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Apprendistato 2011 al via: sulla riforma arriva l’accordo, il lancio in autunno

Sottoscritta dallo Stato, le Regioni, la Cigl, i sindacati, la Confindustria e le associazioni, l’intesa sul Testo Unico dell’apprendistato. Soddisfatto il Ministro Sacconi. L’accordo apporta importanti cambiamenti alla bozza di maggio. Vediamo quali.
A cura di Antonio Barbato
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testo unico dell'apprendistato

Dopo un paio di mesi di trattative, di incontri, prima con l’intesa nella Conferenza Stato-Regioni del 7 luglio e poi con l’incontro dell’11 luglio, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori (arrivato l’ok dalla Cigl), la Confindustria, la Confapi, le associazioni artigiane ed il movimento cooperativo, è stata finalmente sottoscritta l’intesa sul Testo Unico sull’apprendistato. L’avvio è previsto per il prossimo autunno del 2011.

La storia delle trattative. Dopo la prima bozza del maggio scorso, erano iniziate le trattative tra Stato e Regioni con la Conferenza Stato-Regioni più volte slittata. La trattativa riguardava la garanzia della formazione degli apprendisti, la certificazione delle competenze e la regolamentazione del percorso formativo per consentire ai giovani apprendisti il conseguimento del diploma professionale o della qualifica.

Nel corso delle trattative, nel mese di giugno, arrivò la buona notizia del finanziamento dell’apprendistato con 400 milioni di euro del Fondo Sociale europeo. E ora a luglio finalmente l’accordo per il lancio definitivo della riforma dell’apprendistato. Le prossime tappe saranno il parere delle commissioni parlamentari e il varo del testo definitivo da parte del Consiglio dei ministri, dopo aver sentito un'ultima volta le parti sociali.

Il commento del Ministro Sacconi

“La riforma dell’apprendistato – ha commentato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali,  Maurizio Sacconi – dopo l’intesa tra Governo e Regioni, ha compiuto un altro decisivo passo avanti attraverso l’intesa con le parti sociali. Ora le commissioni parlamentari daranno il loro parere e infine il Consiglio dei Ministri, sentite un’ultima volta le parti sociali, varerà il testo definitivo. L’auspicio è che con la ripresa autunnale il nuovo apprendistato diventi operativo rappresentando il modo tipico di ingresso nel mercato del lavoro sulla base dell’integrazione tra apprendimento e lavoro”.

Le modifiche al  Testo Unico dell’apprendistato

Rispetto alla prima versione del mese di maggio, il nuovo Testo Unico dell’apprendistato ha subito delle importanti modifiche. Le più importanti sono le seguenti:

  • La riduzione della durata massima da 6 anni a 3 anni;
  • La previsione di una durata minima;
  • La quantità della formazione che passa da 40 ore per il primo anno e 24 per il secondo anno, a 40 ore all’anno.

Viene così sostanzialmente ridotta la durata massima del contratto. Restano confermato nel nuovo testo di luglio il ruolo fondamentale dei contratti collettivi nazionali (CCNL), con l’introduzione della previsione della durata minima da parte della contrattazione collettiva e la regolamentazione della possibilità della conferma di una quota di apprendisti.

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