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Bonus, incentivi e detrazioni per la casa nella Legge di Bilancio 2018

Con la Legge di Bilancio 2018 vengono riconfermati i bonus casa per ristrutturazioni per l’anno 2018. Si tratta dell’ecobonus 2018 che premia con una detrazione al 65 per cento le spese di efficienza energetica (climatizzatori invernali, pannelli solari, ecc.). L’ecobonus spetta anche ai condomini con aliquote al 70% e 75%. Prorogato anche il bonus ristrutturazioni al 50% e per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La detrazione per l’acquisto di finestre e caldaie scende dal 65% al 50%. Vediamo tutte misure nel dettaglio.
A cura di Antonio Barbato
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Il Governo con la Legge di Bilancio 2018 ha confermato e prorogato per il 2018 una serie di agevolazioni relative alla “casa”. Tra i bonus, incentivi e detrazioni per la casa c’è stata la conferma del bonus ristrutturazioni, dell’ecobonus e dei bonus per acquisto di mobili ed elettrodomestici. Scende la detrazione per l’acquisto di finestre e caldaie.

Gli interventi della Legge di Bilancio 2018, legge n. 205 del 27 dicembre 2017, consentono quindi di fruire di una serie di agevolazioni fiscali, consistenti nel poter detrarre dall'Irpef una percentuale della spesa sostenuta.

La ripartizione, ricordiamo, va effettuata in 10 anni d'imposta, a partire dall'anno di sostenimento della spesa, debitamente documentata.

Vediamo le detrazioni per la casa in vigore nell’anno d’imposta 2018 e tutte le misure nel dettaglio.

Detrazioni per la casa 2018: le novità

È stato prorogato per il 2018 “l’Ecobonus” per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici che permette una detrazione del 65 per cento delle spese relative ai lavori effettuati per migliorare l’efficienza energetica delle unità immobiliari considerate singolarmente.

La detrazione per risparmio energetico spetta anche ai lavori al condominio, quindi effettuati su parti condominiali, con aliquote di detrazione più elevate, fissate al 70 per cento in caso di lavori relativi all’involucro dell’edificio superiore al 25 per cento della superficie lorda, al 75 per cento per gli interventi di miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva.

Inoltre, sempre per il 2018, viene confermato il bonus ristrutturazioni, l’agevolazione fiscale per gli immobili oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia e recupero del patrimonio edilizio. Anche nel 2018 per queste spese è prevista una detrazione del 50 per cento per le spese relative alla ristrutturazione edilizia.

Prevista anche il 2018 la detrazione sempre al 50 per cento per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici aventi elevate prestazioni energetiche funzionali all’arredamento dell’immobile ristrutturato.

A tali buone notizie si accompagna una meno piacevole e cioè la riduzione della detrazione al 50 per cento (prima fissata al 65 per cento) per le spese di acquisto di finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa.  Tali interventi, finalizzati al risparmio energetico, vengono penalizzati con una diminuzione della percentuale di detrazione in quanto non relative ad interventi radicali sull’edificio.

 

Ricordiamo che il contribuente può beneficiare di una detrazione fiscale in percentuale sulla spesa sostenuta, nell’anno d’imposta, debitamente documentata. Tale detrazione riduce l’imposta Irpef ed è fruibile presentando il modello 730 o il modello Redditi PF.

Vediamo nel dettaglio tutte le misure previste nel testo ufficiale della Legge di Bilancio 2018, la legge n. 205 del 27 dicembre 2017.

 

Ecobonus 2018: detrazione al 65% per risparmio energetico

Con la Legge di Bilancio 2018 il Governo conferma le agevolazioni per la casa. In particolare al comma 1 lett. A) dell’art. 3 della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017 vengono riconfermate per il 2018 le detrazioni fiscali sulle spese per gli interventi sul risparmio energetico.

La percentuale di detrazione è fissata al 65 per cento sugli investimenti per interventi di “efficientamento energetico” delle unità immobiliari considerate singolarmente.

Infatti, per tutto l’anno 2018 sono confermate le detrazioni per i lavori che riguardano il miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione, già previste in passato e negli anni riconfermate.

