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Pensione di luglio 2020: pagamento quattordicesima e 100 euro mensili

Nella rata di pensione di luglio 2020, in pagamento entro il 1 luglio 2020 tramite Banche o Poste Italiane, i pensionati ricevono la somma aggiuntiva (quattordicesima), calcolata in base al reddito ed alle settimane di contributi accreditati. L’Inps eroga agli aventi diritto (prestazioni di previdenza complementare, accompagnamento alla pensione e indennità APE sociale, esclusi i titolari di pensione) anche il trattamento integrativo (100 euro mensili) e l’ulteriore detrazione fiscale, che sostituiscono il bonus Renzi dal 1 luglio 2020. Nel cedolino di pensione di luglio 2020 l’Istituto effettua anche i conguagli fiscali, le trattenute Irpef e addizionali regionali e comunali. Vediamo nel dettaglio.
A cura di Antonio Barbato
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Nella pensione di luglio 2020 i pensionati troveranno la somma aggiuntiva Inps, conosciuta come quattordicesima mensilità, conguagli fiscali, addebiti delle rate delle addizionali e, per gli aventi diritto, l'accredito dei 100 euro mensili del trattamento integrativo e ulteriore detrazione, che sono le misure fiscali che sostituiscono dal 1 luglio 2020 il bonus Renzi.

La somma aggiuntiva (quattordicesima mensilità) spetta ai pensionati che rientrano nei limiti di reddito ed in base al numero di settimane di contribuzione.

I 100 euro mensili del trattamento integrativo e l'eventuale ulteriore detrazione, che decresce al crescere del reddito da pensione, non sono riconosciuti ai titolari di pensione ma sono accreditati nel rata di luglio 2020 ai titolari di prestazioni di previdenza complementare, di prestazioni di accompagnamento alla pensione ed ai percettori dell'indennità di APE sociale. 

Il cedolino della pensione di luglio 2020, accessibile tramite i servizi online messi a disposizione dall'Inps, quindi, contiene diverse novità, accanto ai conguagli fiscali e l'addebito delle trattenute Irpef e addizionali regionali e comunali.

Pagamento pensione entro 1 luglio 2020

Durante l'emergenza Coronavirus, tra le misure di contrasto al Covid-19, vi è stata anche la revisione del calendario di pagamento delle pensioni.

Anche il pagamento della mensilità di luglio 2020 viene effettuato in giornate diverse. Per coloro che hanno scelto di ricevere la pensione presso un Istituto di credito (banche), il pagamento viene effettuato martedi 1° luglio 2020, primo giorno bancabile del mese.

Per coloro che riscuotono con qualunque modalità presso Poste Italiane SpA, anche per la mensilità di luglio continua a operare l’anticipo del pagamento previsto dall’ordinanza 19 marzo 2020, n. 652.

Poste Italiane ha scaglionato le presenze dei pensionati ai propri sportelli dal 24 al 30 giugno 2020.

Trattandosi esclusivamente di una anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque il primo giorno del mese. Di conseguenza, nel caso in cui dopo l’incasso la somma dovesse risultare non dovuta, l’INPS richiederà la restituzione.

Per le pensioni di importo compreso fra 10,01 e 75 euro mensili, con la rata di luglio viene effettuato il pagamento di tutte le mensilità del secondo semestre 2020 e della tredicesima.

Pagamento quattordicesima nella pensione di luglio 2020

Leggendo l'approfondimento sulla quattordicesima ai pensionati, si può individuare il calcolo della quattordicesima accreditata d'ufficio.

Con la rata di pensione di luglio 2020, l'Inps corrisponde d'ufficio anche la somma aggiuntiva, cioè la quattordicesima Inps 2020, a circa 3 milioni di pensionati che entro luglio 2020 hanno compiuto l’età richiesta di 64 anni e si trovano nelle condizioni reddituali previste dalla legge.

Tali condizioni reddituali sono importanti, perché unitamente al numero di settimane di contributi, determinano l'importo percepito nella rata di pensione di luglio 2020.

