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Credito imposta investimenti pubblicitari per l’anno 2021

La Legge di Bilancio 2021 ha confermato per il biennio 2021-2022, il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online. Potranno accedere al beneficio le imprese o i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali nella misura del 50 per cento dell’importo investito, indipendentemente dall’importo investito o meno l’anno precedente. Tale credito deve essere utilizzato in compensazione.
A cura di Antonio Barbato
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credito imposta pubblicità 2021

La Legge di Bilancio 2021 ha confermato e prorogato per gli anni 2021 e 2022 il credito per investimenti pubblicitari. Si tratta di un’agevolazione concessa ad imprese o i lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali.

Il credito è concesso nella misura del 50 per cento della spesa effettuata, indipendentemente da quanto investito l’anno precedente.

Non è più necessario per l’accesso al credito, che i richiedenti, abbiano effettuato nell’anno investimenti incrementali rispetto agli anni precedenti. Quindi, indipendentemente da quanto si sia investito in campagne pubblicitarie a mezzo stampa o radiotelevisione, gli interessati possono presentare domanda per l’accesso al credito.

Vediamo quali sono le disposizioni date dalla Legge di Bilancio 2021 in materia di credito per investimenti pubblicitari.

Credito di imposta investimenti pubblicitari 2021: normativa

Il credito di imposta per investimenti pubblicitari riconfermato per il biennio 2021-2022 è contenuto nella legge di Bilancio 2021 all’art.1 comma 608. Tale comma stabilisce quanto segue: “1. Dopo il comma 1-ter dell’articolo 57- bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, è inserito il seguente:

«1-quater. Per gli anni 2021 e 2022, il credito d’imposta di cui al comma 1 è concesso, ai medesimi soggetti ivi previsti, nella misura unica del 50 per cento del valore degli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale, entro il limite massimo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Alla copertura del relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui all’articolo 1 della legge 26 ottobre 2016, n. 198, nell’ambito della quota spettante alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Ai fini della concessione del credito d’imposta si applicano le disposizioni del comma 1-ter del presente articolo e del regolamento di cui al decreto del Presi dente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2018, n. 90. Per le finalità̀ di cui al presente comma, il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, di cui al citato articolo 1 della legge n. 198 del 2016, è incrementato di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022».

Valgono quindi per gli anni 2021 e 2022 le stesse condizioni previste per l’anno 2020.

Credito di imposta investimenti pubblicitari 2021: aliquota

Come già accennato sopra, l’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021, al comma 608, dispone il rifinanziamento e la proroga per gli anni 2021 e 2022 di alcune misure agevolative previste per il settore della stampa, in scadenza al 31 dicembre 2020.

In particolare, molto importante è il rifinanziamento del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari. Tale agevolazione, in scadenza il 31 dicembre del 2020 è stata prorogata per il biennio 2021-2022 alle stesse condizioni previste per l’anno 2020.

Il credito di imposta per investimenti pubblicitari è concesso nella misura del 50 per cento del valore degli investimenti pubblicitari effettuati. Tali investimenti devono essere effettuati su giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale.

Il credito è calcolato sull’ammontare complessivo dell’importo investito e non sull’incremento degli investimenti effettuati, come invece era previsto fino al 2019. Dal 2020, infatti, è stato stabilito che l'importo del credito d’imposta sia commisurato al valore totale degli investimenti effettuati anziché́ ai soli investimenti incrementali. Questo vale e varrà anche per gli anni 2021 e il 2020.

Credito di imposta investimenti pubblicitari 2021: beneficiari

Come stabilito dal comma 608 dell’art.1 Legge di Bilancio 2021, sono confermate per il biennio 2021-2022 le stesse condizioni previste lo scorso anno per l’accesso al credito d’imposta per investimenti pubblicitari. Tra queste, non è cambiata la platea di beneficiari a cui è destinata l’agevolazione. Possono, infatti, accedere al credito per investimenti pubblicitari le imprese o i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato, anche se il valore degli investimenti pubblicitari non è incrementale rispetto agli analoghi investimenti effettuati nell'anno precedente.

Il credito spetta nella misura del 50 per cento della spesa effettuata per investimenti pubblicitari entro il limite massimo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, che costituisce tetto di spesa.

L’ammontare del credito si calcola quindi sull’importo totale dell’investimento in spese pubblicitarie effettuato. È venuto meno, infatti, il requisito dell’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente per poter accedere al credito.

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