Ma cosa si intende per interventi di efficientamento energetico? Con il termine interventi di efficientamento energetico si intendono tutte quelle opere e lavori che permettono il risparmio energetico in questo caso di un’abitazione.

Le detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico sono state introdotte dalla legge finanziaria per il 2007, da allora negli anni a venire sono state riconfermate e talvolta aggiornate ampliando sempre di più la platea di interventi ammessi a godere il bonus.

Ad oggi tra gli interventi ammessi a godere dell’ecobonus in termini di detrazione al 65 per cento ci sono:

  • la riqualificazione energetica di edifici esistenti;
  • gli interventi sull’involucro degli edifici;
  • l’installazione di pannelli solari;
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale; acquisto e posa in opera delle schermature solari;
  • acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
  • acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative.

La detrazione per questi interventi è confermata per tutto il 2018 ed è fissata al 65 per cento ed è usufruibile per 10 anni.

 

Ecobonus 2018: detrazione ridotta al 50 per cento per finestre e caldaie

Nonostante come detto prima, la Legge di Bilancio abbia prorogato al 31 dicembre 2018 le detrazioni sugli investimenti per interventi di efficientamento energetico delle singole unità immobiliari e al 31 dicembre 2021 per quelle sulle parti comuni degli edifici e abbia manutenuto al 65 per cento le percentuali di detrazione per determinate categorie di lavori di risparmio  energetico; ha operato anche una revisione delle aliquote al fine di legare il beneficio economico al risparmio energetico conseguibile tramite l’intervento.

Seguendo questa logica il governo ha previsto la riduzione della percentuale di detrazione, fissandola al 50 per cento per finestre, schermature, caldaie a condensazione e a biomassa.

Secondo questo orientamento la percentuale di detrazione va decisa in relazione al risparmio atteso, prendendo in considerazione l’intera vita tecnica dell’intervento, premiando gli interventi più efficienti in modo tale da favorire interventi radicali sulledificio con miglior rapporto costo-efficacia.

A tal fine, la lettera a), nn. 2) e 3), del comma 3 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2018, prevede la riduzione dell’importo detraibile che passa dal 65 per cento al 50 per cento per gli interventi riguardanti l’acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013.

La stessa detrazione, cioè nella misura del 50 per cento, è prevista dalla legge di bilancio 2018 alle spese sostenute nell’anno 2018 per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.

Invece, con la Legge di Bilancio 2018 sono esclusi dalla detrazione del 50 per cento gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A.

Inoltre, sempre secondo la Legge di Bilancio 2018, la detrazione si applica nella misura del 65 per cento per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal citato regolamento delegato (UE) n. 811/2013 e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02), o con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro, o per le spese sostenute all’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Bonus risparmio energetico per microcogenetatori

È prevista dalla Legge di Bilancio 2018, la detrazione al 65 per cento per le spese sostenute dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 per l’acquisto e la posa in opera di microcogeneratori in sostituzione di impianti esistenti fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro.

Tuttavia per poter beneficiare della detrazione al 65 per cento gli interventi a cui la spesa si riferisce devono condurre a un risparmio di energia primaria (PES), come definito all’allegato III del decreto del Ministro dello sviluppo economico 4 agosto 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 218 del 19 settembre 2011, pari almeno al 20 per cento.

Ecobonus condomini 2018: detrazioni fino all’85%

E le detrazioni fiscali del 2018 per i lavori nei condomini? La legge di bilancio 2018 conferma fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni sugli investimenti per l’efficientamento energetico sulle parti comuni degli edifici.

Per quanto riguarda la riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali, il meccanismo di detrazione gode di percentuali più elevate ed è stato inoltre prorogato per cinque anni, per:

  • interventi che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda, con una detrazione del 70%;
  • se tali interventi conseguono almeno la qualità media (di cui al D.M. 26 giugno 2015) per la prestazione energetica invernale ed estiva, la detrazione è del 75%.

Inoltre, la Legge di Bilancio ha previsto che per le spese relative agli interventi su parti comuni di edifici condominiali ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3 finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica spetta una detrazione nella misura dell’80 per cento, ove gli interventi determinino il passaggio ad una classe di rischio inferiore, o nella misura dell’85 per cento ove gli interventi determinino il passaggio a due classi di rischio inferiori.

