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Microcredito Regione Campania: fino a € 25.000 a tasso zero. Ecco il bando

Pubblicato il bando in PDF della regione Campania relativo al fondo microcredito FSE: da 5.000 a 25.000 euro di finanziamento a tasso zero, con un mutuo di 5 anni a rate costanti. Previsti quattro assi di intervento, destinatari giovani under 35, donne, disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e mobilità, immigrati, disabili e tutti i soggetti svantaggiati. Necessaria la presentazione di un progetto, sottoposto a valutazione con punteggio.
A cura di Antonio Barbato
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fondo per giovani, donne, disoccupati, lavoratori in cassa integrazione mobilità

AGGIORNAMENTO – Questo articolo tratta il Microcredito della regione Campania scaduto nel 2012. Ecco l'articolo sul Microcredito Campania dell'anno 2013.

Di seguito l'articolo sul Microcredito Campania del 2012:

La regione Campania ha pubblicato un bando di selezione per l’erogazione di microprestiti da 5.000 a 25.000 euro a condizioni favorevoli per alcuni soggetti. Si tratta di persone che difficilmente hanno accesso ai servizi bancari tradizionali, per la loro condizione economica.

La Regione Campania, ha previsto la realizzazione di interventi di microcredito istituendo, un fondo rotativo, “FONDO MICROCREDITO FSE” di 65 milioni di euro che, secondo quanto dichiarato nel Bando pubblicato sul sito della regione, ha le seguenti finalità:

  • favorire l’accesso al credito da parte delle microimprese,
  • agevolare l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego da parte di soggetti svantaggiati,
  • stimolare la ricerca e sviluppo tecnologico per favorire lo spin off delle imprese,

il tutto attraverso la concessione di prestiti da restituire fino a 25.000 euro a tasso zero. Per ottenere questo finanziamento sarà necessario presentare la domanda, con allegata la propria proposta (il progetto che si intende realizzare), ed ottenere il punteggio minimo di 60 punti. A tal fine è importantissimo il contenuto del progetto rappresentato all'Ente, che dovrà ottenere 40 punti di valutazione.

L’obiettivo primario è quello dii sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali, ovvero, la realizzazione di nuovi investimenti nell’ambito di iniziative già esistenti, da parte di categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito e in condizione di svantaggio: donne, giovani, disoccupati, immigrati e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, che generalmente sono esclusi dal sistema di credito tradizionale.

Sono previsti settori prioritari di intervento, come il turismo, la ristorazione, il commercio, i servizi sociali (cooperative, associazioni) manifatturiero, artigianato, attività professionali, intellettuali e di ricerca. Per le proposte di finanziamento relative a questi settori saranno attribuiti 20 punti in più nella valutazione del finanziamento.

Caratteristiche del finanziamento. I finanziamenti saranno concessi nella forma tecnica di mutui chirografari con le seguenti caratteristiche:

  • Entità: minimo 5.000,00 euro, massimo 25.000,00 euro;
  • Durata massima: 60 mesi;
  • Tasso: 0%
  • Tasso di mora: pari al tasso legale;
  • Rimborso: in rate costanti posticipate mensili;
  • La prima rata è fissata per il giorno 5 del settimo mese successivo alla data di stipula del contratto di finanziamento.
  • Modalità di pagamento: R.I.D., rimessa diretta con addebito sul conto corrente;
  • Nessuna garanzia richiesta. 

Si tratta quindi di una erogazione non a fondo perduto ma sotto forma di mutuo. L’agevolazione consiste nel tasso dello 0% e nella possibilità di restituire la cifra richiesta (da 5 mila a 25 mila euro, secondo scelta del richiedente, sulla base del proprio piano di spese, come vedremo) nell’arco di un massimo di 5 anni e con la ulteriore agevolazione delle rate che partono dal settimo mese successivo, quindi per la realizzazione del progetto il richiedente che ha ottenuto il finanziamento ha 7 mesi di tempo prima di iniziare a restituire i soldi con rate costanti.

