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Garanzia Giovani: il piano nazionale che aiuta gli under 30 a trovare un lavoro

Garanzia giovani è il piano italiano che applica lo Youth Guarantee, la politica europea per favorire l’occupazione giovanile. Si rivolge ai NEET, ossia i giovani disoccupati tra 15 e 29 anni che non studiano e non lavorano: dalla registrazione al programma, al colloquio individuale, dalla formazione all’accompagnamento al lavoro, fino alle opportunità di lavoro con contratto di apprendistato, tirocini o stage, Servizio civile nazionale volontario, autoimpiego, autoimprenditorialità, lavoro all’estero, vediamo tutti i dettagli delle misure in programma, compreso il bonus riservato alle imprese da 1.500 a 6.000 euro.
A cura di Antonio Barbato
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Dal 1 maggio 2014 è partito il Piano nazionale Garanzia Giovani, rivolto a tutti i giovani tra 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in nessun percorso formativo (i cosiddetti Neet – Not in Education, Employment or Training). Si tratta di un piano programmatico, e prossimamente operativo. Si tratta dell’intervento italiano per combattere la crisi dell’occupazione giovanile, dell'applicazione dello Youth Guarantee, il programma stabilito dall’Unione Europea. L’Italia ha ottenuto un finanziamento di 1,5 miliardi di euro per lanciare questo piano.

I giovani sono invitati dal Ministero del lavoro a registrarsi al programma per ottenere la possibilità di essere formati e lanciati nel mondo del lavoro. Le iniziative seguono uno specifico iter da attivarsi presso il Centro per l’Impiego: vanno dalla formazione, all’inserimento nel mondo del lavoro, fino ai finanziamenti per aprire un’attività. E le imprese che assumono ricevono un bonus da 1.500 euro a 6.000 euro.

Oltre 50.000 giovani già iscritti al programma dal 1 maggio 2014. Il Ministro del lavoro italiano Poletti ha annunciato: “Nel giro di poche settimane già 50 mila giovani si sono iscritti sul portale di Garanzia giovani. Subito dopo le elezioni partiremo con una campagna pubblicitaria per sensibilizzare prima di tutto le aziende che possono offrire opportunità ai ragazzi”.

Bonus per le imprese da 1.500 euro a 6.000 euro. Anche le aziende sono chiamate a contribuire a raggiungere gli obiettivi di Garanzia Giovani e incentivate all’inserimento lavorativo dei giovani attraverso l’erogazione di un bonus occupazionale, come vedremo.

Il lancio nel mondo delle imprese è ancora da attuarsi ovviamente, ma le Agenzie per il lavoro si stanno già muovendo sul piano Garanzia Giovani, investendo dei milioni di euro per la formazione dei ragazzi interessati al programma. Vediamo ora tutti i dettagli del piano Garanzia Giovani.

SOMMARIO:
Garanzia Giovani, Youth Guarantee: i destinatari
Come si aderisce: la registrazione al programma
Come funziona: accoglienza e colloquio individuale
La formazione e l’accompagnamento al lavoro
Apprendistato, tirocini o stage, e Servizio Civile
Autoimpiego e autoimprenditorialità
Esperienza di lavoro all’estero con voucher
Bonus alle imprese da 1.500 a 6.000 euro

Cosa è Garanzia giovani (Youth Guarantee) e i destinatari

La Youth Guarantee in Europa lancia la Garanzia Giovani in Italia. L’iniziativa è europea, e questa è un’ulteriore garanzia in merito ad una futura concretezza del programma in termini occupazionali per i giovani. Il lancio in Italia del Piano Nazionale Garanzia Giovani è stato raccomandato dal Consiglio dell’Unione Europea che il 22 aprile 2013 ha inviato gli stati “a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio o altra misura di formazione entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale”.

La Youth Guarantee concorre al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, in particolare di garantire l’occupazione del 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni. Tutti i Paesi dell’UE, e in via prioritaria quelli con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 25%, per il periodo 2014-2020 riceveranno finanziamenti per l’attuazione di politiche attive di istruzione, formazione e inserimento nel mondo del lavoro a favore dei giovani.

