Istruzioni per l’Unico 2011: come pagare l’Irpef con il modello F24
I contribuenti italiani sono chiamati ogni anno ad una serie di adempimenti fiscali, dalla presentazione della dichiarazione dei redditi al successivo versamento delle eventuali imposte dovute. Una delle modalità di presentazione della dichiarazione dei redditi è attraverso la consegna telematica del modello Unico. Tale modello consente la presentazione in maniera unificata della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione annuale IVA, consentendo così di effettuare un doppio adempimento fiscale.
A seguito del calcolo delle imposte in sede di compilazione del modello Unico, il contribuente deve provvedere al versamento delle imposte dovute, oppure ad eventuale compensazione delle imposte da pagare con i crediti risultanti dalla dichiarazione dei redditi. In ogni caso, l’unica modalità per il versamento delle imposte dovute è il modello F24, strumento attraverso il quale si possono effettuare le operazioni di pagamento ed anche le eventuali compensazioni.
Vediamo in questo approfondimento le istruzioni, i codici tributo e le modalità per il versamento tramite F24 delle imposte calcolate nell’Unico 2011.
Le modalità di versamento con il modello F24
Il versamento delle imposte, come detto, va effettuato attraverso il modello F24, che l’unico strumento per il pagamento (anche con eventuale compensazione). Esistono diverse modalità per il pagamento dell’F24 compilato, a seconda che il contribuente sia titolare di partita Iva oppure no.
L’Agenzia delle Entrate precisa che i contribuenti titolari di partita Iva sono obbligati ad effettuare i versamenti in via telematica con le seguenti modalità:
- direttamente mediante lo stesso servizio telematico utilizzato per la presentazione telematica delle dichiarazioni fiscali, oppure ricorrendo ai servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane, oppure utilizzando i servizi di remote banking (CBI) offerti dal sistema bancario;
- tramite gli intermediari abilitati al servizio telematico Entratel che aderiscono ad una specifica convenzione con l’Agenzia delle Entrate ed utilizzano il software fornito loro gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate o che si avvalgono dei servizi on line offerti dalle banche e da Poste Italiane.
I contribuenti non titolari di partita IVA, possono effettuare i versamenti anche su modello cartaceo (presso qualsiasi sportello di banche convenzionate, gli uffici postali, le agenti della riscossione), oppure possono adottare le modalità telematiche di versamento utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate o del sistema bancario e postale (le stesse previste per i contribuenti titolari di partita IVA).
Il versamento può essere effettuato in contanti o con addebito sul conto corrente bancario o postale con le carte Pago Bancomat presso gli sportelli abilitati, con carta Postamat, assegni postali, assegni bancari su piazza, assegni circolari, vaglia postali e presso gli uffici postali. Oppure nelle banche con assegni bancari o circolari. Oppure presso gli agenti della riscossione con assegni circolari e vaglia cambiari.
Compilazione del modello F24: istruzioni e codici tributo
Nel modello F24 vanno indicati il codice fiscale, i dati anagrafici, il domicilio fiscale, l’anno d’imposta per il quale si versa il saldo o l’acconto, nonché i codici tributo, reperibili sul sito Internet dell’Agenzia, necessari per imputare correttamente le somme versate.
Gli importi devono essere sempre indicati con le prime due cifre decimali, anche nel caso in cui tali cifre siano pari a zero. Nel caso in cui l’assegno risulti anche solo parzialmente scoperto o comunque non pagabile, il versamento si considera omesso.
Nel compilare la delega F24 si deve tener presente che:
- gli interessi relativi agli importi a debito rateizzati di ciascuna sezione vanno esposti cumulativamente in un unico rigo all’interno della stessa sezione utilizzando l’apposito codice tributo;
- in corrispondenza di ciascun rigo, è possibile compilare soltanto una delle due colonne relativa agli importi a debito e agli importi a credito. Sullo stesso rigo del modello, infatti, può comparire un solo importo;
- l’importo minimo da indicare nel modello relativamente ad ogni singolo codice tributo è pari a euro 1,03. Tuttavia, non va eseguito alcun versamento se l’importo risultante dalla dichiarazione, riferito alla singola imposta o addizionale, è inferiore o uguale a 12 euro per le somme dovute a titolo di IRPEF e addizionali regionali e comunali, o se è inferiore a 10,33 euro per le somme da versare a titolo di IVA.
Ecco un elenco dei principali codici tributo:
4001: IRPEF saldo
4033: IRPEF acconto prima rata
4034: IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione
6099: IVA annuale saldo
1668: Interessi pagamento dilazionato. Importi rateizzabili Sezione Erario
3801: Addizionale regionale
3844: Addizionale comunale
3843: Addizionale comunale acconto