65 milioni di euro per 4 tipologie di intervento. Il bando prevede quattro assi d’intervento, quattro possibili domande presentabili, ognuna diretta a specifici soggetti e con specifiche caratteristiche. Le risorse finanziarie a valere sugli Assi d’intervento e gli Obiettivi Operativi, utilizzati per l’attivazione del “Fondo MICROCREDITO FSE”, sono state così destinate:

  • 15 milioni euro per l’Asse I – settore ricerca pubblica e privata;
  • 10 milioni euro per Asse II – autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità;
  • 10 milioni euro per Asse II – disoccupati, lavoratori in CIG e mobilità;
  • 30 milioni euro per Asse III – lavoratori svantaggiati, disabili, immigrati, associazioni e cooperative sociali.

Ogni beneficiario potrà avere accesso ad un solo intervento finanziario. Quindi è possibile presentare la domanda per un solo asse di intervento, pur possedendo i requisiti per più di uno. Vediamo le quattro possibilità concesse.

SOMMARIO:

Asse I – Ricerca pubblica e privata
Asse II – giovani under 35 e donne
Asse II – Disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e mobilità
Asse III – Lavoratori svantaggiati, disabili, associazioni, cooperative
Chi può presentare la domanda
Gli esclusi
Settori prioritari
Spese ammissibili nel progetto
Presentazione delle domande, scadenza e ordine cronologico
Valutazione del progetto: i 60 punti da ottenere
Erogazione del finanziamento e pagamento a rate
Obblighi e controlli

Asse I – Spin off d’impresa nel settore della ricerca pubblica e privata

I primi progetti finanziabili con il mutuo a tasso zero fino a 25.000 euro sono relativi alla linea di intervento 1 prevista dal bando ossia, il sostegno allo spin off d’impresa nel settore della ricerca pubblica e privata. Per questi progetti sono destinati 15 milioni di euro (più di 600 progetti finanziabili).

Questo asse riguarda quindi ogni iniziativa imprenditoriale avente come scopo lo sfruttamento dei risultati della ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi derivati dall’attività di ricerca. Possono presentare le proposte, i progetti, i seguenti soggetti:

  • titolari di assegni di ricerca;
  • titolari di borse di studio post-laurea e post-dottorato;
  • titolari di borse di studio universitarie;
  • allievi di corsi di specializzazione e di dottorato;
  • laureati specializzati;
  • dottori di ricerca;
  • soggetti impegnati in contesti di ricerca industriali.

Le Università devono essere riconosciute dall’ordinamento nazionale. Non esistono limitazioni relative all’indirizzo accademico. Eventuali titoli conseguiti all’estero devono essere riconosciuti in Italia. E’ a carico del proponente allegare idonea documentazione. Per soggetti impegnati in contesti di ricerca industriali si intendono, ad es., soggetti che hanno svolto attività di collaborazione certificabile per almeno un anno c/o centri di ricerca pubblica e/o privata, laboratori di ricerca industriale, centri per l’innovazione, ecc.. E’ a carico del proponente allegare idonea documentazione.

Per le società costituende i requisiti dovranno essere posseduti da almeno un socio. Per le iniziative esistenti i requisiti si intenderanno soddisfatti anche nel caso di assunzione nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di un lavoratore in possesso dei requisiti di cui sopra.

Asse II – giovani under 35 e donne

Questo asse di intervento "autoimprenditorialità, autoimpiego, emersione e nuova imprenditorialità", finanziato con 10 milioni di euro (più di 400 progetti) è indirizzato ad un numero maggiore di soggetti, ossia coloro che scelgono la strada imprenditoriale e, come gli altri aventi diritto, hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. Si tratta dei seguenti soggetti:

  • giovani che non abbiano ancora compiuto 35 anni di età alla data di presentazione della domanda;
  • donne di qualsiasi età.

