IRPEF: calcolo, aliquote e scaglioni, detrazioni fiscali, conguaglio nel 730, prescrizione
L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche ed è regolata dal TUIR (Testo Unico sulle imposte sui Redditi, D.P.R. 917/86). E’ una imposta diretta, personale, progressiva per scaglioni e generale.
Diretta e personale perché colpisce la capacità contributiva di ogni persona, come il reddito o il patrimonio. Infatti il presupposto d’imposta è il possesso di redditi, in denaro o natura, rientranti tra i redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente o assimilato, redditi di lavoro autonomo, redditi d’impresa e redditi diversi.
Progressiva per scaglioni perché aumenta l’imposta all’aumentare del reddito. E la progressività è basata su scaglioni di reddito. Generale perché tutti sono soggetti all’imposta, infatti i soggetti passivi sono le persone residenti nel territorio italiano, per i tutti redditi che formano il presupposto d’imposta. Sono altresì soggetti all’imposta anche i non residenti in Italia, per i soli redditi prodotti nel territorio italiano, e le società di persone (ed anche alcune società di capitali i cuoi soci hanno adottato la tassazione per trasparenza).
L’imposta si calcola sulla base imponibile che è data dal reddito complessivo della persona fisica (somma dei redditi: fondiari, di capitale, di lavoro dipendente o assimilato, di lavoro autonomo, d’impresa e diversi) al netto degli oneri deducibili e delle deduzioni spettanti.
I redditi che sono esclusi dal reddito complessivo, su cui si calcola l’Irpef, sono quelli assoggettati a tassazione separata, a meno che il contribuente non abbia optato per la tassazione ordinaria. Sono altresì esclusi i redditi esenti da imposta, quelli assoggettati a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva, gli assegni periodici di mantenimento dei figli, gli assegni familiari e gli assengi per il nucleo familiare, la maggiorazioni sociale dei trattamenti pensionistici e le somme corrisposte a titolo di studio dal Governo Italiano a cittadini stranieri.
Irpef calcolo 2012: Scaglioni di reddito e aliquote, Reddito complessivo e base imponibile, deduzioni, detrazioni, imposta netta
L’imposta Irpef è determinata moltiplicando il reddito complessivo posseduto dal contribuente persona fisica (ridotto delle deduzioni) per delle aliquote fiscali progressive in base agli scaglioni di reddito. Si ottiene così l’irpef lorda.
Ma l’imposta Irpef effettivamente da pagare (netta) tiene conto anche delle detrazioni spettanti che riducono l’imposta lorda calcolata fino ad azzeramento, generando in alcuni casi dei crediti Irpef dovuti al recupero dell’Irpef già trattenuta in busta paga dal datore di lavoro in qualità di sostituto d’imposta. Per i dettagli sul sistema e sulle cifre, vediamo l’approfondimento sul calcolo Irpef 2012.
Le deduzioni fiscali, gli oneri deducibili per contributi previdenza complementare, assegno al coniuge
Il reddito complessivo, sul quale calcolare l’imposta Irpef, può essere ridotto attraverso la deduzione fiscale per alcuni oneri deducibili. Tra questi abbiamo alcune categorie di contributi previdenziali e assistenziali, l’assegno di mantenimento al coniuge, i contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari (es. colf), le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose, le spese mediche e di assistenza dei portatori di handicap, i contributi per previdenza complementare. Approfondiremo nei prossimi giorni gli aspetti relativi agli oneri deducibili.
Le detrazioni fiscali, la riduzione dell’Irpef da pagare
L’imposta lorda Irpef può essere ridotta usufruendo delle detrazioni fiscali. Il Fisco vuole agevolare particolari categorie di contribuenti che posseggono determinati redditi o sostengono alcuni oneri e spese nell’anno solare.
Le detrazioni fiscali sono molteplici. Ci sono quelle sul reddito di lavoro dipendente o assimilato, o sul reddito da pensione, poi quelle riferite ai familiari a carico, siano essi coniuge o figli o altri familiari. Poi sono previste dal TUIR anche le detrazioni fiscali applicate in misura percentuale (da 19% a 55%) rispetto agli oneri o spese sostenuti.
Abbiamo infatti le detrazioni del 19% su alcuni oneri e spese sostenuti nell’anno solare (es. spese sanitarie, interessi per mutui, spese d’istruzione, funebri, canoni di locazione studenti fuori sede, ecc.). delle detrazioni del 20% per alcune spese d’acquisto o sostituzione (frigoriferi, congelatori, motori elevata efficienza, variatori di velocità, mobili, elettrodomestici, tv e computer per l’anno 2009).
Le detrazioni del 36 o 41% riguardano invece le spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio (es. ristrutturazioni) e le detrazioni del 55% per gli interventi di risparmio energetico (es. installazione pannelli fotovoltaici, infissi, ecc.)
Per la misura e le condizioni, per scoprire quali spese sostenute nell’anno possono essere recuperate, vi consigliamo l’approfondimento sulle detrazioni fiscali.
Irpef il conguaglio di fine anno, il pagamento, il rimborso e la dichiarazione fiscale 730 e Unico
A fine anno arriva il momento del conguaglio finale dell’Irpef, che può essere a credito Irpef o a debito. Per i lavoratori che ricevono la busta paga il calcolo viene fatto dal datore di lavoro nella busta paga di dicembre. Ma col modello 730, il contribuente può rideterminare l’imposta da pagare, aumentandola nel caso di più redditi e riducendola con le deduzioni e detrazioni eventualmente spettanti per gli oneri e le spese sostenute. Il conguaglio darà diritto ad un rimborso o comporterà un ulteriore pagamento d’imposta Irpef.
Se viene utilizzato il modello 730 come dichiarazione dei redditi, si potrà avvalere del vantaggio del rimborso del credito Irpef nella busta paga di luglio (o agosto per i pensionati) o del pagamento a rate in busta dell'Irpef a debito. Sennò è possibile utilizzare il modello Unico persone fisiche, ma ci sono vantaggi e svantaggi. Vediamo l'approfondimento su Irpef conguaglio, rimborso e pagamento.
Le attività di controllo delle dichiarazioni, la prescrizione dell’irpef
Le dichiarazioni fiscali presentate all’Agenzia delle Entrate sono sottoposte ai controlli, che sono di tipo automatico, formale e sostanziale. A seguito dei controlli, nel caso in cui vi sono delle omissioni di versamento o incongruenze, l’Agenzia è tenuta a chiamare in contraddittorio il contribuente per la verifica attraverso una comunicazione di irregolarità. In questa fase è data la possibilità al contribuente di sanare l’irregolarità entro i 30 giorni con una sanzione ridotta. In successiva fase, l’Agenzia delle Entrate notifica una cartella esattoriale per il recupero dell’imposta non pagata.
Gli avvisi di accertamento devono essere notificati entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione (es. 730 2012, il termine ultimo è 31 dicembre 2016) oppure entro il 31 dicembre del quinto anno se la dichiarazione è omessa. Approfondiremo nei prossimi giorni le attività di controllo e la prescrizione Irpef.