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L’Agenzia delle Entrate avverte: Attenzione all’email “Le linee Guida”, contiene virus

Con un comunicato stampa l’Agenzia delle Entrate avverte i cittadini che sta girando un email falsa denominata “Le linee Guida” con allegato un file word contenente un virus. Attenzione quindi non aprire il file e cancellare l’email. Tutti i dettagli.
A cura di Antonio Barbato
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Una minaccia proveniente dal web ha indotto l’Agenzia delle Entrate ad emettere un comunicato stampa per avvertire i cittadini e contribuenti italiani sul pericolo di una email falsa contenente un virus nell’allegato word. Si tratta di una email del tutto ingannevole denominata “Le Linee Guida”, che sembrerebbe all’apparenza giungere dal Fisco direttamente al contribuente e nella quale ci sono istruzioni per evitare il famoso Redditometro. E’ tutto un inganno e quindi bisogna prestare attenzione a cestinare l’email, e segnalare come spam, senza assolutamente aprire il file word in allegato.

L’email con l’inganno trae probabilmente origine dalla pubblicazione recente, con tanto di comunicato stampa, di alcune veritiere guide fiscali dell’Agenzia delle Entrate sui rimborsi fiscali e cartelle di pagamento, le quali sono di recente pubblicazione, ed utilissime al contribuente. Ed ovviamente non arrivano via email ma bisogna andare a scaricarle sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 2 settembre 2014 “Attenzione alle finte email “Le Linee Guida”:

L’allegato contiene un virus pericoloso per il pc. L’email “Le Linee Guida” che sta circolando in queste ore, e che riporta all’interno il  logo delle Entrate, è un falso.

Inoltre il file allegato, in formato word, contiene un virus  e, se aperto, può compromettere la sicurezza del computer del destinatario.

L’Agenzia invita quindi i contribuenti che stanno ricevendo questo messaggio a non inoltrarlo ad alcuno e a eliminarlo senza aprire l’allegato, che conterrebbe presunte  istruzioni utili a evitare i controlli legati al redditometro.

Le Entrate sottolineano di essere completamente estranee a questi messaggi, che sono spesso volti a ottenere illecitamente dati personali dei cittadini”.

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