Per le società costituende, i requisiti (giovani e/o donne) devono essere detenuti, alla data di presentazione della proposta, dalla maggioranza numerica e per quote di partecipazione dei soci. Per le nuove imprese (meno di 5 anni di attività), secondo la legge n. 180 del 20011, i requisiti si intendono soddisfatti se sono costituite da almeno un giovane e/o una donna. Per le iniziative esistenti i requisiti si intenderanno soddisfatti anche nel caso di assunzione nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di un lavoratore in possesso dei requisiti di cui sopra.

Asse II –  incentivi per disoccupati, lavoratori in cassa integrazione e mobilità

Questa linea di intervento “consolidamento del sistema d’incentivi rivolto ai segmenti deboli del mercato del lavoro”, con progetti finanziati per un totale di 10 milioni di euro (almeno 400 progetti) è dedicata ai lavoratori in difficoltà nel mondo del lavoro. Le proposte per questo asse potranno essere presentate da:

  • disoccupati;
  • lavoratori in Cassa integrazione Guadagni (CIG);
  • lavoratori in mobilità.

La CIG ordinaria è rivolta alle aziende industriali non edili, alle aziende industriali ed artigiane dell’edilizia. I lavoratori che possono usufruire della CIG sono: operai, intermedi, impiegati e quadri, lavoratori assunti con contratti di formazione lavoro, ora contratti di inserimento o con contratti di solidarietà purché assunti con qualifiche che possano fruire dei relativi interventi, lavoratori part-time, lavoratori soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro che svolgono attività assimilabile a quella industriale compresi gli operai di cooperative agricole soggette alle norme che disciplinano la CIGO per il settore industriale.

Per le società i requisiti dovranno essere posseduti da almeno un socio. Per le iniziative esistenti i requisiti si intenderanno soddisfatti anche nel caso di assunzione nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di un lavoratore in possesso dei requisiti di cui sopra.

Asse III –associazioni, cooperative, disabili e lavoratori svantaggiati

Si tratta di un'altra linea di intervento in favore di soggetti in difficoltà nell’ingresso nel mondo del lavoro. Per questi progetti il totale dei finanziamenti è pari a 30 milioni di euro (almeno 1.200 progetti finanziati). Coloro che possono presentare delle proposte sono i seguenti soggetti:

  • lavoratori svantaggiati;
  • disabili;
  • immigrati (cittadini dei Paesi dell’Unione Europea o cittadini di altri paesi se in possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno);;
  • imprese del terzo settore (associazioni riconosciute e cooperative sociali).

Per le società i requisiti dovranno essere posseduti da almeno un socio. Per le iniziative esistenti i requisiti si intenderanno soddisfatti anche nel caso di assunzione nei dodici mesi antecedenti la presentazione della domanda di un lavoratore in possesso dei requisiti di cui sopra. 

Chi sono i lavoratori svantaggiati. Si tratta dei seguenti soggetti, secondo il Regolamento (CE) 800/2008:

  • chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
  • chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;
  • lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;
  • adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
  • lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 % la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato se il lavoratore interessato appartiene al genere sottorappresentato;
  • membri di una minoranza nazionale all’interno di uno Stato membro che hanno la necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un’occupazione stabile.

Chi può presentare la domanda: persone fisiche, microimprese e cooperative

Sono ammessi alla presentazione delle proposte i soggetti con i requisiti soggettivi, che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Campania o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nel territorio regionale.

I requisiti soggettivi per ogni progetto. In riferimento alle persone fisiche, i proponenti devono possedere i seguenti requisiti:

  • essere cittadini dei Paesi dell’Unione Europea o cittadini di altri paesi se in possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno;
  • aver compiuto 18 anni di età, alla data di presentazione della proposta;
  • non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita;
  • non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione previste dall’art. 38 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.(divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione).