I programmi regionali. Pur essendo un programma nazionale, ed europeo, l'allocazione delle risorse tra le diverse misure del Programma è stabilita dalle singole Regioni, che definiscono anche le modalità organizzative e di attuazione degli interventi sul proprio territorio a partire da linee guida condivise a livello nazionale. L’avvio concreto delle misure connesse alla Garanzia Giovani è subordinato all’attivazione di specifiche convenzioni tra il Ministero del lavoro e le Regioni e alla messa appunto di un Piano regionale di attuazione. Le convenzioni firmate sono tra il Ministero del Lavoro e le seguenti regioni: Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Sardegna, Lazio, Veneto, Umbria, Sicilia, Campania, Puglia, e Friuli Venezia Giulia.

La Regione scelta prenderà in carico la persona attraverso i  Servizi per l'Impiego, o le Agenzie private accreditate, per effettuare la profilazione, la registrazione al programma (è necessario infatti verificare i requisiti di età e di condizione occupazionale) e le fasi successive di orientamento. In base al profilo e alle disponibilità territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un "Patto di servizio" e, entro i quattro mesi successivi, riceveranno una o più opportunità tra:

  • Inserimento al lavoro;
  • Apprendistato;
  • Tirocinio;
  • Istruzione e Formazione;
  • Autoimprenditorialità;
  • Servizio civile. 

I protocolli già firmati. Il Ministero del Lavoro sta promuovendo specifici Protocolli di collaborazione con le principali Associazioni imprenditoriali, ed anche con alcune grandi imprese, finalizzati ad incrementare e rendere facilmente disponibili sulla piattaforma della "Garanzia Giovani" le offerte delle imprese. Il primo è stato siglato il 26 marzo a Bari tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, Confindustria e Finmeccanica. Il secondo è stato firmato il 22 aprile dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con CIA e AGIA. Altri, già in preparazione, saranno firmati nelle prossime settimane.

Giovani destinatari. Si tratta dei giovani definiti con la sigla NEET, ossia Not in Education, Employment or Training. Sono quei ragazzi che hanno un’età tra i 15 anni e i 29 anni, che non studiano e non lavorano. E che non sono impiegati in alcun percorso formativo. Ovviamente il giovane deve essere residente in Italia, oppure cittadino comunitaro oppure cittadino straniero extracomunitario, soggiornante di lungo periodo.

Come si aderisce: la registrazione al Piano Nazionale

È possibile aderire all’iniziativa sino al 31 dicembre 2015 attraverso il nuovo sito nazionale www.garanziagiovani.gov.it, i portali regionali o direttamente al Centro per l’Impiego. Con l'adesione i giovani potranno scegliere la Regione in cui vogliono lavorare (non necessariamente quella di residenza).

Nella sezione “Aderisci” del sito Garanzia Giovani è descritta la procedura da seguire, le fasi operative e i tempi entro i quali si potrà usufruire delle misure offerte. L’adesione prevede la compilazione di un modulo online e successivamente la scelta della Regione (che può essere diversa da quella di residenza o domicilio), la quale indicherà il Servizio per l’Impiego presso cui recarsi e iniziare un percorso personalizzato in linea con il proprio profilo.

Come funziona: l’accoglienza e il colloquio individuale

Saranno attivati programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi. Le misure previste sono a livello nazionale e regionale ed offrono l’opportunità al giovane per orientarsi, formarsi e inserirsi nel mondo del lavoro. Le misure previste sono quelle riportate di seguito.

Accoglienza allo sportello della regione. La prima fase è attivata presso lo sportello della propria regione che informa il giovane sui contenuti e sui servizi previsti dal Programma in ambito regionale. L’operatore ha il compito di fornirti tutte le informazioni nel modo più chiaro possibile per facilitare l’orientamento rispetto ai servizi disponibili. Eventualmente anche la registrazione al Programma online può essere assistita.

L’orientamento: il colloquio individuale. Dopo l’accoglienza, c’è l’orientamento vero e proprio presso il servizio competente. Il giovane svolgerà un colloquio individuale con un operatore. Al termine, dopo aver compilato la Scheda Anagrafico professionale (SAP), con tutti i dati del giovane, la formazione professionale, eventuali esperienze lavorative, l'operatore individuerà un percorso di inserimento personalizzato che dovrà essere coerente con le tue caratteristiche personali, formative e professionali (profiling).

Verrà consigliato, quindi, il percorso più adatto che può consistere nel proseguimento degli studi, nello svolgimento di un tirocinio, in una esperienza lavorativa o nell'avvio di un'attività in proprio. Il giovane può essere destinato anche a laboratori di gruppo e questionari, test psico-attitudinali e altri strumenti di analisi.

