Trattativa contratto commercio: rinnovo CCNL nel 2023
Le parti stipulanti il contratto del settore Terziario, Distribuzione e servizi hanno stabilito che la trattativa per il rinnovo del contratto Commercio avverrà in cinque incontri tra le parti tra gennaio e maggio del 2023 con l'obiettivo di rinnovare il CCNL Commercio nell'anno 2023.
Con il Protocollo Straordinario di settore del 12 dicembre 2022 sono state approvati tre interventi per iniziare ad aumentare le retribuzioni dei lavoratori del settore commercio.
In particolare, nel Protocollo sono state approvate le erogazioni:
- di due una tantum nella busta paga di gennaio e marzo 2023;
- di una somma lorda mensile da intendersi come incremento della paga base a titolo di acconto assorbibile dai futuri aumenti contrattuali, a partire da aprile 2023.
Abbiamo quindi una trattativa di rinnovo del contratto commercio che è partita con un’anticipazione di aumenti retributivi e arretrati contrattuali e con una calendarizzazione di incontri prestabilita.
Le parti hanno dichiarato nel Protocollo l’intento comune di trovare possibili soluzioni nell’arco del 2023.
Gli incontri per il rinnovo del CCNL Commercio, secondo quanto stabilito dalle parti stipulanti nel Protocollo Straordinario di settore, proseguiranno senza soluzione di continuità, sono volti a giungere alla sottoscrizione del nuovo CCNL Commercio, e si tengono nelle seguenti date: 25 gennaio 2023, 22 febbraio 2023, 29 marzo 2023, 19 aprile 2023 e 31 maggio 2023.
E’ pertanto auspicabile che il rinnovo del CCNL Commercio avverrà intorno alla metà o seconda parte dell’anno 2023.
Quanto aumenterà lo stipendio con il rinnovo del contratto commercio?
Con la stipula del Protocollo Straordinario di settore in data 12 dicembre 2022, le parti stipulanti, ossia Confcommercio Imprese per l’Italia e per i lavoratori la Filcams Cigl, la Fisascat Cisl e la Uiltucs, hanno effettuato un intervento salariale straordinario, che è finalizzato proprio a combattere immediatamente gli impatti economici e sociali a carico del settore del terziario e delle aziende che applicano il CCNL Terziario, Distribuzione e Servizi (CCNL TDS) in conseguenza della pandemia da Covid-19, dell’emergenza energia e del ritorno dell’inflazione.
In effetti il potere di acquisto dei lavoratori si è fortemente ridimensionato e quindi le parti, nelle more di un accordo per il rinnovo del CCNL Terziario, Distribuzioni e Servizi, hanno approvato le seguenti misure:
- Una tantum a gennaio 2023;
- Una tantum a marzo 2023;
- Acconto assorbibile da aprile 2023.
Le due una tantum sono pari a 350 euro complessivi al livello quarto, da riparametrare secondo il livello di inquadramento ed erogate quale arretrato di retribuzione assoggettato a tassazione separata in base ai mesi di anzianità di servizio maturata durante il periodo 2020-2022, quindi da gennaio 2020 a dicembre 2022.
L’acconto assorbibile è invece erogato in misura mensile a partire dal mese di aprile 2023 ed è un emolumento aggiuntivo delle retribuzioni fisse e continuative del lavoratore che va inteso come ”incremento della paga base a titolo di acconto assorbibile da futuri aumenti contrattuali”.
Questi due interventi delle parti sociali comunicano due novità.
La prima è che ai lavoratori del settore commercio compete una retribuzione a titolo di arretrato stipendiale che va a compensare il triennio 2020-2022 ed il diritto dei lavoratori ad un rinnovo. Le due una tantum vanno quindi far recuperare ai lavoratori in busta paga un emolumento retributivo lordo che compensa quel triennio.
La seconda novità è che ai lavoratori del commercio è stata già aumentata la paga base da aprile 2023, quale acconto del futuro aumento del CCNL. In sostanza ai lavoratori da aprile 2023 spetteranno degli aumenti della retribuzione annua lorda (RAL) pari alle seguenti cifre mensili, erogate provvisoriamente con un acconto assorbibile:
- Quadri 52,08 euro;
- Primo livello 46,92 euro;
- Secondo livello: 40,58 euro;
- Terzo livello: 34,69 euro;
- Quarto livello: 30 euro;
- Quinto livello: 27,10 euro;
- Sesto livello: 24,33 euro;
- Settimo livello: 20,83 euro.
Operatori di vendita:
- Prima categoria: 28,32 euro;
- Seconda categoria: 23,78 euro.
Questo significa che gli aumenti della paga base e quindi delle tabelle retributive del CCNL Commercio, quando sarà approvato definitivamente il rinnovo del contratto commercio nell’anno 2023, saranno superiori a quanto già erogato da aprile 2023 in poi, in quanto l’acconto assorbibile è appunto un acconto che verrà assorbito da futuri aumenti contrattuali.
Quindi, mentre l’una tantum è un importo che compensa parzialmente il diritto a rinnovi negli anni 2020-2022 e dipende dai mesi di anzianità di servizio nel triennio, l’acconto assorbibile erogato da aprile 2023 avvia di fatto già l’aumento degli stipendi da rinnovo del CCNL Commercio.
Le parti nel Protocollo ricordano la profondità e la pervasività degli impatti economici e sociali a carico del terziario di una fase apertasi ai primi del 2020 ed ancora non conclusa, caratterizzata dalla pandemia e dalla riapertura di un teatro di guerra in Europa, dall’emergenza energia e dal ritorno dell’inflazione, dalle sfide della transizione digitale e della transizione ambientale, ma ricordano altresì il contributo che ha reso il settore durante il periodo, caratterizzato dagli ammortizzatori sociali emergenziali.
Sottolineano, soprattutto, la necessità di costruire una risposta economica alle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori del settore per contribuire alla tenuta del loro potere di acquisto. E in questa ottica, è stato approvato il Protocollo Straordinario e la calendarizzazione degli incontri per il rinnovo del CCNL Commercio.