Regime dei minimi: le agevolazioni e gli adempimenti per i contribuenti
AGGIORNAMENTO 2014 – I contribuenti persone fisiche che avviano una attività imprenditoriale o esercitano arti e professioni possono optare per un regime fiscale agevolato: Il Regime dei Minimi. Questo regime è stato introdotto con la Finanziaria del 2008 e consente agli esercenti attività d’impresa o arti o professioni che non hanno conseguito ricavi o compensi in natura superiori a 30.000 euro nell’anno solare, di poter scegliere un regime agevolato con l’applicazione di una imposta sostitutiva del 5% sul reddito in luogo del pagamento dell’Irpef, degli addizionali regionali e comunali all’Irpef, dell’Irap e dell’Iva, oltre che all’applicazione degli studi di settore, previsto dal regime ordinario.
Queste agevolazioni sono accompagnate anche alcune semplificazioni e agevolazioni per i contribuenti in termini di contabilità e dichiarazioni da tenere o da presentare. Restano per i contribuenti solo degli adempimenti minimi da espletare nell’esercizio dell’attività d’impresa o professionale. Vediamo le semplificazioni e gli adempimenti.
Semplificazioni e agevolazioni
I contribuenti che aderiscono al Regime dei Minimi possono fruire delle seguenti agevolazioni contabili e dichiarative:
- esonero dagli obblighi di liquidazione e versamento dell’IVA e da tutti gli altri obblighi previsti dal D.P.R. n. 633/1972 (registrazione delle fatture emesse e di acquisto, dichiarazione e comunicazione annuale, compilazione elenchi clienti e fornitori, ecc.);
- esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte sui redditi;
- esonero dagli studi di settore e parametri, compresa la presentazione della comunicazione dei dati rilevanti per gli studi di settore e dei parametri.
Adempimenti obbligatori
Gli adempimenti obbligatori in vigore per i contribuenti minimi sono invece i seguenti:
- numerazione e conservazione delle fatture di acquisto e delle bollette doganali;
- certificazione dei corrispettivi;
- integrazione della fattura per gli acquisti intracomunitari per gli acquisti cui si applica l’inversione contabile, c.d. reverse charge;
- versamento dell'imposta di cui al punto precedente entro il giorno 16 del mese successivo a quello di effettuazione delle operazioni;
- presentazione agli uffici doganali degli elenchi Intrastat.
Sulle fatture emesse il contribuente dovrà annotare che trattasi di “operazione effettuata ai sensi dell’articolo 1, comma 100, della legge finanziaria per il 2008”.
Conto corrente obbligatorio per gli esercenti arti e professioni. Per i contribuenti esercenti di arti e professioni resta obbligatorio essere titolari di un conto corrente bancario o postare nel quale far confluire le somme riscosse nell’esercizio dell’attività e dal quale devono essere prelevate le somme occorrenti per il pagamento delle spese.
I contribuenti minimi e l’IVA sugli acquisti. I contribuenti che optano per il Regime dei Minimi non possono detrarre l’IVA sugli acquisti nazionali e comunitari fatti. Tale condizione deve portare ad un'analisi di convenienza economica per coloro che effettuano molti acquisti con IVA, in quanto l'imposta diventa un costo.
Fatture senza IVA e senza ritenuta d'acconto. Le fatture emesse dai contribuenti minimi devono essere senza l’addebito dell’IVA al cliente, quindi l’IVA sugli acquisti rappresenta un costo per i minimi, non essendo possibile la sua detrazione. Il suo costo però è deducibile dal reddito. Per quanto riguarda la fatturazione, anche i contribuenti minimi hanno l’obbligo di numerazione conservazione delle fatture di acquisto e delle bollette doganali, della certificazione dei corrispettivi, e della conservazione dei documenti emessi e ricevuti.
Nel caso in cui il contribuente ha emesso la fattura con addebito dell’IVA in sede di prima applicazione, per correggere l’errore può rettificare con l’emissione una nota di variazione, che va conservata senza l’obbligo di registrazione ai fini IVA. Il committente che riceve la nota è tenuto a registrarla ed ha il diritto alla restituzione dell’importo pagato al cedente o prestatore a titolo di rivalsa.
Con l'introduzione dell'imposta sostitutiva al 5% i contribuenti minimi non devono neanche inserire la ritenuta d'acconto nelle loro fatture. Provvederanno poi, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, modello Unico PF, a pagare direttamente l'imposta sostitutiva del 5%, senza ritenute versate a titolo di acconto.