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Tutti gli incentivi assunzione nella Legge di Bilancio 2018

Nella Legge di Bilancio 2018, ex Legge di Stabilità, in corso di approvazione il Governo ha previsto uno sgravio contributivo del 50% (tetto massimo 3.000 euro) per tre anni su tutte le assunzioni di giovani under 35 nel 2018 ed ha confermato l’esonero contributivo al 100% previsto dall’esonero contributivo alternanza scuola lavoro, dall’incentivo occupazione giovani (assunzioni di giovani non studenti NEET under 30 iscritti a Garanzia giovani) e dall’incentivo occupazione SUD. E le misure sono cumulabili, pertanto in molti casi le aziende possono beneficiare di tre anni di agevolazioni sui contributi previdenziali. Approvata anche la norma anti licenziamenti. Vediamo nel dettaglio.
A cura di Antonio Barbato
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Il Governo ha annunciato l’approvazione del disegno di Legge di Bilancio 2018. L’obiettivo dichiarato del Governo Gentiloni è quello di garantire a qualsiasi giovane d’Italia l’avviamento nel mondo del lavoro sia dipendente che autonomo. A tal fine sono stati annunciati diversi incentivi all’assunzione nella Legge di Bilancio 2018, una serie di misure atte a creare un panorama di incentivi per tutti i giovani.

Dal lancio di un nuovo sgravio contributivo al 50% per le assunzioni di giovani, stavolta under 35 nel solo anno 2018, in caso di contratto a tempo indeterminato, ma anche stabilizzazione di contratti a termine ed apprendisti, fino al lancio degli incentivi assunzione del 100% per il primo anno, con sgravio contributivo al 50% per il secondo e terzo anno, per l’assunzione di giovani iscritti al programma Garanzia Giovani nonché giovani e disoccupati delle regioni del SUD, il panorama degli incentivi all’assunzione per il 2018 si sta delineando.

Conferme quindi anche nel 2018 per l’incentivo occupazione SUD e per l’incentivo occupazione giovani, già avviati nel 2017, lancio del nuovo incentivo al 50% per tutti i giovani ed anche conferma degli incentivi destinati ai giovani assunti con contratto di apprendistato di I e III livello nell’ambito dell’alternanza-scuola lavoro.

La manovra di bilancio 2018 è stata annunciata dal Governo nel Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2017 ed il Governo ha dichiarato che “Per le politiche a favore dei giovani (essenzialmente la riduzione del cuneo fiscale per le nuove assunzioni con i contratti a tutele crescenti) sono previsti circa 300 milioni (nel 2018) che salgono a 800 milioni nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020”. Del resto l’incentivo all’occupazione dei giovani, ossia lo sgravio al 50% è stato annunciato come “strutturale”.

In attesa del testo definitivo post approvazione della Legge di Bilancio 2018, vediamo una prima panoramica dei probabili incentivi assunzione 2018.

Sgravio contributivo 50% assunzione giovani under 35 nel 2018

La prima importante novità è che dal 2018 il concetto di giovani per il Governo è finalmente esteso agli under 35 e non è più ancorato agli under 30. Dopo anni di attesa quindi il Governo italiano ha finalmente coinvolto nella platea dei “giovani”, ai quali garantire un futuro in ambito di incentivi all’assunzione, anche i giovani che hanno da 30 a 35 anni non compiuti. Ma l’estensione degli incentivi agli under 35 è solo per il 2018, dal 2019 l’incentivo che stiamo per dettagliarvi è destinato agli under 30, come succede da sempre.

I giovani italiani che non hanno mai avuto un rapporto d’impiego stabile, quindi un contratto a tempo indeterminato, potranno essere assunti dalle imprese italiane con lo sgravio contributivo del 50% per i primi tre anni di contratto a tutele crescenti. E tale incentivo sarà strutturale, quindi fisso.

In altre parole, le imprese che assumono il giovane under 35 potranno ottenere, in tutta Italia, uno sconto del 50% sui contributi previdenziali dovuti sulla retribuzione del giovane e per i primi tre anni di rapporto di lavoro. Lo sconto, a quanto pare, sarà riconosciuto solo per assunzioni di giovani under 35 che non hanno mai avuto rapporti d’impiego stabili.

Dal 1 gennaio 2019 l’incentivo sarà limitato agli under 30.