Per le imprese, oltre al possesso dei requisiti appena detti  in capo al titolare della ditta individuale e ai soci della costituenda/costituita società, le proposte potranno essere presentate dalle microimprese (impresa che occupi meno di 10 persone e con un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro) costituende o costituite oppure dalle imprese del terzo settore, ossia associazioni riconosciute e cooperative sociali, costituende o costituite. Sono ammissibili le sole associazioni iscritte all’Albo Sociale della Regione Campania. Le associazioni costituende, devono entro 30 giorni provvedere alla richiesta di iscrizione all’Albo Sociale della Regione Campania.

Gli esclusi dal finanziamento per ogni asse di intervento

Sono escluse le domande presentate da:

  • proponenti che non possiedono i requisiti soggettivi precedentemente elencati;
  • imprese non aventi sede legale, amministrativa ed operativa in Campania;
  • imprese già attive non in regola con tutti gli adempimenti previsti dalle vigenti normative in materia d’impresa: Partita IVA, iscrizione al Registro Imprese, CCIAA;
  • persone fisiche e/o giuridiche che abbiano avuto protesti per assegni bancari/postali e/o cambiali e/o vaglia cambiari negli ultimi cinque anni dalla data di presentazione della domanda, salvo che all’atto della domanda abbiano proceduto al pagamento del titolo protestato ed abbiano presentato domanda di riabilitazione al Tribunale – nel caso di assegni bancari/ postali e/o cambiali e/o vaglia cambiari protestati il cui pagamento è avvenuto oltre i 12 mesi dalla levata del protesto – oppure, nel caso di cambiali e/o vaglia cambiari il cui pagamento è avvenuto entro i 12 mesi dalla levata del protesto o per accertata illegittimità o erroneità della levata, qualora sia stata avviata la procedura di cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti istituito presso il Registro delle Imprese;
  • persone fisiche e/o giuridiche proprietarie di beni immobili, diritti reali di godimento su immobili (diritto di superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione e servitù) o beni mobili iscritti su pubblici registri (autoveicoli, navi, aerei, rendite dello Stato) gravati da ipoteca legale, o giudiziale;
  • imprese che non siano in regola con i versamenti relativi ad imposte, tasse, contributi previdenziali ed assistenziali.

In ottemperanza ai Regolamenti comunitari vigenti, sono escluse le imprese operanti nei seguenti settori:

  • Pesca e acquacoltura – Regolamento CE n. 104/2000
  • Industria carbonifera – Regolamento CE n. 1407/2002
  • Produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
  • Attività riguardanti le lotterie, le scommesse i giochi (ATECO 2007 – Sezione R divisione 92)
  • Attività di organizzazioni associative previste dall’ATECO 2007 Sezione S divisione 94
  • Attività di costruzioni previste dall’ATECO 2007 Sezione F, con la sola eccezione della divisione 43.2 e 43.3
  • Attività immobiliari previste dall’ATECO 2007 Sezione L divisione 68
  • Attività degli intermediari al commercio (ATECO 2007 – Sezione G divisione 46.1)
  • Le imprese già costituite che abbiano ricevuto, nel triennio precedente, altro contributo comunitario, nazionale o regionale in regime de minimis, che, cumulato a quello richiesto, superi la soglia massima prevista da tale regime pari a Euro 200.000,00.

Elenco dei settori prioritari: chi avrà la precedenza ottenendo 20 punti in più

Una volta individuato l’asse di intervento di propria competenza, il cittadino o lavoratore che aspira a ricevere il finanziamento deve tener conto che nel Bando, la Regione Campania indica i settori prioritari: “In coerenza con quanto previsto dalla strategia d’investimento e dal Piano Operativo sono da considerarsi prioritarie le proposte rientranti nelle seguenti categorie di attività:

  • servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio);
  • tutela dell’ambiente;
  • servizi sociali alle persone;
  • servizi culturali;
  • ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione);
  • risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • manifatturiero;
  • artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali;
  • attività professionali in genere;
  • commercio di prossimità (attività commerciali localizzate in aree urbane, rurali e montane al fine di favorire la rivitalizzazione, riqualificazione, attrattività, vivibilità e sicurezza di tali aree, nonché di evitare lo spopolamento dei piccoli comuni).

