Modello 730-3: i risultati dell’assistenza fiscale nel prospetto di liquidazione
Ogni anno i contribuenti italiani presentano il modello 730, la più diffusa ed importante delle dichiarazioni dei redditi. La compilazione del modello permette al contribuente, che si avvale dell’assistenza fiscale del datore di lavoro, se questi la presta, o di un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o di un professionista. Il modello compilato e consegnato, permetterà il calcolo delle imposte da pagare o dei rimborsi. Il contribuente riceverà, oltre che il modello 730-2 come ricevuta di presentazione della documentazione, anche il modello 730-3, che è il prospetto di liquidazione.
Il prospetto di liquidazione è l’elaborazione dei dati contenuti nel modello 730 consegnato dai contribuenti. E’ il risultato dell’assistenza fiscale che viene prestata al contribuente da parte del sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) o del Caf o del professionista al quale si è rivolto per la elaborazione del modello 730 compilato.
In sostanza, viene dettagliato nel prospetto di liquidazione l’elenco delle variazioni intervenute a seguito dei controlli effettuati sui dati indicati nel 730, che il contribuente ha consegnato, con allegati i documenti comprovanti le spese per le detrazioni. Al suo interno saranno indicati i rimborsi o le trattenute che saranno effettuati dal sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico), il quale riceverà da parte del Caf o del professionista il modello 730-4 con le risultanze della dichiarazione.
Il prospetto di liquidazione contiene il riepilogo in cifre dei redditi del contribuente dichiarante (e nel caso anche del coniuge) e quindi il dettaglio dei redditi dominicali, agrari, dei fabbricati, da lavoro dipendente ed altri redditi. Contiene poi il calcolo del reddito imponibile e dell’imposta lorda. Il reddito imponibile si ottiene partendo dal reddito complessivo, al quale vengono sottratte le deduzioni per abitazione principale e gli oneri deducibili. L’imposta lorda si ottiene applicando al reddito imponibile le aliquote per scaglioni di reddito Irpef.
Nel prospetto c’è il dettaglio che porta le cifre dall’imposta lorda all’imposta netta, attraverso le diminuzioni per effetto delle detrazioni fiscali e dei crediti d’imposta, che ridono l’imposta lorda fino a determinare l’imposta netta. A quest’ultima vanno sottratte anche le ritenute già operate, le eventuali eccedenze risultanti da precedenti dichiarazioni, e gli acconti versati. A quel punto il prospetto dettaglierà l’eventuale imposta Irpef ancora da pagare o l’importo del rimborso da ricevere da parte del contribuente.
Il prospetto di liquidazione modello 730-3 contiene anche il calcolo dell’addizionale regionale e comunale, sempre con la riduzione dell’addizionale da pagare attraverso le risultanze di eventuali crediti da precedenti dichiarazioni e gli acconti versati. Il prospetto inoltre contiene anche il dettaglio sulla detassazione a titolo di incremento di produttività, il prospetto relativo alla liquidazione delle imposte sia del dichiarante che del coniuge, gli eventuali altri dati relativi a residui di crediti d’imposta da utilizzare in compensazione.
Alla fine del prospetto vi sarà il risultato della liquidazione e le modalità per la trattenuta o il rimborso delle somme risultati che verrà comunicato al datore di lavoro, il quale poi opererà addebitando o accreditando nelle buste paga gli importi.
La copia della dichiarazione presentata ed il prospetto di liquidazione mod. 730-3 sono consegnati al contribuente da parte del datore di lavoro o ente pensionistico, se il contribuente si è avvalso di loro per l’assistenza fiscale, entro il 31 maggio. Se invece il contribuente si è rivolto ad un Caf o professionista abilitato, la consegna della dichiarazione e del relativo prospetto di liquidazione mod. 730-3 avverrà da parte dell’intermediario entro il 15 giugno.
Si consiglia di controllare attentamente la copia della dichiarazione e il prospetto di liquidazione elaborati dal soggetto che ha prestato assistenza fiscale per riscontrare eventuali errori.
A partire dalla retribuzione di competenza del mese di luglio, il datore di lavoro o l’ente pensionistico deve effettuare i rimborsi IRPEF o trattenere le somme o le rate (se è stata richiesta la rateizzazione), dovute a titolo di saldo e primo acconto IRPEF, di addizionali regionale e comunale all’IRPEF, di acconto del 20% su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all’addizionale comunale all’IRPEF.
Per i pensionati queste operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre (anche se è stata richiesta la rateizzazione). A novembre dovrà essere effettuata la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto IRPEF.