L’incentivo ha un tetto massimo di 3.000 euro annui. Ciò vuol dire che l’Inps riconoscerà un sgravio contributivo del 50% dei contributi a carico azienda dovuti dall’azienda e calcolati sulla retribuzione mensile del giovane, ma con un tetto massimo di 250 euro mensili (che in un anno sono 3.000 euro). Da un primo calcolo, si può affermare che il risparmio sui contributi del 50%, fino a 3.000 euro annui, sarà pieno per i giovani assunti con una retribuzione annua lorda inferiore a 20 mila euro circa.

Il nuovo sgravio triennale sulle assunzioni del 50%, finanziato con 350 milioni di euro nel 2018, sarà concesso anche in caso di trasformazione a tempo indeterminato di contratti a termine nonché nell’ipotesi di stabilizzazione dei contratti di apprendistato professionalizzante.

Il Governo ha anche annunciato che lo sgravio contributivo del 50% a partire dal 1 gennaio 2018 sarà concesso anche alle imprese che assumono i giovani nei mesi di novembre e dicembre 2017. Quindi lo sconto arriva da gennaio 2018 in poi, ma vale anche per le assunzioni che le aziende intendono anticipare negli ultimi due mesi dell’anno, dove sono in vigore ancora gli incentivi relativi all’anno 2017.

Incentivi assunzione al 100% nel 2018

La decontribuzione per spingere l’occupazione stabile giovanile in alcuni casi, che ora vedremo, viene integrata fino al 100%. Si parla infatti di tre casi in cui spetta l’esonero contributivo al 100%:

  • Assunzione di giovani iscritti al programma Garanzia giovani, quindi estensione dell’Incentivo occupazione giovani;
  • Assunzione di giovani e disoccupati al SUD, quindi estensione dell’incentivo occupazione SUD;
  • Assunzione con contratto di apprendistato di primo o terzo livello nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro oppure assunzione di apprendisti entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo;

Quindi il Governo intende spingere con le agevolazioni in favore dei giovani NEET (giovani non studenti, neanche universitari, che non lavorano) ed in favore dei giovani e disoccupati delle Regioni del SUD e lo fa integrando l’incentivo all’assunzione nazionale del 50% introdotto nella Legge di Bilancio del 2018 con l’integrazione, per il 50% restante, dell’incentivo occupazione giovani e del bonus SUD.

Vediamo quindi questi incentivi, che sono già stati lanciati con la Legge di Bilancio del 2017, come cambiano e come sono proiettati dal Governo nel 2018.

Incentivo occupazione giovani 2018

Viene confermato anche per il 2018 l’incentivo all’assunzione destinato ai giovani iscritti al programma nazionale Garanzia Giovani, incentivo gestito dall’ANPAL, l’Agenzia nazionale per le politiche attive.

Dalle dichiarazioni post Consiglio dei Ministri n. 51 del 2017 con il quale sono state lanciate tutte le misure del Governo nella Legge di Bilancio 2018, si evince che per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani iscritti a Garanzia giovani, e più precisamente per il primo contratto a tempo indeterminato della loro vita, il Governo, con una dote di 50 milioni di euro, estenderà l’incentivo occupazione giovani confermandolo nella misura di un esonero contributivo del 100% fino a 8.060 euro annui per il primo anno di contratto di lavoro. E nel dettaglio, ci sarà una sommatoria tra lo sgravio contributivo del 50% previsto a livello nazionale con un ulteriore 50% di sgravio contributivo proveniente dal programma Garanzia giovani).

Dopo l’esonero contributivo 100% altri 2 anni di sgravo contributivo al 50%. Anche nel 2017 è possibile, e ci sono ancora risorse, assumere giovani iscritti al programma Garanzia giovani con l’incentivo occupazione giovani, consistente anche in questo caso in un esonero contributivo fino a 8.060 euro, ma la grande novità che sembra trapelare è che tali giovani saranno destinatari nel primo anno di contratto dell’esonero contributivo fino a 8.060 euro (di cui 3.000 euro riconosciuti come sgravio contributivo al 50% e il restante coperto dall’ex bonus occupazionale di Youth Guarantee), ma nel secondo anno e nel terzo anno saranno comunque destinatari dello sgravio contributivo triennale 2018 del 50% dei contributi con tetto massimo di 3.000 euro. Pertanto, un’assunzione di un giovane potrebbe comportare per l’impresa fino a 14.060 euro di risparmio di contributi previdenziali nel primo triennio di rapporto di lavoro con il giovane assunto a tempo indeterminato.

