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Assegni familiari a rischio nella busta paga di aprile 2019: manca l’utility Inps

I lavoratori che hanno presentato domanda ANF telematica dal 1° aprile 2019 probabilmente non riceveranno l’erogazione degli assegni familiari nella busta paga di aprile 2019. Manca l’utility Inps che comunica gli importi mensili e giornalieri autorizzati al datore di lavoro per l’inserimento in busta paga. L’Inps nella circolare che ha introdotto la domanda ANF telematica aveva annunciato il lancio di una utility online dal 1° aprile 2019, consultabile dai datori di lavoro, precisando anche che nessuna risposta avrebbe inviato ai lavoratori sugli esiti delle domande protocollate. L’utility non è online e gli ANF non sono erogabili. Ecco perché in vista delle domande ANF 2019-2020 di milioni di lavoratori potrebbero scatenarsi caos e ritardi.
A cura di Antonio Barbato
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assegni familiari domanda online

AGGIORNAMENTO – Il giorno lunedì 6/5, giorno successivo alla pubblicazione dell'articolo, è stata messa online l'utility da parte dell'Inps ed il giorno mercoledì 8/5 l'Istituto ha pubblicato il messaggio n. 1777 del 08/05/2019 contenente le istruzioni per i datori di lavoro. Il notevole ritardo nella pubblicazione nella maggior parte dei casi non consentirà l'erogazione degli assegni per il nucleo familiare nella busta paga di aprile 2019, come spiegato nell'articolo. Gli ANF arretrati spettanti saranno pertanto erogati ai lavoratori a partire dalla busta paga di maggio 2019.

I lavoratori che hanno fatto domanda per avere gli assegni per il nucleo familiare dal 1 aprile 2019 in poi non hanno ricevuto o potrebbero vedersi non erogare gli assegni familiari nella busta paga di aprile 2019. Perché incredibilmente manca un'utility Inps dalla quale pende il diritto ma soprattutto la misura e l'erogazione degli assegni familiari ai lavoratori richiedenti.

I datori di lavoro, infatti, pur ricevendo dal lavoratore una qualsiasi comunicazione o protocollo relativo alla domanda telematica presentata, pur se in base alle tabelle ANF sono in grado come sempre di determinare l'esatto importo spettante, non possono erogare gli ANF in busta paga fin quando l'Inps non emette il proprio esito della domanda telematica presentata dal lavoratore. L'esito viene emesso in una utility, ad esclusiva consultazione datoriale, che doveva essere a sua volta online dal 1 aprile e che non è ancora stata resa operativa.

Ma siamo già fuori da qualsiasi possibilità di erogazione in tempo per la busta paga di aprile 2019. A denunciare la mancata erogazione degli assegni per il nucleo familiare ai lavoratori dipendenti è l'ANCL, il sindacato dei Consulenti del lavoro, che con una propria missiva, segnala che le elaborazioni delle buste paga di aprile sono state già avviate e concluse, senza che sia stato possibile inserire gli ANF ai lavoratori che hanno presentato domanda.

Stante la situazione, probabilmente per i lavoratori slitterà al mese successivo l'erogazione degli assegni per il nucleo familiare arretrati. Ma sempre se verrà attivata l'utility dell'Inps.

Coloro che percepiscono gli ANF da diversi mesi, con domanda cartacea presentata entro il 31 marzo scorso sono salvi e riceveranno gli ANF in busta paga per effetto della domanda presentata precedentemente, ma fino al prossimo giugno.

I dubbi riguardano anche e soprattutto la gestione delle domande telematiche degli ANF 2019-2020 di tutti i lavoratori con carichi familiari, il cui picco di elaborazione da parte dell'Istituto avverrà nei prossimi due mesi. Vediamo perché.

Domanda ANF telematica: cosa è l'utility Inps

Il caso è scoppiato, ma era preannunciato. Il problema non ce l'hanno solo i lavoratori che hanno presentato la domanda ANF dal 1 aprile 2019 per avere gli assegni per il nucleo familiare fino al 30 giugno prossimo, ma l'avranno tutti i lavoratori dipendenti interessati ad avere i nuovi assegni per il nucleo familiare dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020. 

Cosa sta succedendo? L'Inps ha approvato con la circolare n. 45 del 22 marzo 2019 l'obbligo di trasmissione esclusivamente telematica, online o tramite Patronati, delle domande per l'assegno per il nucleo familiare dal 1 aprile 2019 in poi.

Obbligo che riguarda tutti i lavoratori interessati a percepire in busta paga gli assegni per il nucleo familiare. Anche e soprattutto coloro che dovranno "rinnovare" la domanda a partire dal prossimo luglio.

Questo significa che:

  • Non è più possibile presentare domanda ANF cartacea dal 1° aprile 2019;
  • Senza autorizzazione dell'Inps una utility non è possibile erogare ai lavoratori gli ANF in busta paga.

In sostanza è stata introdotta una specie di autorizzazione all'erogazione degli assegni familiari per tutti i lavoratori, dove l'Istituto non comunica nulla ai lavoratori, ma comunica (o dovrebbe comunicare) con i datori di lavoro, ma solo per indicare "gli importi giornalieri e mensili teoricamente spettanti". Senza questa comunicazione, niente erogazione ANF in busta paga.

