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Incentivi per le assunzioni al Sud: il bonus nel Decreto Sviluppo 2011

Il Decreto legge sullo Sviluppo concede un bonus assunzioni alle imprese che assumono dei lavoratori svantaggiati nel Mezzogiorno. Si tratta di un credito d’imposta con detassazione al 50 per cento.
A cura di Antonio Barbato
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bonus assunzioni decreto sviluppo

Tra le misure più importanti del Decreto Legge sullo Sviluppo del 2011 ci sono quelle relativa al sostegno alle imprese che assumono dei lavoratori al Sud. Si tratta di una detassazione al 50% dei costi salariali dei nuovi lavoratori assunti.

Gli interventi che riguardano le assunzioni al Sud introducono, infatti, un nuovo credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) che incrementano la loro base occupazionale assumendo dei lavoratori.

Si tratta di un incentivo per ogni lavoratore assunto entro 12 mesi dall’entrata in vigore del Decreto Sviluppo. La condizione è che il lavoratore appartenga alla categoria degli “svantaggiati” o “molto svantaggiati” e l’agevolazione fiscale per le imprese che assumono queste categorie dei lavoratori cambia a seconda che siano “svantaggiati” o “molto svantaggiati”.

L’incentivo spetta solo per gli incrementi occupazionali, vale a dire che ci deve essere un incremento del numero di lavoratori con contratto a tempo indeterminato rilevato ogni mese rispetto al numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato che mediamente sono stati occupati nell’impresa nei 12 mesi precedenti all’entrata in vigore del Decreto sviluppo. E l’incremento deve tener conto anche dei licenziamenti o diminuzioni occupazionali dell’impresa.

Il credito d’imposta va utilizzato dalle imprese esclusivamente in compensazione con le imposte a debito e la compensazione deve essere fatta entro tre anni dalla data di assunzione. Il credito va dichiarato nella dichiarazione dei redditi.

Bonus assunzioni dei lavoratori “svantaggiati” e “molto svantaggiati”

Il lavoratori “svantaggiati” sono coloro che sono privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, coloro che sono occupati in professioni o settori con elevato tasso di disparità tra uomo e donna, coloro che sono privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, coloro che hanno superato i 50 anni, coloro che vivono da soli e hanno una o più persone a carico, coloro che sono membri di una minoranza nazionale.

Il credito d’imposta per le imprese riguardante le assunzioni di  lavoratori “svantaggiati” spetta nella misura del 50% dei costi del salario sostenuti dall’impresa nei 12 mesi successivi all’assunzione.

I lavoratori “molto svantaggiati” sono invece coloro che sono privi di lavoro da almeno 24 mesi e per questa categoria il credito d’imposta per le imprese che assumono questa categoria di lavoratori è nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti dall’impresa nei 24 mesi successivi all’assunzione.

Decadenza del credito d’imposta per le assunzioni al Sud

Si premette che il credito d’imposta non spetta se il numero dei dipendenti è inferiore o pari a quello dell’anno di riferimento (12 mesi precedenti entrata in vigore del Decreto Legge sullo Sviluppo).

Inoltre il credito d’imposta decade dal beneficio se i posti di lavoro agevolati non sono conservati: infatti c’è il periodo minimo di 3 anni, di 2 anni per le PMI. Il credito decade anche se l’impresa ha commesso violazioni fiscali o contributive definitivamente accertate con irrogazione di sanzioni di importo non inferiore a 5.000 euro. Decade il diritto anche se ci sono state nell’impresa condanne per condotta antisindacale o  delle violazioni sulla normativa sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori.

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