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Credito d’imposta spese di formazione 4.0 nella Legge di Bilancio 2018

Nella Legge di Bilancio 2018 è previsto un credito d’imposta per le spese di formazione Industria 4.0 pari al 50% del costo del personale dipendente impiegato nei corsi di formazione. Il credito è compensabile in dichiarazione dei redditi. Per poter godere dell’agevolazione fiscale è necessario che le attività di formazione siano pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali. Vediamo nel dettaglio.
A cura di Antonio Barbato
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Nella Legge di Bilancio 2018 in corso di approvazione è presente un Credito d’imposta spese di formazione Industria 4.0. Si tratta di un credito di imposta pari al 50 per cento del costo del personale dipendente impegnato nei corsi di formazione in determinati ambiti e su particolari tecnologie, purché l’impresa abbia complessivamente sostenuto un numero di ore di formazione nell’anno in corso superiore alla media delle ore di formazione sostenute nel triennio 2015-2017. Il credito d’imposta massimo concedibile per impresa beneficiaria è pari a euro 300.000 per periodo d’imposta.

L’obiettivo è formare i lavoratori per Industria 4.0. Per essere competitive le aziende italiane si devono trasformare e innovare, nella consapevolezza che al di là di tecnologie e processi sono le persone con le loro competenze che possono fare vincere le sfide legate alla quarta rivoluzione digitale.  La formazione è una leva fondamentale per la riqualificazione e lo sviluppo delle competenze strategiche dei propri addetti.

Alcuni studi indicano che, entro il 2030, la quarta rivoluzione trasformerà radicalmente il modo di lavorare generando rischi di obsolescenza di alcune professioni ma al tempo stesso opportunità occupazionali legate a nuove figure professionali. Nel prossimo futuro, le imprese italiane avranno quindi bisogno di allineare le competenze dei propri addetti per garantire e incrementare la propria competitività e per rafforzare l’occupazione.

Vediamo quali saranno, probabilmente, i dettagli della misura in corso di approvazione.

Credito d’imposta per formazione 4.0: destinatari

Dalla bozza della Legge di Bilancio 2018 si evince che il Governo avrebbe intenzione di prevedere agevolazioni volte a stimolare le imprese ad attuare piani di formazione per accrescere le competenze professionali dei propri dipendenti.

La Legge di Bilancio 2018 dovrebbe, infatti introdurre un credito d’imposta del 50 per cento del costo del lavoro relativo al personale dipendente impegnato in corsi di formazione specifici, a favore delle imprese che negli anni 2018-2020, impegnino il personale dipendente in corsi di formazione specifici su tecnologie Impresa 4.0 applicate in determinati ambiti di formazione quali: vendita e marketing; informatica e tecniche e tecnologie di produzione.

La Legge di Bilancio 2018 sottolinea che credito d’imposta è fruibile dalle imprese che, indipendentemente dalla loro forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, effettuino spese in attività di formazione per il periodo 2018-2020.

Il beneficio è subordinato alla condizione che le attività di formazione siano pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.

Misura del credito d’imposta

Dai primi lavori della Legge di Bilancio 2018 si evince che il credito d’imposta per formazione 4.0 da destinare alle imprese che impegnano il personale in attività di formazione specifica su tecnologia 4.0 è stabilito nella misura del 50 per cento delle spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente impegnato in attività formative di tipo Industria 4.0 e per il periodo in cui, gli stessi dipendenti, vengono occupati in attività di formazione.

Quindi si tiene conto del costo aziendale relativo alla forza lavoro impegnata in attività formativa, nonché esclusivamente al periodo in cui tale attività formativa si svolge.

Condizione per fruire dell’agevolazione. Una delle condizioni per avere diritto all’agevolazione del credito d’imposta è che per ciascun anno compreso nel periodo 2018-2020, il credito d’imposta è pari al 50 per cento del costo del personale dipendente impegnato in corsi di formazione sugli ambiti e le tecnologie selezionate, ma solo se in quell’anno l’impresa abbia sostenuto attività formative per un numero di ore complessivamente superiore alla media delle ore di formazione de triennio 2015-2017.

