Contributi volontari all’Inps per la pensione: tutte le informazioni utili
AGGIORNAMENTO 31-07-2014 – I lavoratori dipendenti, i lavoratori parasubordinati (titolari di collaborazioni coordinate e continuative, contratti a progetto), i titolari di assegni di invalidità ed i lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti, Coltivatori diretti, coloni e mezzadri, nonché i professionisti senza cassa della Gestione Separata) hanno la possibilità di versare dei contributi previdenziali a proprio carico, i contributi volontari all’Inps, per migliorare la propria posizione previdenziale, per migliorare l’importo della pensione che spetterà in futuro.
I contributi volontari sono i contributi versati interamente a proprio carico, per prosecuzione volontaria, e che sono utili a coprire dei periodi durante i quali il lavoratore:
- non svolge alcun tipo di attività lavorativa, sia dipendente, che parasubordinata, che autonoma;
- Si trova in periodi di aspettativa non retribuita di breve durata, richiesta dal lavoratore per motivi familiari o di studio;
- Ha stipulato un contratto part-time, sia verticale, che orizzontale o misto.
Ci sono poi altri casi in cui l’autorizzazione può essere concessa anche se il rapporto non è cessato. Si tratta di tutti i periodi di sospensione o interruzione del rapporto di lavoro previsti da specifiche norme di legge o disposizione contrattuali, come i congedi per formazione, per gravi e documentati motivi familiari, aspettativa non retribuita per motivi privati o malattia, sciopero, interruzione del rapporto di lavoro con conservazione del posto per servizio militare, i permessi per allattamento ecc.
Per tali periodi di assenza da lavoro per il lavoratore c’è il diritto all’accredito gratuito di contributi figurativi. Per integrare tali contributi, il lavoratore può chiedere di versare a proprie spese i contributi volontari.
La prosecuzione volontaria è di una tipologia di contribuzione appunto del tutto volontaria che, ai fini del diritto e della misura della pensione, ha la stessa efficacia di quella obbligatoria che è a carico del datore di lavoro nel periodo di svolgimento del lavoro subordinato da parte del lavoratore oppure a proprio carico per i lavoratori autonomi.
La contribuzione volontaria riguarda anche i lavoratori iscritti al Fondo Volo, Elettrici, i lavoratori delle Ferrovie dello Stato e gli ex-Ipost e Inpdai.
Requisiti e vantaggi
Per poter iniziare i versamenti dei contributi volontari è necessaria l’autorizzazione dell’inps alla prosecuzione volontaria. Per poter ottenere l’autorizzazione al versamento è necessario che l’assicurato possegga determinati requisiti richiesti dall’Inps, che sono i seguenti:
- Almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati;
- almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.
Il requisito dei 5 anni minimi si raggiunge, per ogni tipologia di lavoratore, al perfezionamento del seguente numero di contributi:
- lavoratori dipendenti e domestici: 260 contributi settimanali;
- lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti, professionisti della Gestione Separata, ecc.): 60 contributi mensili;
- lavoratori agricoli uomini: 465 contributi giornalieri;
- lavoratori agricoli donne: 310 contributi giornalieri.
Il requisito dei tre anni di contribuzione negli ultimi 5 anni si perfeziona se sussiste il seguente numero di contributi:
- lavoratori autonomi (Artigiani, Commercianti, professionisti della Gestione Separata, ecc.): 36 contributi mensili;
- lavoratori agricoli uomini: 279 contributi giornalieri;
- lavoratori agricoli donne: 186 contributi giornalieri;
- lavoratori occupati esclusivamente in lavorazioni che si compiono annualmente in determinati periodi di durata inferiore a 6 mesi: 65 contributi settimanali.
In generale va detto che ai fini del perfezionamento dei requisiti è possibile cumulare la contribuzione accreditata per periodi di attività lavorativa dipendente e autonoma. Non è consentito il cumulo per i lavoratori part time.