I pensionati ex lavoratori dipendenti con meno di 15 anni di contributi (fino a 780 settimane) e i pensionati ex lavoratori autonomi con meno 18 anni di contribuzione accreditata (fino a 936 settimane) riceveranno, in base al reddito, da 336 euro a 437 euro. Non hanno diritto alla quattordicesima i pensionati con reddito che supera 13.727,82 euro. Qui i dettagli.

I pensionati ex lavoratori dipendenti con una contribuzione tra 15 e 25 anni di contributi (da 781 a 1.300 settimane) e i pensionati ex lavoratori autonomi con una contribuzione tra 18 e 28 anni di contributi accreditati (da 936 a 1.456 settimane) riceveranno, in base al reddito, da 420 euro a 545 euro. Non hanno diritto alla quattordicesima i pensionati con reddito che supera 13.811,82 euro. Qui i dettagli.

I pensionati ex lavoratori dipendenti con una contribuzione oltre i 25 anni di contributi (da 1.301 settimane) e i pensionati ex lavoratori autonomi con una contribuzione tra 18 e 28 anni di contributi accreditati (da 1.457 settimane) riceveranno, in base al reddito, da 504 euro a655 euro. Non hanno diritto alla quattordicesima i pensionati con reddito che supera 13.895,82 euro. Qui i dettagli.

I beneficiari riceveranno una comunicazione dedicata che riporta l’importo attribuito e chiarisce che la prestazione è corrisposta in via provvisoria per essere poi verificata sulla scorta dei dati reddituali consolidati. L’operazione sarà illustrata con messaggio di prossima pubblicazione.

Chi perfezionerà il requisito anagrafico entro il 31 dicembre o diviene titolare di pensione nel corso dell’anno potrà ottenete il pagamento della quattordicesima d’ufficio, con la mensilità di dicembre, sempre a condizione di rientrare nei limiti reddituali.

Chi non riceve la quattordicesima e ritiene di averne diritto può in ogni caso presentare apposita domanda online, utilizzando le proprie credenziali di accesso (PIN, SPID, CNS o CIE). In alternativa, può rivolgersi a un patronato.

100 euro mensili: trattamento integrativo e ulteriore detrazione (ex Bonus Renzi)

Tra le novità fiscali dal 1 luglio 2020, quindi a partire dalla rata di pensione di luglio 2020, c'è l'erogazione del trattamento integrativo e ulteriore detrazione previsti dal Decreto Legge n. 3 del 2020, convertito dalla Legge n. 21 del 2020, prestazioni che sostituiscono il bonus Renzi.

A chi spettano 100 euro in più

Va subito precisato che queste prestazioni non spettano ai pensionati titolari di reddito da pensione, ma spettano:

  • a coloro che sono titolari delle prestazioni pensionistiche (di cui all’articolo 50, comma 1, lett. h-bis del TUIR),
  • delle altre prestazioni di accompagnamento alla pensione;
  • e delle indennità di APE Sociale, aventi natura fiscale assimilata al lavoro dipendente.

Le prestazioni pensionistiche di cui all'articolo 50, comma 1, lett. h-bis, del TUIR sono le "le prestazioni pensionistiche di cui al decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, comunque erogate". Si tratta delle prestazioni della previdenza complementare.

La prestazione di accompagnamento alla pensione, di cui all’articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge n. 92 del 28 giugno 2012 e successive modifiche e integrazioni, viene erogata in favore dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che maturino i requisiti minimi contributivi e anagrafici per il diritto alla pensione, entro massimo 4 anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Calcolo importo percepito nel cedolino di pensione

Per tali soggetti, a partire dalla mensilità di luglio, al posto del “bonus Renzi” (previsto dal decreto-legge 66/2014), saranno erogate agli aventi diritto rispettivamente il nuovo trattamento integrativo o l’ulteriore detrazione lorda di carattere temporaneo.