Quali sono le spese del business plan ammissibili al finanziamento

Sono considerate ammissibili al finanziamento dell’iniziativa Microcredito FSE le spese afferenti al progetto presentato, sostenute dopo la presentazione della domanda. Più precisamente, saranno ammissibili le spese coerenti con il piano d’impresa presentato e se sostenute, secondo la tempistica prevista per la realizzazione degli investimenti nella domanda presentata e comunque entro il limite massimo di 24 (ventiquattro) mesi dalla firma del contratto di finanziamento.

Elenco fornito dalla Regione nel Bando. Sono considerate ammissibili al finanziamento:

  • le spese, strettamente inerenti il ciclo economico, per l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature nuovi o usati;
  • le opere murarie necessarie all’adeguamento e messa a norma dei locali adibiti all’attività;
  • i beni immateriali ad utilità pluriennale, inclusi i diritti di brevetto, le licenze, i piani di sviluppo di impresa, i piani di marketing, i piani finalizzati all’internazionalizzazione se connessi ad un piano di ampliamento della base produttiva;
  • le spese per l’ acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
  • le spese per utenze e canoni di locazione degli immobili strumentali all’esercizio dell’attività;
  • le spese per l’aggiornamento dei software;
  • le spese per servizi di consulenza professionale (legale, tecnica, commerciale);
  • le spese per il personale qualora sulla risorsa non siano già stati concessi sgravi contributivi o incentivi all’assunzione in base a leggi nazionali, regionali o progetti a finanziamento statale e/o regionale (quale ad esempio: Campania al lavoro).

Per le imprese esistenti, le spese di cui sopra sono ammissibili se collegate ad un programma di ampliamento o espansione dell’attività imprenditoriale.

Spese escluse dal finanziamento:

  • le spese relative a mezzi di trasporto su strada da parte di imprese che effettuino il trasporto di merci su strada per conto terzi;
    • Le spese relative all’acquisto di autovetture/automezzi se non limitatamente ai mezzi strettamente funzionali all’attività d’impresa;
    • Le spese relative all’acquisto di beni usati da privati;
    • gli interessi passivi;
    • l’imposta sul valore aggiunto recuperabile.

Presentazione delle domande e l’ordine cronologico fino ad esaurimento fondi

Le proposte devono essere presentate esclusivamente secondo il modello di presentazione della Domanda allegato al Bando pubblicato sul sito regionale e, come abbiamo visto, devono prevedere finanziamenti con importi da un minimo di 5.000 euro ed un massimo di 25.000 euro in relazione alle spese ammissibili opportunamente dettagliate nel business plan presentato. Le domande di accesso al Fondo MICROCREDITO FSE possono essere presentate a decorrere dalle ore 9.00 a.m. del 19 novembre 2012 alle ore 12.00 a.m. del 19 dicembre 2012. 

Prima domanda elettronica tramite i siti. I soggetti interessati devono presentare, a pena di esclusione, la domanda in formato elettronico, il cui modulo, da compilare on line, verrà reso disponibile sui siti internet della Regione Campania (www.fse.regione.campania.it) e di Sviluppo Campania S.p.A. (www.sviluppocampania.it). Inoltre, Sviluppo Campania S.p.A. metterà a disposizione delle postazioni internet per la compilazione della domanda c/o le proprie sedi, c/o i Centri per l’Impiego e gli sportelli itineranti, che saranno adeguatamente pubblicizzati sui siti internet sopra indicati.