La formazione del giovane e l’accompagnamento al lavoro

Dopo il colloquio, si passa alla formazione.  All'interno del Programma Garanzia Giovani c’è la possibilità di intraprendere un percorso di formazione orientato all'inserimento lavorativo o al reinserimento nei percorsi formativi (età inferiore ai 19 anni).

Formazione per inserimento lavorativo. Vengono fornite conoscenze e competenze necessarie a facilitare l'inserimento lavorativo. La formazione è on the job ovvero l'acquisizione di competenze professionali sul campo, direttamente in azienda. E quindi permette al giovane di acquisire una professionalità specialistica spendibile nel mercato del lavoro. I soggetti accreditati o autorizzati dalle Regioni erogheranno dei corsi individuali e collettivi per favorire l’inserimento lavorativo. I corsi hanno una durata che spazia tra 50 e 200 ore.

Il reinserimento di giovani dai 15 ai 18 anni nel sistema di istruzione e formazione prevede invece, per coloro che sono privi di qualifica o diploma, un percorso per ottenere un’istruzione e formazione professionale per permettere l’ingresso nel mondo del lavoro. La durata dei corsi dipende dalla singola regione.

L’accompagnamento al lavoro. Questo servizio viene offerto da operatori qualificati dei Servizi per l'Impiego che operano in ambito regionale. L'accompagnamento al lavoro è una delle misure attivabili all'interno del percorso personalizzato individuato durante la fase di orientamento. Ha come obiettivo il sostenere la realizzazione di un'esperienza lavorativa o di un contratto di apprendistato. In questa fase il supporto arriva al giovane anche nella ricerca attiva del lavoro e nella definizione di un progetto professionale. L’operatore individua le opportunità occupazionali più adatte al profilo del giovane (scouting) ed effettua l'incrocio domanda/offerta (matching) e individua l'azienda per l'inserimento lavorativo.

Il supporto non finisce qui, infatti l’operatore assiste in giovane anche nella fase di preselezione (colloquio telefonico, colloquio diretto, etc.), nella prima fase di inserimento in azienda e partecipa alla definizione del progetto formativo e all'individuazione della tipologia contrattuale più funzionale (tempo indeterminato, determinato, somministrazione, apprendistato).

Formazione a distanza. Il Piano nazionale Garanzia Giovani consente al giovane di seguire corsi di formazione online, che si trovano nella propria area riservata, dopo esserci registrati. Più precisamente nella sezione e-learning.

Apprendistato, tirocini o stage e Servizio civile

Sono tre opportunità lavorative o comunque per sviluppare una propria capacità di reddito. E sono anche tre modalità di inserimento nel mondo del lavoro sui quali il Piano Nazionale Garanzia Giovani ha posto le proprie priorità.

L’apprendistato è un contratto di lavoro, finalizzato alla formazione, all'occupazione e al primo inserimento lavorativo: l'azienda è obbligata a trasmettere le competenze pratiche e le conoscenze tecnico-professionali attraverso un'attività formativa che va ad aggiungersi alle competenze acquisite in ambito scolastico/universitario/di ricerca. Esistono tre tipi di Apprendistato: Apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale; Apprendistato professionalizzante o Contratto di mestiere; Apprendistato per l'Alta formazione e la Ricerca. La durata minima del periodo di formazione in Apprendistato è di 6 mesi. Il livello di inquadramento contrattuale potrà essere inferiore di uno o due livelli rispetto a quello del lavoratore collega che svolge la stessa mansione. Al termine del periodo di Apprendistato, l'impresa stabilirà se proseguire il rapporto di lavoro oppure recedere, fornendo il preavviso secondo i termini stabiliti dal contratto collettivo.

Il tirocinio o stage invece consente al giovane di fare un’esperienza in azienda della durata di 6 mesi, elevata a12 mesi se trattasi di disabili o lavoratori svantaggiati. La recente riforma della normativa sullo stage obbliga al pagamento di un’indennità mensile di 500 euro e comunque non superiore a 3.000 euro in tutto il periodo. Tra i tirocini c’è anche quello in mobilità geografica nazionale e transnazionale che ha l’obbiettivo di favorire l’esperienza formativa e professionale fuori regione o all'estero. Il datore di lavoro che assume il tirocinante con un rapporto di lavoro subordinato, entro 60 giorni dalla conclusione del tirocinio, riceverà un incentivo economico.

