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Assegno o pensione sociale: spetta il bonus di 200 euro

Il bonus 200 euro, l’una tantum prevista dal Decreto aiuti, spetta anche ai titolari di trattamenti di natura assistenziale come l’assegno sociale o la pensione sociale. L’erogazione è automatica nelle mensilità di luglio 2022. Vediamo nel dettaglio.
A cura di Antonio Barbato
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Il bonus di 200 euro viene erogato anche ai titolari di assegno sociale o pensione sociale. L'accredito avviene d'ufficio, nelle mensilità di luglio, senza alcuna domanda da presentare.

L‘assegno sociale e la pensione sociale sono due prestazioni di natura assistenziale dell'Inps che danno diritto all'indennità una tantum di 200 euro per effetto di quanto previsto dal comma 1 dell'articolo 32 del Decreto Legge n. 50 del 2022.

L'articolo del Decreto Aiuti 2022 prevede infatti che l’indennità una tantum di 200 euro è riconosciuta d’ufficio con la mensilità di luglio 2022 in favore dei soggetti ”residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 30 giugno 2022 e reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l'anno 2021 a 35.000 euro”.

Rientrano tra i trattamenti di natura assistenziale per i quali verrà corrisposta d’ufficio l'indennità una tantum sia l'assegno sociale di cui all’articolo 3, comma 6, della legge n. 335/1995 che la pensione sociale di cui all’articolo 26 della legge 30 aprile 1969, n. 153.

Il bonus di 200 euro viene corrisposto ai soggetti che risultano titolari del trattamento alla data del 1° luglio 2022.

La norma prevede dei requisiti. Il primo requisito è quello della residenza in Italia. L’indennità viene corrisposta esclusivamente ai soggetti che risultino residenti in Italia alla data del 1° luglio 2022. Il secondo requisito è un requisito reddituale. L'una tantum di 200 euro viene corrisposta a coloro che hanno un “reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l'anno 2021 a 35.000 euro”.

Il comma 3 del citato articolo 32 prevede che l'indennità una tantum per pensionati non costituisce reddito ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali; non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile.

Il comma 1 dell’articolo 32 del decreto-legge n. 50/2022 prevede che l’indennità una tantum di 200 euro sia riconosciuta d’ufficio con la mensilità di luglio 2022.

L’Istituto provvede automaticamente all’erogazione del beneficio senza necessità che i soggetti destinatari della norma debbano presentare alcuna istanza.

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