Poi entro 5 giorni tramite raccomandata o corriere. Entro i successivi 5 giorni la domanda stampata, con allegata tutta la documentazione indicata, datata e firmata, dovrà essere inviata in unica soluzione, a mezzo raccomandata, o posta celere, con ricevuta di ritorno, oppure tramite corriere con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo: Fondo MICROCREDITO FSE, c/o Sviluppo Campania S.p.A., Area ASI Marcianise Sud, 81025 – Marcianise (CE). 

Per il rispetto dei termini di invio si considera la data di spedizione. Le domande pervenute incomplete si intenderanno decadute e Sviluppo Campania S.p.A. ne darà tempestiva comunicazione, tramite raccomandata a.r. o telegramma, ai Soggetti Proponenti. Ogni proponente, ricorda il Bando, potrà presentare una sola domanda di accesso al microcredito.

Attenzione a quanto previsto dal bando sulla cronologia: Al fine di garantire la massima trasparenza, le domande saranno registrate da Sviluppo Campania S.p.A. in ordine cronologico in base alla data di presentazione in formato telematico, con assegnazione di un numero identificativo univoco che seguirà la pratica fino al momento del completo e definitivo rimborso del finanziamento da parte del soggetto finanziato. Solo le domande validamente presentate saranno oggetto di valutazione. Quindi le domande vanno presentate in maniera perfetta e celere. 

La comunicazione dell’esito. Sviluppo Campania S.p.A. trasmetterà periodicamente ed entro il termine massimo di 45 giorni solari dalla data di presentazione della domanda all’Autorità di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013 un prospetto generale con allegato l’esito delle domande istruite e le relative motivazioni. L’Autorità di Gestione adotterà i provvedimenti di concessione o diniego del finanziamento nel termine massimo di 30 giorni dalla ricezione della comunicazione. I provvedimenti di concessione saranno pubblicati sul sito della Regione. L’assegnazione dei finanziamenti sarà gestita attraverso una procedura a sportello, senza procedere alla formazione di graduatorie.

La valutazione proseguirà fino all’esaurimento dei fondi per singolo Asse ed Obiettivo Operativo su base provinciale. Sviluppo Campania S.p.A. non procederà all’istruttoria di ulteriori domande e ne darà tempestiva comunicazione, tramite raccomandata a.r. o telegramma, ai Soggetti Proponenti.

La valutazione del progetto: 60 punti per ottenere il finanziamento

Conformemente a quanto stabilito nella Deliberazione n. 935 della Giunta Regionale del 30/05/2008 concernente la “presa d’atto dei Criteri di selezione delle operazioni”, la selezione delle domande di finanziamento avrà luogo sulla base dei seguenti criteri: 

  • Contenuto del progetto (40 punti). La valutazione per l’assegnazione del punteggio di 40 punti sarà effettuata sui seguenti elementi:  Validità tecnica, economica e finanziaria del progetto (redditività, sostenibilità finanziaria, capacità rimborso del prestito, prospettive di mercato, coerenza soggetto proponente). Il risultato può essere: Non adeguato = 0; Adeguato = 40 punti.
  • Coerenza del progetto rispetto ai settori prioritari (20 punti). La valutazione per l’assegnazione dei 20 punti riguarderà la “Coerenza del progetto rispetto ai settori prioritari di intervento” (di cui abbiamo parlato prima). Il risultato può essere: Non coerente = 0; Coerente = 20.
  • Creazione nuova occupazione (10 punti).  Nel caso il progetto crei nuova occupazione ci sarà l’assegnazione di 10 punti. In caso contrario punteggio pari a 0 su questo punto. Per nuova occupazione si intende, i posti di lavoro creati dal progetto d’investimento, compresi i posti di lavoro creati in seguito all’aumento del tasso di utilizzo delle capacità produttive, imputabili all’investimento;
  • Modalità organizzativa: micro attività (10 punti). Se si tratta di micro attività con fatturato inferiore ad € 500.000,00), saranno assegnati 10 punti, in caso contrario 0 punti.
  • Integrazione sociale (10 punti). Se si tratta di una proposta che include la presenza di immigrati, disabili, soggetti che hanno concluso il percorso riabilitativo dalla tossicodipendenza, saranno assegnati 10 punti. In caso contrario, 0 punti.
  • Cooperative (10 punti). Se si tratta di imprese costituite sotto forma di cooperative sarà assegnato un punteggio di 10 punti. In caso contrario, 0 punti.