Il servizio civile nazionale e volontario.  Un’altra possibilità concreta è svolgere il servizio civile, che permette al giovane di fare un'esperienza formativa di crescita civica e di partecipazione sociale, operando concretamente all'interno di progetti di solidarietà, cooperazione e assistenza. In questo caso la fascia d’età è tra 18 e i 28 anni e 364 giorni. Il servizio civile ha una durata di 12 mesi e la retribuzione mensile netta è di 433,80 euro.  In caso di progetti svolti all'estero, in aggiunta al compenso mensile, è prevista un'indennità di 15,00 euro giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero. L'orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto, e prevede comunque un impegno settimanale dalle 30 alle 36 ore o monte ore annuo non inferiore alle 1.400 ore complessive.

Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità

Il Piano Nazionale Garanzia Giovani mira anche a favorire l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, ossia sostenere il giovane che vuole mettersi in proprio, sviluppando la propria idea imprenditoriale e quindi puntando a diventare un lavoratore autonomo o un imprenditore.

Per i giovani fino a 29 anni, sono previsti servizi in grado di rispondere ai diversi bisogni in fase di startup e  nelle fasi successive, favorendo l'accesso a incentivi per la creazione di impresa (ad esclusione del contributo a fondo perduto) e/o l'attivazione degli incentivi pubblici nazionali e regionali. Operatori qualificati dei Servizi per l'Impiego offriranno assistenza personalizzata nelle varie fasi del progetto imprenditoriale: dallo startup all'accesso agli strumenti di credito e microcredito, alla fruizione degli incentivi.

Verrà proposto un percorso mirato che va dalla formazione del business plan (il documento che sintetizza le caratteristiche del progetto imprenditoriale), al supporto all'accesso al credito e alla finanziabilità, fino ai servizi a sostengo della costituzione dell'impresa e dello startup. Se l’idea imprenditoriale sarà valutata positivamente, arriveranno facilitazioni nell'accesso al credito attraverso un Fondo di Garanzia, anche se non si dispone di  garanzie necessarie per ottenere un prestito bancario.

Voucher per esperienza all’estero o in un’altra regione con la mobilità professionale

Un’altra possibilità per il giovane all’interno del Piano Nazionale Garanzia Giovani è quello della mobilità professionale transnazionale e territoriale, ossia la possibilità di fare un’esperienza di lavoro all’estero o anche in un’altra regione. Il Programma incoraggia la mobilità dei giovani lavoratori in Italia e negli altri paesi dell'Unione Europea attraverso un voucher che copre i costi di viaggio e alloggio per la durata di 6 mesi.

Il giovane interessato può rivolgersi al Servizio Per l'Impiego per avere informazioni sulle possibilità di lavoro in Italia e in Europa, supporto alla ricerca dei posti di lavoro e assistenza nelle pratiche di assunzione. Al fine di facilitare la libera circolazione dei lavoratori nell'UE, è fondamentale il ruolo dei Servizi competenti, come la Rete EURES, la rete europea dei Servizi Per l'Impiego, coordinata dalla Commissione Europea, a cui partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei datori di lavoro.

E’ possibile consultare il portale Eures con le numerose offerte di lavoro provenienti da tutta Europa e scopri i progetti di selezione promossi dalle rete Eures Italia. Nella sezione "Living and working in Europe" ci sono le informazioni utili e i consigli sulle condizioni di vita e lavoro di ogni paese europeo.

Bonus per le aziende da 1.500 a 6.000 euro per ogni giovane assunto

Questo è un intervento che rafforza decisamente le possibilità di attuazione concreta del Piano Nazionale Garanzia Giovani. E’ prevista un’agevolazione economica per le imprese che assumono i giovani inseriti nel programma.  Sono previste diminuzioni del costo del lavoro per specifiche tipologie contrattuali, in modo da supportare economicamente l'ingresso e la stabilizzazione nel mercato del lavoro. Grazie a questa misura, le aziende ottengono un bonus se attivano:

  • un contratto a tempo determinato o in somministrazione per 6-12 mesi;
  • un contratto a tempo determinato o in somministrazione superiore a 12 mesi;
  • un contratto a tempo indeterminato.

Il sistema di assegnazione dei bonus viene gestito dall'Inps e varia da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 6.000 euro a seconda della tipologia di contratto con cui avviene l'assunzione, delle caratteristiche del giovane (profiling) e delle differenze territoriali. Per maggiori informazioni vediamo il Bonus occupazione Garanzia Giovani.

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