Precari della scuola: piano assunzioni e blocca ricorsi nel Decreto Sviluppo 2011
Il Decreto Legge sullo Sviluppo 2011 è intervenuto nell'emergenza dei precari della scuola programmando per loro una serie di interventi, dei quali il primo è un piano triennale di assunzioni a tempo indeterminato dei docenti, degli educatori e del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA). Ma il Decreto è intervenuto anche contro la possibilità di ricorso dei docenti dopo le sentenze pro stabilizzazione e riconoscimento indennizzo. Pertanto un intervento agro-dolce per i precari nelle scuole.
Il piano per le assunzioni. Si tratta di un provvedimento con “criterio di invarianza finanziaria”, vale a dire che in una successiva sezione di negoziati dovranno essere definiti nuovi ingressi di docenti nei posti vacanti e liberati dai pensionamenti, senza variazione finanziaria per lo Stato.
Si tratta, a detta del ministero, di circa 67.000 assunzioni di previste, di cui 30.000 solo per gli insegnanti.
Il Governo affronta così l’ondata di contenzioni per i ricorsi dei supplenti, dopo le sentenze che hanno riconosciuto ai docenti con incarico annuale per un triennio il diritto ad un indennizzo o il diritto alla stabilizzazione del posto di lavoro per i docenti precari che hanno ricevuto più incarichi annuali.
Le sentenze. Il Tribunale di Genova a fine marzo ha condannato il Ministero del Lavoro al riconoscimento di 15 mesi più gli interessi ad un gruppo di supplenti (30.000 euro più riconoscimento degli scatti di carriera), mentre il Tribunale di Siena a settembre scorso ha imposto la stabilizzazione dei precari che hanno presentato ricorso (assunzione a ruolo d'ufficio per una docente dopo sei anni di incarichi annuali).
Il fondamento delle due sentenze sta nel riconoscimento di una maggiore importanza della normativa europea sul contratto a tempo determinato (D. Lgs. 368/2001) rispetto alle speciali discipline della scuola (Legge 124/99) che permettono la stabilizzazione solo con l’immissione a ruolo sulla base delle graduatorie e che quindi consentono la possibilità di più incarichi annuali senza l’obbligo di trasformazione del rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato dopo tre anni.
La norma blocca ricorso. Con il Decreto Sviluppo il Governo ha inteso rafforzare la disciplina speciale della scuola introducendo una espressa esclusione dalla normativa sul contratto a tempo determinato per i precari della scuola. Pertanto la novità è che non si applica al comparto scuola la normativa sull’assunzione a tempo indeterminato dopo 3 anni di contratto a tempo determinato. Esclusa anche la maturazione dell’anzianità utile ai fini retributivi prima dell’immissione in ruolo.
Oltre il programma di assunzioni, il Decreto Sviluppo ha stabilito anche la nuova regola dell’aggiornamento triennale delle graduatorie. In precedenza l’aggiornamento era biennale. Viene introdotto anche il blocco per cinque anni della possibilità di spostarsi in un’altra provincia per gli immessi a ruolo. In precedenza, il blocco era per tre anni.