Incentivo occupazione SUD 2018

Nell’anno 2017 c’è stato il lancio di un’agevolazione che è andata aldilà dei giovani under 30: l’incentivo occupazione SUD. Tale incentivo, pari ad un esonero contributivo del 100% fino a 8.060 euro è destinato alle assunzioni a tempo indeterminato, nonché alle trasformazioni di contratti a termine, effettuate dai datori di lavoro delle regioni del SUD.

L'incentivo Occupazione Sud è concesso alle aziende con sede di lavoro nelle Regioni “meno sviluppate” Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, e nelle “regioni in transizione” Abruzzo, Molise, Sardegna (per tali regioni i fondi sono esauriti per il 2017) che, senza esservi tenute (esclusi quindi i casi di obbligo all'assunzione), assumono giovani di età compresa tra i 16 anni e 24 anni compiuti e persone di almeno 25 anni di età prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Quindi l’incentivo spetta anche per le assunzioni di persone con più di 25 anni, a patto che tali persone abbiano reso la DID (Dichiarazione di immediata disponibilità al Centro per Impiego), e quindi abbiano lo status di disoccupato, e che negli ultimi 6 mesi non abbiano avuto un rapporto di lavoro della durata di almeno 6 mesi, che si può evincere nel loro certificato C2 storico sempre rilasciato dal Centro per Impiego.

Per l’anno 2018, dal tenore delle misure annunciate dal Governo, anche in questi casi spetta l’esonero contributivo al 100% fino a 8.060 euro per i primi 12 mesi di rapporto, ma nel caso di giovani under 35 dovrebbe spettare anche lo sgravio contributivo del 50% nei successivi due anni di rapporto di lavoro.

Ed è questa una importante novità in quanto potenzialmente le assunzioni al SUD di under 35 anni beneficiano dapprima di un esonero contributivo fino a 8.060 euro e poi di un ulteriore sconto del 50% fino a 3.000 euro annui. L’entità dell’agevolazione quindi per le assunzioni 2018 di under 35 è potenzialmente più alta rispetto alle assunzioni effettuate nel 2017 sempre di under 35. Ovviamente per poter beneficiare della doppia agevolazione occorrerà che il giovane under 35 sia al primo contratto di lavoro a tempo indeterminato e sia quindi in possesso di stato di disoccupazione, quindi di DID.

Sgravio totale assunzione apprendisti alternanza scuola lavoro

Uno dei casi in cui lo sgravio contributivo del 50% viene esteso dal Governo nella misura del 100% è quello riferibile alle assunzioni di studenti e apprendisti entro sei mesi dall’acquisizione del titolo. L’esonero contributivo al 100% dovrebbe spettare per 3 anni, ma sempre con il tetto massimo di 3.000 euro annui, in caso di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti di ragazzi che hanno svolto alternanza scuola lavoro.

Si tratta di una rimodulazione dell’esonero contributivo alternanza scuola lavoro previsto dalla Legge di Bilancio 2017, spettante laddove gli studenti abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola – lavoro pari almeno al 30 per cento delle ore. Tale incentivo previsto dalla scorsa Legge di Bilancio è in realtà in vigore anche per le assunzioni effettuate nel 2018 e si concretizza di un risparmio contributivo fino a 3.250 euro, quindi bisognerà capire poi nel testo definitivo come il Governo intenderà integrare le due misure.

L’esonero contributivo del 100% per tre anni dovrebbe spettare anche per le aziende che assumono studenti con un apprendistato di primo o di terzo livello.

Norma anti licenziamenti (anche per mansioni differenti)

Nel Consiglio dei Ministri è stata approvata anche la più volte annunciata norma anti licenziamenti dei giovani. In sostanza il Governo intende eliminare gli abusi di assunzioni di giovani con agevolazioni poi concretizzati in rapporti di lavoro di breve durata.

Da quanto si apprende, il datore di lavoro non potrà beneficiare di incentivi all’assunzione se ha effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti nella stessa unità produttiva. La norma a quanto pare si riferirà a qualsiasi licenziamento, quindi anche di personale con mansioni differenti rispetto alla risorsa che l’azienda intende assumere beneficiando di una delle agevolazioni contributive previste dalla Legge di Bilancio 2018.

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