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L’istanza di dilazione frena il Durc interno negativo dell’Inps

Con la presentazione di un’istanza di dilazione il datore di lavoro può sospendere il procedimento di DURC interno negativo, che viene attivato dall’Inps in caso di semaforo giallo (il caso più frequente è il mancato pagamento dei contributi da parte dell’azienda), e che può comportare la perdita dei benefici normativi e contributivi, ossia le riduzioni dei contributi da versare per effetto delle agevolazioni contributive. E’ questa l’importante novità comunicata con un messaggio da parte dell’ente previdenziale.
A cura di Antonio Barbato
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Il nuovo sistema del DURC interno dell’Inps è partito con una serie di comunicazioni inviate a tutti i datori di lavoro inadempimenti nei confronti dell’ente previdenziale: dalle mancate comunicazioni, fino ai mancati pagamenti dei contributi previdenziali, molte aziende hanno ricevuto nella casella di posta elettronica certificata (PEC) hanno ricevuto un preavviso di DURC interno negativo. Ciò era stato preannunciato da alcuni messaggi Inps. Con un altro messaggio l’ente previdenziale conferma che i primi a ricevere le comunicazioni saranno gli intermediari (nella maggior parte dei casi i Consulenti del lavoro) e, soprattutto, che le istanze di dilazione in merito ai contributi non versati comportano la sospensione del procedimento.

Dopo i primi due mesi nei quali numerose aziende, e soprattutto i loro Consulenti del Lavoro, hanno ricevuto via PEC i preavvisi di DURC interno negativo, l’ente previdenziale ha pubblicato un messaggio, il numero 5192 del 6 giugno 2014 nel quale comunica delle “modifiche e integrazioni al messaggio 2889/2014 riguardanti le modalità di invio del preavviso e la gestione delle istanze di dilazione”.

Si tratta di un intervento che chiarisce il rapporto tra il nuovo sistema del DURC interno con le regolarizzazioni da parte delle aziende attraverso le istanze di dilazione per effettuare i pagamenti dei contributi previdenziali Inps non versati e che hanno determinato il procedimento di DURC interno negativo, con la conseguenza del rischio di un semaforo rosso per l’azienda, che determina la perdita dei benefici normativi e contributivi richiesti (dagli sgravi della legge 407/90 a tutti gli incentivi alle assunzioni che comportano una riduzione, un’agevolazione sulle aliquote contributive o sui contributi da versare). Vediamo le due importanti novità. 

Dilazioni di crediti in fase amministrativa o presso gli Agenti della riscossione

Il messaggio dell’Inps n. 5192 del 6 giugno 2014 contiene un’importante precisazione in merito alle domande di dilazione che le aziende presentano per sanare le posizioni per evitare il semaforo rosso con conseguente perdita dei benefici richiesti, anche per i mesi pregressi. L’ente previdenziale di fatto conferma un’apertura verso le aziende.

Il DURC interno negativo può essere fermato con una domanda di dilazione: “La presentazione della domanda di dilazione nei 15 giorni assegnati dal preavviso di Durc interno negativo impedisce, senza necessità che le Sedi effettuino forzature, la trasformazione del semaforo da giallo in rosso; ciò significa che il semaforo giallo rimane sospeso fino al termine entro cui deve essere definita l’istanza di dilazione ovvero,  in caso di accoglimento dell’istanza, fino al termine entro cui il datore di lavoro deve versare la prima rata.

Continua il messaggio Inps: “Scaduti tali termini, i sistemi informativi centrali verificheranno l’esito positivo/negativo del procedimento ed elaboreranno il Durc interno corrispondente; in questa fase di avvio del sistema, conformemente a quanto illustrato con il messaggio 2889/2014, tale DURC interno varrà anche per i mesi pregressi”. Per maggiori informazioni sul sistema e sul rischio del semaforo rosso sui mesi precedenti a quello contestato, vediamo il nuovo sistema del durc interno.

Rateazione avviata in ritardo. Conclude il messaggio dell’Inps: “In casi particolari, in cui la rateazione del debito contributivo sia avviata tardivamente per cause non imputabili al datore di lavoro, sarà possibile annullare il DURC negativo (forzando il semaforo contrassegnato con il lucchetto chiuso); al riguardo verranno fornite indicazioni più dettagliate”.

La comunicazione all’intermediario, poi all’azienda

Il messaggio dell’Inps a modifica ed integrazione dei precedenti per quanto riguarda le modalità di comunicazione del preavviso di DURC interno negativo, comunica che il primo a ricevere l’avviso è il Consulente del Lavoro o altro intermediario: “In conformità a tale disposizione di legge – a parziale modifica di quanto indicato nel messaggio 2889/2014 – si precisa che il preavviso di Durc interno negativo viene inviato tramite PEC all’intermediario (ossia al Consulente del Lavoro in molti casi)”. Nell’ipotesi in cui non sia disponibile l’indirizzo PEC dell’intermediario, il preavviso viene inviato all’indirizzo PEC dell’azienda ovvero del suo titolare/legale rappresentante; in mancanza di indirizzo PEC, la comunicazione viene spedita all’azienda con Raccomandata”. La comunicazione inviata dall’Inps ricevuta dai consulenti aziendali o dall’azienda è un “Invito a regolarizzare, ai sensi dell’articolo 7, comma 3, del Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007” per i benefici del mese di….. e pregressi”.

L’Inps ricorda che “il processo di invio della PEC si considera positivamente concluso soltanto all’atto della ricezione della ricevuta che attesta l’effettiva consegna al destinatario. Tale processo può concludersi con esito negativo anche nel caso in cui, pur essendo stata recapitata la comunicazione, non sia andata a buon fine la sola restituzione della ricevuta di consegna.

In tal caso si provvederà a emettere una nuova comunicazione, sostitutiva della precedente. I 15 giorni utili alla regolarizzazione decorreranno dalla data di notifica della nuova comunicazione, regolarmente recapitata come attestato dalla notifica di consegna”.

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