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La cedolare secca rilancia gli affitti nel 2011

La cedolare secca sugli affitti del 2011 riduce il carico fiscale per il locatore e dovrebbe rilanciare gli affitti in Italia, riducendo i costi del canone per gli inquilini.
A cura di Antonio Barbato
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La novità più importante del federalismo fiscale municipale, in corso di attuazione, è sicuramente l’introduzione della cedolare secca sulle locazioni. Trattasi di un nuovo regime fiscale agevolato per i redditi da locazione. Esattamente la cedolare secca sugli affitti è una imposta sostitutiva del 21% per i contratti di locazione a canone libero e del 19% per i contratti di locazione con canone concordato relativi agli immobili ubicati nei comuni ad alta intensità abitativa.

Sostituisce la normale imposizione sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) che essendo progressiva per scaglioni, ha delle aliquote più alte, soprattutto perché il reddito da locazioni concorre a formare il reddito complessivo. Altro vantaggio è che, aderendo alla cedolare secca, non si paga più l’imposta di bollo.

La cedolare secca è in vigore dal primo gennaio del 2011 ed è facoltativa, cioè il locatore può scegliere se esercitare l’opzione per il nuovo regime per le locazioni in corso nell’anno oppure per i nuovi contratti da registrare. Per quanto riguarda le locazioni dell’anno 2010, in via sperimentale è partita la cedolare per la popolazione de L’Aquila e provincia. L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i codici tributo per il versamento dell’imposta dovuta per l’anno 2010 ed ha inserito nel quadro B del modello 730, la possibilità di comunicare i dati relativi e la scelta.

Tutti le informazioni sui vantaggi e la convenienza sono elencati nella guida alla cedolare secca, ma va sottolineato soprattutto che l’imposta sostitutiva, essendo una ritenuta alla fonte, permette a coloro che sono in possesso di uno o più immobili, liberi da affitto, di poter locare con più serenità, senza temere di dover versare al Fisco la quasi totalità dei canoni incassati nel corso dell’anno. Ciò è dovuto alla riduzione dell’imposizione fiscale che ha voluto attuare il Fisco.

Uno degli effetti che produrrà l’introduzione della cedolare secca sarà sicuramente un incremento del mercato delle locazioni, soprattutto in termini di numero di immobili concessi in affitto. Infatti la cedolare secca conviene sempre più all’aumentare del proprio reddito complessivo e, soprattutto, conviene molto ai possessori di più immobili.

Inoltre, la riduzione del carico fiscale gravante sul locatore dovrebbe agevolare una riduzione dei costi di affitto per gli inquilini, sia perché aumenteranno gli immobili oggetto di locazione, sia perché in caso di comunicazione ricevuta dal locatore riguardante l’adesione all’opzione verso la cedolare secca, gli inquilini potranno giovarsi a loro volta della rinuncia obbligatoria del proprietario all’aggiornamento del canone di locazione secondo gli indici Istat.

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