Limite massimo di credito. Si precisa però che il credito d’imposta massimo concedibile per impresa è pari a euro 300.000 per periodo d’imposta per le attività di formazione, stabilite dai contratti collettivi aziendali o territoriali.

Credito d’imposta 4.0: attività ammesse

Le attività di formazione ammesse al credito d'imposta sono solo le attività di formazione svolte per acquisire e consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

La Legge di Bilancio 2018 definisce l’ambito di applicazione nelle attività di formazione ammissibili al credito d’imposta, perimetrandole alle sole attività di formazione svolte per acquisire e/o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, definendone altresì l’applicazione ad ambiti specifici. In particolare, vengono ammesse le spese per attività di formazione svolte per acquisire e/o consolidare conoscenze per l’applicazione di big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, applicate a specifici ambiti che saranno elencati in un allegato alla Legge di Bilancio 2018 approvata.

Attività escluse. Sono escluse dalla norma del credito d’imposta le attività di formazione ordinaria o periodica che l’impresa organizza per conformarsi alla normativa vigente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Qualora venga accertata l’indebita fruizione, totale o parziale, del credito d’imposta per il mancato rispetto delle condizioni richieste per beneficiarne ovvero a causa dell'inammissibilità dei costi sulla base dei quali è stato determinato l'importo fruito, l'Agenzia delle Entrate provveda al recupero del relativo importo, maggiorato di interessi e sanzioni secondo legge.

Credito d’imposta per formazione: come utilizzare il credito

Il credito d’imposta per formazione 4.0 va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui siano state sostenute le spese.

Tuttavia dalla Legge di Bilancio 2018 si evince che non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 4, del TUIR relativi alla valutazione dei titoli e alla determinazione dei redditi degli enti religiosi. Inoltre il credito è utilizzabile solo in compensazione come stabilito dall'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Per la compensazione del credito d'imposta relativo all’attività di formazione 4.0 non si applicano i limiti di cui all'articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e di cui all'articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e successive modificazioni.

Attività di controllo del beneficio. Come già accennato in precedenza, il credito d’imposta per attività di formazione 4.0 rivolta ai dipendenti può essere oggetto di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate qualora venga accertata un’indebita fruizione.

Dalla Legge di Bilancio 2018 si evince che tali controlli saranno svolti partendo dalla documentazione contabile certificata ed allegata al bilancio redatta dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali.

Qualora le imprese non siano soggette a revisione legale dei conti e siano prive di un collegio sindacale, dovranno comunque avvalersi di una società di revisione legale dei conti iscritti nell’apposito registro.

Quanto appena detto in tema di controllo non vale per le imprese con bilancio certificato.

Credito d’imposta per formazione 4.0: finalità

Il governo con tale misura agevolativa si pone come obiettivo quello di stimolare le imprese italiane a fare formazione ai dipendenti per sviluppare le loro competenze strategiche in modo da aumentare la loro competitività sul mercato.

Essendo l’Italia indietro rispetto alla media europea per quanto riguarda la partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione, il governo cerca attraverso la concessione di un credito d’imposta di stimolare le stesse imprese alla formazione dei dipendenti nei prossimi tre anni. Come già detto più volte, si dovrà però trattare di una formazione altamente tecnologica e in settori ed ambiti previsti dal Piano Nazionale impresa 4.0 e, quindi non della formazione ordinaria e periodica che normalmente viene fatta in azienda secondo le norme vigenti in materia di formazione.

Una volta approvata la Legge di Bilancio 2018, con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministero Economia e Finanze, saranno adottate entro 90 giorni: le disposizioni applicative necessarie relative alla misura, le modalità di verifica e controllo dell'effettività delle spese sostenute, le cause di decadenza e revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d'imposta di cui l'impresa ha fruito indebitamente.

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