La domanda telematica ANF è un adempimento a carico dei lavoratori per il quale è vivamente consigliato muoversi in anticipo, soprattutto se il lavoratore intende procurarsi i PIN Inps per inviare ogni anno la domanda ANF. Pin che tra l'altro sono utili anche per il 730 precompilato e altri adempimenti.

L'utility doveva essere online dal 1° aprile 2019

E' proprio il caso di dirlo, gli assegni familiari dei lavoratori "ostaggio" di una utility Inps mancante, che tra l'altro non comunica gli importi da erogare in busta paga, ma solo gli importi mensili e giornalieri di fatto autorizzati.

Leggendo la circolare Inps si può verificare due cose importanti. La prima è che l'Inps si affretta a comunicare ai lavoratori che:

  • "Al cittadino richiedente saranno inviati esclusivamente gli eventuali provvedimenti di reiezione”, quindi nessuna risposta arriverà in caso di accoglimento della domanda ANF (prima criticità);
  • “Gli importi calcolati dall’Istituto saranno messi a disposizione del datore di lavoro, che potrà prenderne visione attraverso una specifica utility, disponibile dal 1° aprile 2019, presente nel Cassetto previdenziale aziendale, con specifica indicazione del codice fiscale del lavoratore ed eventualmente di quello del richiedente, qualora i due soggetti non coincidano (ad esempio nel caso di madre separata senza posizione tutelata, che chiede la prestazione sulla posizione lavorativa dell’altro genitore)” (seconda criticità).

Il problema è che da un lato è stato introdotto un adempimento preliminare a carico dei lavoratori (la domanda ANF telematica), dall'altro lato è stato introdotto un adempimento successivo a carico dell'Inps (la comunicazione dell'importo autorizzato in una utility a disposizione del solo datore di lavoro e propri professionisti), che doveva essere tempestivo.

Nella circolare Inps si legge chiaramente che l'utility doveva essere messa a disposizione dal 1° aprile 2019 mentre non vi è alcuna evidenza, anche quando sarà emessa l'utility, della tempistica di risposta alle domande ANF dei lavoratori, ossia entro quale termine dalla domanda verrà messa a disposizione la risposta in favore del datore di lavoro. Che tra l'altro non sanno neanche quali lavoratori hanno presentato domanda.

Il possibile caos per le domande ANF 2019-2020

E quindi il problema potrà crearsi anche in presenza dell'utility, quando le sedi dell'Istituto, o comunque tutti i sistemi telematici dell'Istituto, dovranno gestire le domande ANF telematiche di tutti i lavoratori per gli assegni familiari dal 1° luglio 2019 al 30 giugno 2020.

La logica conseguenza di tale situazione è che i lavoratori si affrettano a presentare la domanda, non hanno alcuna risposta dall'Istituto (se non in caso di reiezione della domanda), si trovano con un protocollo della domanda telematica tra le loro mani e non possono fare altro che chiedere evidenza della risposta telematica dell'Inps al proprio datore di lavoro.

I datori di lavoro, e loro professionisti delegati, dall'altro lato, sono costretti ad attendere l'utility (che è in notevole ritardo e comporterà ritardi nell'erogazione degli ANF in busta paga) e probabilmente quando l'utility sarà online, non saranno neanche messi a conoscenza o semplicemente avvertiti degli esiti attraverso delle comunicazioni dell'Istituto.

A completare la "telematizzazione degli ANF" ci sarà anche la circostanza che nell'utility l'Inps non comunica l'importo spettante in busta paga. L'Istituto infatti, nell’ambito di una propria istruttoria in base alla domanda dei lavoratori, individuerà, come si legge nella circolare, "gli importi giornalieri e mensili teoricamente spettanti in riferimento alla tipologia del nucleo familiare e del reddito conseguito negli anni precedenti”. In sostanza autorizza un massimale di erogazione, ma a determinare l'esatto importo degli ANF spettanti in busta paga sarà sempre il datore di lavoro, come avviene da sempre.

Non è difficile immaginare cosa succederà al momento in cui, nel mese di maggio e giugno, milioni di lavoratori presenteranno la domanda di ANF telematica per il diritto agli assegni per il nucleo familiare dal 1° luglio 2019, tra domande telematiche, difficoltà di gestione da parte dell'Istituto delle singole domande, gli esiti comunicati nell'utility ai datori di lavoro, le mancate comunicazioni ai lavoratori (che chiederanno ai datori di lavoro e ai loro professionisti) e la gestione degli ANF da parte datoriale (che non cambia, visto che i datori di lavoro dovranno come sempre calcolare gli ANF rispettando gli importi mensili e giornalieri autorizzati dall'Inps).

La partenza è stata sbagliata, almeno per quei lavoratori che hanno presentato domanda ANF dal 1° aprile 2019 e che attendevano gli assegni per il nucleo familiare nella busta paga di aprile 2019.

C'è da auspicarsi che nella prossima circolare dove l'Istituto comunica i nuovi importi degli ANF 2019-2020 vi sia presente anche una semplificazione accanto alla telematizzazione delle domande ANF.

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