Sordomuti: la pensione Inps e l’indennità di comunicazione
La legge italiana prevede degli interventi assistenziali da parte dell’Inps in favore dei cittadini che sono affetti da sordomutismo. Tale condizione fisica limita fortemente la capacità lavorativa e di guadagno degli individuali, pertanto in loro favore ci sono alcune prestazioni erogate dall’Inps come la pensione per i sordomuti e l’indennità di comunicazione.
Sono considerati sordi i minorati sensoriali dell’udito affetti da sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva (fino a 12 anni) che abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da cause di guerra, di lavoro o di servizio. Si considera causa impeditiva del normale apprendimento del linguaggio parlato l'ipoacusia (pari o superiore a 75 decibel di HTL di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell’orecchio migliore) che renda o abbia reso difficoltoso tale normale apprendimento.
Requisiti sanitari per il diritto alla pensione per sordomuti. Ai fini della concessione della pensione è stabilito il requisito di soglia uditiva corrispondente ad una ipoacusia pari o superiore a 75 decibel. Qualora i livelli di perdita uditiva siano inferiori ai limiti o non sia possibile dimostrate l’epoca in cui è sorta l’ipoacusia, la valutazione sanitaria viene effettuata secondo i criteri dell’ invalidità civile.
L’accertamento dei requisiti sanitari è effettuato da apposite Commissioni mediche. Possono essere costituite Commissioni mediche specializzate nei capoluoghi di Provincia per l’accertamento del sordomutismo, le cui particolari caratteristiche richiedono la visita da parte di medici specialisti.
Requisiti anagrafici e reddituali. Per avere diritto alla pensione per sordomuti, il cittadino deve aver compiuto 18 anni di età. La pensione spetta fino ai 65 anni nel 2012 e 65 anni e 3 mesi di età nel 2013. Al compimento del requisito anagrafico di età dell’assegno sociale, infatti, l’importo della pensione viene adeguato a quello dell’assegno sociale. Per effetto degli adeguamenti legati alla speranza di vita, l’assegno sociale dal 2018 sarà destinato ai cittadini di 66 anni, quindi anche il passaggio dalla pensione per sordomuti alla pensione sociale avverrà al compimento di 66 anni.
Per quanto riguarda il diritto alla misura intera della prestazione erogata dall’Inps, va sottolineato che se l’invalido supera determinati limiti di reddito, l’assegno viene ridotto. I limiti di reddito personali per la misura intera per l’anno 2012 ammontano a 15.627,22 euro. Nell’anno 2011 il limite di reddito, entro il quale la pensione spetta in misura intera, era di 15.305,79 euro (nel 2010 era di 15.154,24 euro).
Requisito di cittadinanza e residenza in Italia. Per il diritto all’assegno è necessaria la cittadinanza italiana e la residenza sul territorio nazionale italiano. Hanno diritto alla pensione per sordomuti anche i cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea e loro familiari, coniuge e figli a carico, regolarmente residenti in Italia. Possono avere diritto alla prestazione anche gli stranieri titolari di carta di soggiorno.
Il diritto è esteso anche in favore dei cittadini di Paesi terzi "soggiornanti di lungo periodo” e dei cittadini titolari di permesso di soggiorno CE per i cittadini soggiornanti di lungo periodo. Questo titolo di soggiorno di lungo periodo viene concesso a chi possiede da almeno cinque anni un regolare permesso di soggiorno rilasciato in un paese UE, purché in possesso dei seguenti requisiti:
- un periodo minimo di cinque anni (prima erano sei) di permanenza legale ed ininterrotta sul territorio;
- un reddito non inferiore all'assegno sociale annuo (5.577 euro per il 2012).
Misura dell’indennità. Per quanto riguarda l’importo della pensione per sordomuti, per l’anno 2012 è pari a 267,57 euro. Nell’anno 2011 era pari a 260,27 euro. Nel 2010, l’importo mensile spettante era pari a 256,67 euro. La pensione viene corrisposta in 13 mensilità.
La presentazione telematica all’Inps e la decorrenza. Le domande per ottenere i benefici previsti dalle leggi in materia d’invalidità civile a decorrere dal 1° gennaio 2010 vanno presentate all'Inps esclusivamente in via telematica. Le provvidenze economiche decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello della presentazione della domanda per l’ accertamento sanitario dell’invalidità.
Il passaggio dalla pensione per sordomuti all’assegno sociale. Al compimento del 65 anni di età (nel 2012) l’importo della pensione per sordomuti viene adeguato a quello dell’assegno sociale. Come già detto, l’adeguamento dei requisiti anagrafici per l’assegno sociale alla speranza di vita, comporterà un progressivo aumento dell’età anagrafica per il passaggio dalla pensione per sordomuti all’assegno sociale (429 euro nel 2012). Nel 2013 e fino al 2015 ci vorranno 65 anni e 3 mesi.
