensionati l’aumento massimo per l’anno 2015 sarà di 4,50 euro mensili.

La percentuale di perequazione spetta al 95% e quindi l’aumento della pensione scende allo 0,285% per chi ha una pensione lorda tra 1.502,64 euro e 2.003,52 euro. Per questi pensionati la pensione aumenta al massimo di 5,71 euro mensili.

La percentuale di perequazione spetta al 75% e quindi l’aumento della pensione scende allo 0,225% per chi ha una pensione lorda tra 2.003,52 euro e 2.504,40 euro. Per questi pensionati la pensione aumenta al massimo di 5,63 euro mensili.

La percentuale di perequazione spetta al 50% e quindi l’aumento della pensione scende allo 0,15% per chi ha una pensione lorda tra 2.504,40 euro e 3.005,28 euro.

Mentre non c'è alcun aumento per chi ha una pensione lorda superiore a 3.005,28 euro. E quest'ultimi quindi ricevono solo la trattenuta a conguaglio dello 0,1% sopra descritta.

Ne consegue che per questi pensionati l’aumento della pensione per l’anno 2015 è molto basso, o addirittura non dovuto, mentre il recupero dello 0,1%, calcolato tra l’altro sull’intero anno 2014, può essere addirittura più alto. Con la conseguenza che a gennaio il pensionato percepisce meno che nei mesi precedenti. Quindi incassa una pensione inferiore al passato.

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