In particolare, a decorrere dalla cedola di luglio saranno erogati:

  • il trattamento integrativo (che non concorre alla formazione del reddito), pari a 100 euro mensili, per un importo rispettivamente di 600 euro con riferimento al secondo semestre del 2020, e di 1.200 euro annui dal 2021 per redditi di importo complessivamente non superiori a 28.000 euro annui;
  • una ulteriore detrazione dall'imposta lorda di carattere temporaneo, dal 1° luglio al 31 dicembre 2020, pari a 600 euro in corrispondenza di un reddito complessivo annuo superiore a 28.000 euro che decresce linearmente fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 40.000 euro annui.

Le nuove voci nel cedolino di pensione di luglio 2020

Nel cedolino mensile relativo alle prestazioni pensionistiche, di cui all’articolo 50, comma 1, lett. h-bis, alle altre prestazioni di accompagnamento alla pensione e alle indennità di APE Sociale, le novità fiscali sono segnalate rispettivamente con la dicitura:

  • “Trattamento integrativo l. 21/2020”, per il trattamento integrativo;
  • “Acconto rimborso IRPEF” per l’ulteriore detrazione.

Conguagli fiscali per debiti

Nella rata di pensione di luglio 2020, per i pensionati interessati, proseguono i conguagli fiscali, derivanti dalle ulteriori operazioni di rideterminazione dei redditi imponibili delle prestazioni erogate nel 2019, per l’emissione della Certificazione Unica 2020.

Nel caso in cui l’ IRPEF trattenuta nel 2019 sia risultata inferiore al dovuto su base annua, viene effettuata la trattenuta del relativo conguaglio a debito.

Si ricorda che nel solo caso di pensionati con importo annuo lordo complessivo fino a 18 mila euro, per i quali il ricalcolo dell’ IRPEF ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, le trattenute vengono effettuate con rate di pari importo fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, legge 30 luglio 2010, n. 122).

Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2020.

Pensione di luglio 2020: trattenute Irpef e addizionali regionali e comunali

La pensione lorda di ogni pensionato è assoggettata ad imposizione fiscale, secondo le aliquote Irpef.

Anche nella rata di pensione di luglio 2020 il pensionato, o il percettore di prestazioni previdenziali, nella sua qualità di contribuente in ambito fiscale, pagherà la tassazione Irpef calcolata sulla pensione annua lorda (PAL), che è la sommatoria delle tredici rate di pensione e che è aumentata per effetto del rinnovo delle pensioni per l'anno 2020.

La tassazione Irpef lorda, secondo le aliquote Irpef in vigore in base al TUIR per tutti i titolari di un reddito in Italia, va dal 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 27% per lo scaglione di reddito da 15.001 fino a 28.000 euro, al 38% per lo scaglione di reddito da 28.001 fino a 55.000 euro, al 41% per lo scaglione di reddito da 55.001 fino a 75.000 euro, fino al 43% per il reddito oltre 75.000 euro.

I pensionati hanno diritto per il mese di luglio 2020 a 31 giorni di detrazione per reddito da pensione che è nelle seguenti misure annuali:

a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 8.000 euro. L'ammontare della detrazione effettivamente spettante non può essere inferiore a 713 euro;
b) 1.297 euro, aumentata del prodotto fra 583 euro e l'importo corrispondente al rapporto fra 15.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 7.000 euro, se l'ammontare del reddito complessivo è superiore a 8.000 euro ma non a 15.000 euro;
c) 1.297 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di 55.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di 40.000 euro.

La detrazione spettante per il mese di luglio è 31/365 dell'importo annuale del reddito calcolato secondo la PAL (pensione annua lorda).

I pensionati vedranno trattenersi nella rata di pensione di giugno una delle undici rate dell'addizionale regionale 2019 (trattenute da gennaio a novembre 2020), una delle undici rate del saldo dell'addizionale comunale 2019 (trattenute da gennaio a novembre 2020) e una delle nove rate dell'acconto del 30% dell'addizionale regionale 2020 ((trattenute da marzo a novembre 2020).

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