Punteggio minimo 60 punti. Il punteggio minimo affinché il progetto sia valutato finanziabile è pari a 60/100, di cui 40 punti derivanti dalla validità tecnica, economica e finanziaria del progetto. Quindi il primo punto in elenco è sicuramente decisivo.

Riveste quindi decisiva rilevanza il progetto presentato, la corretta presentazione dei preventivi di spesa, l’organizzazione documentale della proposta inoltrata. La richiesta economica dovrà essere adeguata e congrua rispetto al progetto presentato. E’ consigliabile affidarsi ad un professionista del settore o comunque presenziare agli incontri informativi che la Sviluppo Campania SpA ha organizzato.

I beneficiari potranno avvalersi di un servizio di tutoraggio nella fase iniziale di attuazione dell’iniziativa ammessa al finanziamento. Sviluppo Campania S.p.A., infatti, fornisce un servizio gratuito di accompagnamento alla presentazione della domanda presso gli sportelli di rappresentanza ed itineranti.

Una volta ammesso al beneficio del microcredito, il destinatario potrà usufruire di un servizio di supporto ed assistenza “tutoraggio”, offerto da Sviluppo Campania S.p.A., su specifica richiesta del soggetto beneficiario, con l’intento di affiancarlo nel percorso di costituzione della propria iniziativa imprenditoriale o di avvio del progetto richiesto, allo scopo di contribuire alla sostenibilità delle iniziative finanziate. Il tutoraggio avrà una durata di 6 mesi a partire dalla firma del contratto di finanziamento.

Erogazione del finanziamento e modalità di pagamento delle rate

Erogazione del finanziamento: necessaria una richiesta. L’erogazione avverrà tramite bonifico bancario in un’unica soluzione dopo la sottoscrizione del contratto di finanziamento e previa presentazione di richiesta con allegati: dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante la vigenza dell’impresa e l’ iscrizione alla CCIAA (ove prevista), copia del contratto regolarmente registrato attestante la disponibilità della sede oggetto del programma d’investimenti proposto, attestazione bancaria relativa all’apertura di un c/c esclusivamente intestato al soggetto Proponente. La richiesta di erogazione deve essere presentata entro il termine massimo di 4 (quattro) mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

Pagamento del finanziamento e ritardi sulle rate. Il beneficiario provvederà a versare, tramite banca service, le rate del finanziamento erogato. Il beneficiario che non dovesse ottemperare al pagamento anche di una sola rata sarà invitato ad adempiere nel termine perentorio di 10 (dieci) giorni dalla ricezione della diffida ad adempiere che Sviluppo Campania S.p.A. invierà tempestivamente.

Decorso il termine senza che il beneficiario abbia risposto alla diffida per motivare il mancato pagamento, Sviluppo Campania S.p.A informerà l’Autorità di Gestione che valuterà se procedere alla revoca del finanziamento e alla segnalazione alla Guardia di Finanza. La diffida potrà essere trasmessa con qualsiasi mezzo, anche telematico, dal quale sia possibile evincere la ricezione da parte del destinatario.