L’Inps opera però una distinzione tra le domande presentate dal 1 gennaio 2001, per le quali valgono i requisiti di cui sopra, e le domande presentate dal 12 luglio 1997 al 31 dicembre 2000. In questo caso l’autorizzazione era concessa se risultavano accreditati almeno 3 anni di contribuzione nel quinquennio antecedente la data di presentazione della domanda.
I lavoratori a tempo parziale e i lavoratori stagionali, possono ottenere l'autorizzazione con almeno 1 anno di contribuzione nel quinquennio antecedente la data di presentazione della domanda. E non è consentito il cumulo per i lavoratori part time.
Per poter soddisfare questi requisiti richiesti per ottenere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, bisogna tener presente che l’Inps esclude dal computo la contribuzione figurativa accreditata a qualsiasi titolo (es. malattia, disoccupazione, cassa integrazione guadagni, ecc). Quindi è necessario che i requisiti siano soddisfatti con la contribuzione effettiva (quella obbligatoria, volontaria e da riscatto).
I vantaggi della contribuzione volontaria consistono nella possibilità, che ha il lavoratore dipendente o autonomo che versa i contributi, di perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per l’accesso alle prestazioni pensionistiche. Inoltre consente di aumentare l’importo del trattamento pensionistico, nei casi in cui sono già perfezionati i requisiti contributivi previsti per l’ottenimento della pensione.
Contributi volontari e contributi obbligatori e figurativi. La prosecuzione volontaria è incompatibile (cioè non possono essere versati i contributi volontari) con i periodi durante i quali sussiste la contribuzione obbligatoria all’assicurazione generale IVS, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alle Casse professionali. Analogamente, è incompatibile con i periodi per i quali risulta accreditata la contribuzione figurativa.
Contributi volontari: aliquote e importi anno 2014
L’Inps ogni anno pubblica delle circolari che dettagliano, per quanto riguarda i versamenti volontari, le retribuzioni minime, le aliquote IVS, il massimale, e gli importi dei contributi da versare in caso di prosecuzione volontaria. Tutte le informazioni utili per determinare l’importo dei contributi volontari da da versare nell’anno di riferimento. Vediamo quindi tutte le informazioni riguardanti i lavoratori dipendenti non agricoli, i lavoratori iscritti alla Gestione Separata, al Fondo Volo, Elettrici, gli Artigiani, i Commercianti, i lavoratori agricoli, i lavoratori delle Ferrovie dello Stato e gli ex-Ipost e Inpdai. Vediamo i contributi volontari dovuti per l’anno 2014.
La domanda e l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria
I lavoratori interessati alla prosecuzione volontaria devono presentare un modello all’Inps debitamente sottoscritto e nel quale indicano la gestione assicurativa alla quale sono iscritti e sulla quale intendono versare i contributi volontari. Il modello è il mod. 0.10/M.
L’autorizzazione alla prosecuzione volontaria è prevista sia nei casi in cui il lavoratore non svolge alcuna attività lavorativa sia in alcuni casi in cui c’è una sospensione o interruzione del rapporto di lavoro, come i periodi di aspettativa, di concedo per la formazione, conservazione del posto per servizio militare ecc. L’autorizzazione viene rilasciata in momenti diversi a seconda dei casi. Vedremo l’approfondimento sulla domanda e l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria.
Modalità di pagamento e scadenze dei versamenti
Una volta ricevuta l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria, il versamento può essere effettuato utilizzando il nuovo sistema dei bollettivi MAV che sono stati inviati dall’Inps a tutti gli interessati. Il versamento va effettuato allo scadere del trimestre successivo a quello a cui i contributi si riferiscono (es. 30 giugno per i versamenti del primo trimestre gennaio – marzo).
Il pagamento oltre che con i bollettini MAV, può essere fatto anche direttamente online o chiamando il Contact Center multicanale al numero verde gratuito 803164 ed utilizzando la carta di credito. Per ulteriori approfondimenti, anche sulla possibilità di versamento per i 6 mesi precedenti la domanda per l'autorizzazione, vediamo le scadenze e modalità di versamento dei contributi volontari.