Indennità di comunicazione per sordomutismo
A favore dei sordi è stata istituita, con decorrenza dal 1 gennaio 1988, un’indennità di comunicazione (legge n. 508 del 1988). Tale indennità è concessa per il solo titolo della minorazione, cioè indipendentemente dallo stato di bisogno economico, dall’età o dall’eventuale ricovero in istituto.
Requisiti per l’indennità di comunicazione. Ai fini della concessione dell’indennità, se il richiedente non supera i 12 anni di età, l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 60 decibel HTL di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell’orecchio migliore. Qualora il richiedente abbia superato tale età, l’ipoacusia deve essere pari o superiore a 75 decibel HTL e deve essere dimostrata l’insorgenza dell’ipoacusia prima del compimento del dodicesimo anno. I beneficiari dell’indennità concessa prima del 12° anno a causa di perdita uditiva inferiore a 75 decibel decadono dal beneficio al compimento di tale età. Oltre ai requisiti sanitari, come per la pensione, è necessaria la cittadinanza italiana e la residenza sul territorio nazionale.
Per ottenere il beneficio è necessaria una espressa richiesta da parte dell’interessato. L ’indennità di comunicazione è incompatibile con l’indennità di frequenza, destinata ai minori invalidi civili che frequentano le scuole, per cui è ammessa la facoltà di opzione per il trattamento più favorevole.
Importo dell’indennità di frequenza. Per l’anno 2012 l’importo mensile spettante è pari a 245,63 euro. Per quanto riguarda la misura degli anni precedenti, nel 2011 l’importo mensile era di 243,10 euro, mentre nell’anno 2010 era di 239,97 euro. L’indennità di frequenza è corrisposta per 12 mensilità annue.
I vari codici fascia. L’ente previdenziale Inps assegna dei codici fascia che classificano i vari beneficiari. La classificazione non sempre comporta una differenza dell’importo della prestazione erogata. Talvolta si tratta di differenze relative ai requisiti e alle modalità amministrative (età, reddito, grado di invalidità). Al momento dell’acquisizione nelle procedure informatiche gli operatori devono anteporre alla fascia i codici categoria corrispondenti alle diverse minorazioni: 4 (ciechi civili), 5 (sordomuti) e 6 (invalidi civili). I codici fascia sono i seguenti:
- 20 Sordomuti, non ricoverati, con pensione ed indennità di comunicazione;
- 21 Sordomuti, ricoverati, con pensione ed indennità di comunicazione;
- 22 Sordomuti, non ricoverati titolari di altro reddito, con pensione ed indennità di comunicazione;
- 23 Sordomuti, minori di anni 18, con sola indennità di comunicazione;
- 24 Sordomuti, maggiori di anni 18, con sola indennità di comunicazione (fascia provvisoria);
- 25 Sordomuti, maggiori di anni 18, con sola indennità di comunicazione;
- 26 Sordomuti, maggiori di anni 18, con sola pensione in attesa di presentazione istanze per indennità di comunicazione.
Accertamento del sordomutismo. Le domande per ottenere i benefici previsti dalle leggi in materia d’invalidità civile a decorrere dal 1° gennaio 2010 vanno presentate all'Inps esclusivamente in via telematica. Il medico compila e invia il certificato on line all'INPS, ne consegna copia firmata al cittadino unitamente alla ricevuta di trasmissione. Il cittadino personalmente o tramite Patronato, Associazioni di categoria, può compilare la domanda esclusivamente on line collegandosi al sito Inps indicando il numero di certificato riportato sulla ricevuta di trasmissione. La convocazione a visita collegiale è inviata a domicilio del richiedente con l'indicazione del luogo, della data e dell'ora della visita medica prenotata, di norma, entro 90 giorni dalla presentazione della domanda.
Come abbiamo già detto, l’accertamento viene effettuato da Commissioni mediche specializzate nei capoluoghi di Provincia. Al momento della visita l'interessato deve esibire alla commissione medico-legale un documento di identità in corso di validità ed eventuale documentazione sanitaria e potrà farsi assistere, a proprie spese, da un medico di fiducia. Al termine dell'accertamento collegiale viene redatto un verbale, trasmesso completo della documentazione prodotta, alla Commissione Medica di Verifica (CMV) che è l'organo di controllo e che provvederà all'invio dell'esito all'interessato.
Ricorso contro la decisione della Commissione. Avverso il giudizio contenuto nel verbale di accertamento dell'invalidità, l'istante, se non soddisfatto del grado d'invalidità riconosciuto, entro il termine categorico di sei mesi dalla data di comunicazione, può proporre ricorso dinanzi al Tribunale competente.