Il mancato rispetto delle scadenze di rimborso del piano di ammortamento del finanziamento comporterà l’attivazione delle procedure di recupero dei crediti in via amministrativa, in conformità ai criteri, modalità

e tempi normalmente adottati per il realizzo dei crediti bancari. In caso di mancato pagamento di 3 (tre) rate consecutive, di fallimento dell’attività imprenditoriale o di grave inadempimento dell’impresa finanziata ai sensi dell’art. 1455 c.c., Sviluppo Campania S.p.A. sottoporrà la posizione all’attenzione dell’Autorità di Gestione per l’adozione dei provvedimenti di competenza e attiverà le procedure di recupero da intraprendere, ricorrendo anche alle procedure legali per il recupero forzoso dei crediti, in osservanza con quanto previsto dai Regolamenti comunitari vigenti e dalle Direttive di attuazione approvate dall’AdG FSE.

Concessione del finanziamento,  obblighi del destinatario e controlli

I beneficiari ammessi al finanziamento del Fondo sottoscriveranno un contratto con Sviluppo Campania S.p.A. che disciplinerà gli obblighi contrattuali delle parti. Sviluppo Campania S.p.A. provvederà a dare comunicazione dell’ammissione al finanziamento concesso entro 15 giorni dal provvedimento di concessione. I contratti di finanziamento prevederanno, tra l’altro, in ogni caso i seguenti obblighi per i soggetti destinatari:

  • per le imprese costituende, obbligo di costituirsi entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento di concessione del finanziamento, fatta salva la possibilità di concordare una proroga previa dimostrazione di comprovati motivi ostativi;
  • per le imprese esistenti: compilare nuovamente una dichiarazione nella quale si attesti che, tra la data di presentazione della domanda e la data di stipula del contratto di finanziamento, gli aiuti de minimis complessivi ricevuti nel triennio, comprensivo dell’esercizio in corso e dei due precedenti, non eccedano la soglia pari a 200.000,00 euro nei tre anni;
  • obbligo di comunicare a Sviluppo Campania S.p.A. il completamento del programma d’investimento previsto;
  • mantenimento della sede amministrativa, legale ed operativa all’interno della Regione Campania fino alla completa restituzione del finanziamento (fino a 5 anni);
  • obbligo di non trasferire o alienare, per tutta la durata del finanziamento, i macchinari, gli impianti e le attrezzature acquisite tramite l’intervento del Fondo;
  • impossibilità, per tutto il periodo di rimborso del finanziamento, di variare il codice ATECO del soggetto proponente con un nuovo codice non ammissibile;
  • obbligo a svolgere l’attività finanziata per tutta la durata del finanziamento;
  • applicazione nei confronti dei lavoratori delle norme in materia di lavoro e dei contratti collettivi di lavoro;
  • adempiere alle disposizioni dell’art. 17 della L.68/99 e s.m.i. o attestazione di non assoggettabilità ai sensi della L. n. 247 del 24.12.2007;
  • presentazione annuale della dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante la vigenza dell’impresa;
  • presentazione del bilancio annuale o della dichiarazione dei redditi;
  • rendersi disponibile fino ai 3 (tre) anni successivi alla chiusura del programma a qualsivoglia richiesta di controlli, di informazioni, di dati, documenti, attestazioni o dichiarazioni da parte della Regione Campania, dello Stato Italiano, dell’Unione Europea o da parte di fornitori di servizi per la Regione Campania;
  • agevolare l’effettuazione dei controlli e fornire le informazioni richieste da Sviluppo Campania S.p.A. o dalla Regione Campania entro i termini stabiliti;
  • adottare una contabilità separata riferita al finanziamento percepito al fine di consentire un più agevole riscontro delle spese oggetto di intervento di microcredito.

I controlli sulla corretta esecuzione delle spese oggetto di finanziamento avverranno mediante verifiche documentali e sopralluoghi presso la sede dell’impresa. Nel corso dei controlli saranno accertati anche il completamento e il funzionamento degli investimenti realizzati attraverso il finanziamento con il Fondo Microcredito FSE. Tutti i giustificativi originali comprovanti la spesa effettivamente sostenuta dal soggetto destinatario dell’aiuto devono essere disponibili per le attività di verifica e controllo.

Il PDF del bando ufficiale

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