La detrazione all’80 o all’85 per cento è ripartita in dieci quote annuali di pari importo e si applica su un ammontare delle spese non superiore a euro 136.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.

Si precisa tuttavia che le detrazioni all’80 e all’85 per cento sono alternative a quelle stabilite nella misura del 70 e del 75 per cento.

Inoltre viene confermata dalla Legge di bilancio 2018 la possibilità di scegliere la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati, per far fronte più facilmente all’oneroso investimento iniziale.

La possibilità di optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati, introdotta di recente per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali, sia un importante strumento per superare la barriera più rilevante che impedisce l’esecuzione degli interventi di riqualificazione energetica negli edifici, ovvero l’impossibilità a sostenere l’investimento iniziale.

A tal fine si estende tale possibilità anche nel caso di interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle singole unità immobiliari, al netto della cessione ad istituti bancari.

Bonus 2018 per ristrutturazioni edilizie al 50 per cento

Il Governo, con la Legge di Bilancio 2018, proroga per il 2018 il bonus ristrutturazioni edilizie. La detrazione stabilita per il bonus ristrutturazioni edilizie è stabilita nella misura del 50 per cento, su una spesa non superiore a 96.000 euro.

Gli interventi di ristrutturazione che possono godere di tale detrazione sono indicate all’articolo 16 bis del TUIR e sono di seguito riportati:

  • interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su tutte le parti comuni degli edifici residenziali;
  • interventi di sola manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
  • interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
  • i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione) e alla realizzazione di ogni strumento di comunicazione e robotica o ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, favorisca la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap gravi. La detrazione spetta solo per le spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili, non spetta per le spese sostenute in relazione al semplice acquisto di strumenti, anche se diretti a favorire la comunicazione e la mobilità interna ed esterna;
  • interventi per la realizzazione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi;
  • interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • interventi relativi alla realizzazione di opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia. Le predette opere possono essere realizzate anche in assenza di opere edilizie propriamente dette, acquisendo idonea documentazione attestante il conseguimento di risparmi energetici in applicazione della normativa vigente in materia;
  • interventi per l’adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché’ per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione;
  • interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.

Detrazione al 50% anche per le case popolari

La Legge di Bilancio 2018 estende la possibilità di godere delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia anche agli Istituti autonomi per le case popolari e ai soggetti aventi analoghe finalità tra cui anche le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, sempreché gli interventi di ristrutturazione siano realizzati su immobili adibiti ad edilizia residenziale pubblica o, nel caso si tratti di cooperative a proprietà indivisa, assegnati in godimento ai soci.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2018: detrazione al 50%

Viene inoltre prorogata per l’anno 2018 la detrazione per l’acquisto di mobili connesso a interventi di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 16, comma 2, del D.L. n. 63 del 2013.

La norma stabilisce che per gli interventi edilizi (quindi solo in caso di ristrutturazione edilizia) iniziati a partire dal 1° gennaio 2017, spetta una detrazione pari al 50 per cento delle spese sostenute nell’anno 2018 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata.

Tuttavia tale detrazione spetta se l’acquisto è finalizzato all’arredo della singola unità immobiliare ovvero delle parti comuni di edifici residenziali oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

La detrazione, così come stabilito dalla norma, va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali (quindi per 10 anni) di pari importo, è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.

Pertanto, ad esempio, se un intervento di recupero del patrimonio edilizio è cominciato nel 2017, qualora non fosse ultimato nel medesimo anno, può comportare il diritto a fruire di una detrazione su un ammontare di spesa sostenuto nell’anno 2018 non superiore a 10.000 euro.

Per il calcolo del limite massimo, tuttavia, si tiene conto anche delle spese sostenute nell’anno 2017 per le quali si è già beneficiato della detrazione per l’acquisto dei beni in questione relative agli interventi effettuati nel 2017 ovvero iniziati nel medesimo anno e proseguiti nel 2018.

Quindi per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata che vanno ad “arredare” l’immobile o la parte comune di edifici residenziali oggetto di interventi di ristrutturazione o di recupero del patrimonio edilizio spetta una detrazione del 50 per cento divisibile in 10 anni.

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